Assalto ad un portavalori tra Bitonto e Sovereto. Fallito il colpo da 1,8 milioni

La strada provinciale 231 bloccata in entrambi i sensi di marcia, almeno venti colpi d'arma da fuoco e due furgoni piazzati al centro della carreggiata per bloccare l'arrivo delle forze dell'ordine. Ma il colpo al blindato portavalori della Btv - Gruppo Battistolli con all'interno 1,8 milioni di euro in contanti non è andato a segno.

Qualcosa, però, è andato storto e una banda di rapinatori armati di fucili mitragliatori si è dileguata per le campagne. Un'azione veloce, preparata in ogni dettaglio. È stata un'operazione paramilitare, un assalto in grande stile quello perpetrato da un commando armato, composto da almeno dieci persone, nel tratto fra Terlizzi e Bitonto, verso le ore 07.15 di oggi. Un orario di punta. Il mezzo blindato, un Fiat Ducato, viaggiava verso nord, col denaro destinato agli uffici postali di Foggia.

A bordo del mezzo si trovavano complessivamente due guardie particolari giurate. La rapina è avvenuta in corrispondenza del territorio di Sovereto. Ed è qui che, in un'azione durata pochi minuti e che ha visto protagonisti almeno dieci banditi a volto coperto, è scoppiato l'inferno. Il colpo, simile per dinamica ad altri, è stato preparato in modo meticoloso. I banditi, per prima cosa, hanno bloccato il traffico, incendiando un Fiat Ducato con pianale per bloccare la corsa del portavalori.Sotto il fuoco armato dei rapinatori, il mezzo blindato è stato costretto a deviare imboccando uno svincolo che conduce sulla complanare ovest, dove erano già posizionati altri due veicoli, un Fiat Qubo e un Fiat Doblò (quest'ultimo rubato a Trani ad un poliziotto), che sono stati incendiati per consentire loro di guadagnare la fuga. E probabilmente - una delle tante ipotesi al vaglio - sono state anche isolate le telecomunicazioni con l'uso dei jammer, in grado di inibire le frequenze.

A quel punto è partito l'assalto vero e proprio dei banditi che, dopo avere disseminato l'asfalto di chiodi, hanno aperto il fuoco imbracciando i fucili d'assalto AK-47: numerose le raffiche di colpi di kalashnikov esplose a scopo intimidatorio all'indirizzo del portavalori. I proiettili hanno raggiunto anche il parabrezza. Tuttavia, l'attivazione del sistema d'allarme ha fatto fallire il colpo milionario, mentre il conducente, dopo aver innestato la retromarcia, è riuscito ad allontanarsi in fretta.

I componenti del commando sono fuggiti a mani vuote, mentre sul posto sono arrivate le gazzelle dei Carabinieri della Aliquota Radiomobile della Compagnia di Modugno e tre squadre dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Bari: i caschi rossi hanno spento le fiamme. Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito.