
Cronaca
Il sindaco di Terlizzi ricorda Nicola Pietrangeli
Un post del primo cittadino-tennista per ricordare uno dei più grandi sportivi italiani
Terlizzi - martedì 2 dicembre 2025
Si è spento all'età di 92 anni Nicola Pietrangeli, simbolo per oltre mezzo secolo del tennis italiano. Fu vincitore di due "Roland Garros" nel 1959 e 1960, due i titoli anche a Roma, vinse la prima storica Coppa Davis da capitano nel 1976 ed in carriera aveva trionfato in 67 tornei internazionali. La sua figura ha rappresentato simbolo di italianità nello sport, ma anche nell'alta società. Aveva iniziato come calciatore nelle giovanili della SS Lazio, con buone prospettive, ma al momento della cessione in prestito alla Viterbese, optò per il tennis, spinto anche dalla passione di un padre che però non fu mai eccellenza come lui in quella disciplina.
Nelle scorse ore lo ha ricordato anche il sindaco di Terlizzi, Michelangelo De Chirico, tennista anche lui, sebbene su livelli assai differenti, a uomo di sport a trecentosessanta gradi. Questo il suo ricordo che proponiamo integralmente:
«Da oltre 25 anni Nicola Pietrangeli mi onorava della sua amicizia e mi rendeva fiero di essere considerato quando ci si incontrava quasi ogni anno negli ambienti della Federazione Italiana Tennis oppure presso il Foro Italico a Roma.
Un giorno mi chiese di accompagnarlo a piedi, all'interno dell'impianto sportivo, dallo stadio a lui intitolato (uno dei pochi stadi al mondo intitolato a campioni sportivi viventi) verso la sala stampa, così mi prese il braccio, appoggiandosi per evitare eventuali inciampi tra la folla, non avendo più una buona vista. Mezz'ora per fare 100 metri, camminavo con una leggenda vivente tra giornalisti e fans che ci immortalavano insieme. Molti anni prima volle pubblicizzare il torneo di tennis che avevamo organizzato al parco comunale di Terlizzi, accettando di far girare la sua foto con l'opuscolo realizzato per l'occasione (che conservo gelosamente nel mio studio).
Nel 2002 trascorremmo insieme una serata di galà con la nazionale femminile di Fed Cup, a Castellaneta Marina, cantando insieme alla sua amica di sempre, Lea Pericoli (conservo le foto di quella sera).
Quando ci si incontrava in Federazione, per salutarmi scherzosamente mi chiedeva: "Hai portato i pomodori da Bari"? Si, perché nei primi anni di amicizia, per farmi riconoscere, gli ricordavo la mia provenienza e, chissà perché, lui associava Bari ai pomodori. Grazie a questa frase cominciò il nostro rapporto di amicizia.
Grazie Nicola per le tue riflessioni sul tennis italiano e per le tue massime (famosa quella sul padel, "sport per le pippe del tennis"), oltre che per le tue prodezze giovanili: sei stato ispiratore per lunghi 50 anni di tutte le nazionali italiane che hanno tentato di bissare la tua vittoria della prima coppa Davis. Ci sei riuscito! R.I.P.».
Nelle scorse ore lo ha ricordato anche il sindaco di Terlizzi, Michelangelo De Chirico, tennista anche lui, sebbene su livelli assai differenti, a uomo di sport a trecentosessanta gradi. Questo il suo ricordo che proponiamo integralmente:
«Da oltre 25 anni Nicola Pietrangeli mi onorava della sua amicizia e mi rendeva fiero di essere considerato quando ci si incontrava quasi ogni anno negli ambienti della Federazione Italiana Tennis oppure presso il Foro Italico a Roma.
Un giorno mi chiese di accompagnarlo a piedi, all'interno dell'impianto sportivo, dallo stadio a lui intitolato (uno dei pochi stadi al mondo intitolato a campioni sportivi viventi) verso la sala stampa, così mi prese il braccio, appoggiandosi per evitare eventuali inciampi tra la folla, non avendo più una buona vista. Mezz'ora per fare 100 metri, camminavo con una leggenda vivente tra giornalisti e fans che ci immortalavano insieme. Molti anni prima volle pubblicizzare il torneo di tennis che avevamo organizzato al parco comunale di Terlizzi, accettando di far girare la sua foto con l'opuscolo realizzato per l'occasione (che conservo gelosamente nel mio studio).
Nel 2002 trascorremmo insieme una serata di galà con la nazionale femminile di Fed Cup, a Castellaneta Marina, cantando insieme alla sua amica di sempre, Lea Pericoli (conservo le foto di quella sera).
Quando ci si incontrava in Federazione, per salutarmi scherzosamente mi chiedeva: "Hai portato i pomodori da Bari"? Si, perché nei primi anni di amicizia, per farmi riconoscere, gli ricordavo la mia provenienza e, chissà perché, lui associava Bari ai pomodori. Grazie a questa frase cominciò il nostro rapporto di amicizia.
Grazie Nicola per le tue riflessioni sul tennis italiano e per le tue massime (famosa quella sul padel, "sport per le pippe del tennis"), oltre che per le tue prodezze giovanili: sei stato ispiratore per lunghi 50 anni di tutte le nazionali italiane che hanno tentato di bissare la tua vittoria della prima coppa Davis. Ci sei riuscito! R.I.P.».

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