
Cronaca
Minacce sui social a Marcello Gemmato. Devoluta somma a famiglia carabiniere Legrottaglie
I fatti risalgono al 2022 a pochi giorni dall'insediamento del politico terlizzese come sottosegretario alla Salute
Terlizzi - martedì 21 ottobre 2025
15.45
Nelle scorse ore il Giudice Unico del Tribunale di Bari, Antonietta Guerra, ha tenuto la prima udienza del processo sulle minacce giunte al sottosegretario alla Salute, On. Marcello Gemmato, dal 2022, a pochi giorni dal suo insediamento.
In particolare, dei fatti è accusato un 58enne, che venne identificato dalla Digos della Questura di Bari. Le minacce a Gemmato erano arrivate tramite Messenger, popolare social network di messaggistica istantanea. Nel corso dell'udienza l'imputato ha chiesto la cosiddetta "messa alla prova", procedimento speciale penale che consente a un indagato o imputato di sospendere il processo per un periodo determinato, a condizione che rispetti un programma di trattamento e risarcisca il danno. Il giudice si esprimerà il 3 marzo 2026.
E quel risarcimento Marcello Gemmato intende devolverlo integralmente alla famiglia del carabiniere Carlo Legrottaglie, ucciso durante un inseguimento il 12 luglio di quest'anno nelle campagne di Francavilla Fontana. Un gesto nobilissimo del politico terlizzese al vaglio del generale Iacopo Mannucci Benincasa, comandante della Legione Carabinieri Puglia. La donazione, tuttavia, dovrebbe essere possibile.
Si chiude, nonostante la decisione sulla messa in prova dell'imputato sarà discussa a marzo prossimo, un'amara vicenda che ha visto protagonista, suo malgrado, il parlamentare di Fratelli d'Italia.
In particolare, dei fatti è accusato un 58enne, che venne identificato dalla Digos della Questura di Bari. Le minacce a Gemmato erano arrivate tramite Messenger, popolare social network di messaggistica istantanea. Nel corso dell'udienza l'imputato ha chiesto la cosiddetta "messa alla prova", procedimento speciale penale che consente a un indagato o imputato di sospendere il processo per un periodo determinato, a condizione che rispetti un programma di trattamento e risarcisca il danno. Il giudice si esprimerà il 3 marzo 2026.
E quel risarcimento Marcello Gemmato intende devolverlo integralmente alla famiglia del carabiniere Carlo Legrottaglie, ucciso durante un inseguimento il 12 luglio di quest'anno nelle campagne di Francavilla Fontana. Un gesto nobilissimo del politico terlizzese al vaglio del generale Iacopo Mannucci Benincasa, comandante della Legione Carabinieri Puglia. La donazione, tuttavia, dovrebbe essere possibile.
Si chiude, nonostante la decisione sulla messa in prova dell'imputato sarà discussa a marzo prossimo, un'amara vicenda che ha visto protagonista, suo malgrado, il parlamentare di Fratelli d'Italia.