Savino Muraglia presidente Coldiretti Puglia
Savino Muraglia presidente Coldiretti Puglia
Economia

Xylella e vivai, ancora nessuna risposta dalla Regione Puglia

Coldiretti: «La burocrazia continua a mietere più vittime delle calamità in Puglia con il solito rimpallo di responsabilità»

Mancano ancora le linee guida per consentire in deroga la movimentazione delle piante specificate, sensibili alle differenti sottospecie di Xylella, denuncia Coldiretti Puglia, quindi le domande giacciono inevase perché dopo 5 anni le procedure non ci sono.

"La burocrazia continua a mietere più vittime delle calamità in Puglia con il solito rimpallo di responsabilità, mentre le prescrizioni a carico dei vivai disegnano uno scenario militarizzato che prevede telecamere, sistema informatico per impedire l'apertura contemporanea delle porte, sirene che ne debbano segnalare la mancata chiusura, oltre alle trappole cromotropiche per la sputacchina. Tutto ciò è imposto all'interno di serre e vivai, mentre all'esterno gli ulivi infetti continuano a campeggiare nelle campagne in balia della sputacchina", denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

Oggi è prevista una riunione ristretta del Coordinamento Nazionale delle Emergenze Fitosanitarie, rivela Coldiretti Puglia, che ha avuto la bozza di linee guida dall'Osservatorio fitosanitario regionale il 29 gennaio scorso e analizzerà la situazione della Puglia e della Toscana, dove è stata certificata la presenza della Xylella Fastidiosa delle due sottospecie Pauca (quella pugliese) e Multiplex (quella toscana).

"I vivaisti salentini, almeno quelli che sono riusciti a sopravvivere, hanno dovuto dedicarsi al giardinaggio o alle sole piante non specificate – tuona ilpresidente dell'Associazione Nazionale dei Vivaisti Esportatori, Leonardo Capitanio – ma è paradossale che la burocrazia ci debba costringere ad abbandonare la produzione di piante storiche e tradizionali della Puglia. Non ci stiamo. Siamo i primi a voler produrre in sicurezza, ma ci devono mettere in condizione di farlo. Siamo stati costretti addirittura a delocalizzare gli impianti, ma l'Osservatorio fitosanitario non sta rilasciando più neppure il registro dei passaporti per la movimentazione delle piante fuori dalle aree delimitate. Siamo al paradosso".

Una delle richieste avanzate da Coldiretti Puglia al Piano Centinaio è di prevedere, oltre alla eventuale misura di sostegno alle aziende vivaistiche dell'area delimitata, che venga autorizzata la produzione e la vendita, esclusivamente nelle aree infette, con opportuni strumenti di rintracciabilità, oltre alle piante specificate anche le piante ospiti riconosciute, o in via di riconoscimento da parte di avvalorati studi scientifici, resistenti o immuni alla Xylella Fastidiosa.


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