
Religioni
Maria SS di Sovereto, alle 14.00 l'apertura della porta della Concattedrale
Dopo tre anni torna la tradizionale visita del pastorello con pecorella e del popolo terlizzese alla sua Patrona
Terlizzi - domenica 17 aprile 2022
13.00
Per il popolo terlizzese, alle ore 14.00 di oggi, 17 aprile, sarà festa con la tradizionale apertura della Porta della Concattedrale di San Michele Arcangelo, che solitamente avviene il 16.
Sarà ancor più festa perché in questi anni di pandemia il rito religioso e tutta la Festa Patronale, quella del 23 aprile , non si è tenuta. In questa domenica, con l'apertura della chiesa si ricorda il ritrovamento da parte del pastorello del quadro della Patrona di Terlizzi, la Madonna SS. di Sovereto, rinvenuto dove sorge il Santuario della frazione terlizzese, secondo la leggendaria storia. Questo è dunque il prologo alla festa del popolo e dei devoti che accorrono per venerare la Santa Patrona.
Devoti come la famiglia de Palma con capostipite Giuseppe, compianto macellaio, padre di Letizia, Pasquale, Michele, Domenico, Teresa, Vitangelo, Maria e sua moglie Giuseppina Saltarelli in de Palma, che dal 1963 portano avanti con devozione, amore e caparbietà e sacrifici la tradizione della pecorella della Madonna di Sovereto.
Oggi questa emozione la raccontano tutti i figli mostrandoci le belle storie tramandate in queste anni: «La pecora è scelta fra due o tre che abbiamo nel nostro allevamento, ed è sempre a contatto con l'uomo perché annusandolo e ascoltandolo, si abitua al calore della festa. La bisaccia e il manto sono fatti in casa dalla nostra famiglia, i vestiti in alcune parti sono fatti di pelle di pecora originale, vedi il gilet. Mentre la borraccia - spiegano ancora - è ricavata da una zucca pulita dal frutto dono di un operatore ecologico».
Ci hanno raccontato le emozioni vissute dal primo e l'ultimo pastorello di famiglia, Michele e Clemente. Il più anziano, Michele, ci ricorda del bastone offerto dal veterinario dell'epoca, Francesco de Vanna detto don Ciccillo.
«Bastone che si è tramandato tra i quindici pastorelli che in questi anni, tra famigliari e conoscenti, hanno avuto l'onore di guidare la pecorella compagna di viaggio della Madonna di Sovereto», mentre Clemente predecessore di Giovanni ci racconta «del guanto tramandato per sei decenni e più, che va vestito sulla mano che tira la pecora». Insomma oggi Terlizzi sarà in festa grazie al popolo e grazie al cuore di chi la vive questa ricorrenza con grande devozione, autentico custode di una antica tradizione.
Sarà ancor più festa perché in questi anni di pandemia il rito religioso e tutta la Festa Patronale, quella del 23 aprile , non si è tenuta. In questa domenica, con l'apertura della chiesa si ricorda il ritrovamento da parte del pastorello del quadro della Patrona di Terlizzi, la Madonna SS. di Sovereto, rinvenuto dove sorge il Santuario della frazione terlizzese, secondo la leggendaria storia. Questo è dunque il prologo alla festa del popolo e dei devoti che accorrono per venerare la Santa Patrona.
Devoti come la famiglia de Palma con capostipite Giuseppe, compianto macellaio, padre di Letizia, Pasquale, Michele, Domenico, Teresa, Vitangelo, Maria e sua moglie Giuseppina Saltarelli in de Palma, che dal 1963 portano avanti con devozione, amore e caparbietà e sacrifici la tradizione della pecorella della Madonna di Sovereto.
Oggi questa emozione la raccontano tutti i figli mostrandoci le belle storie tramandate in queste anni: «La pecora è scelta fra due o tre che abbiamo nel nostro allevamento, ed è sempre a contatto con l'uomo perché annusandolo e ascoltandolo, si abitua al calore della festa. La bisaccia e il manto sono fatti in casa dalla nostra famiglia, i vestiti in alcune parti sono fatti di pelle di pecora originale, vedi il gilet. Mentre la borraccia - spiegano ancora - è ricavata da una zucca pulita dal frutto dono di un operatore ecologico».
Ci hanno raccontato le emozioni vissute dal primo e l'ultimo pastorello di famiglia, Michele e Clemente. Il più anziano, Michele, ci ricorda del bastone offerto dal veterinario dell'epoca, Francesco de Vanna detto don Ciccillo.
«Bastone che si è tramandato tra i quindici pastorelli che in questi anni, tra famigliari e conoscenti, hanno avuto l'onore di guidare la pecorella compagna di viaggio della Madonna di Sovereto», mentre Clemente predecessore di Giovanni ci racconta «del guanto tramandato per sei decenni e più, che va vestito sulla mano che tira la pecora». Insomma oggi Terlizzi sarà in festa grazie al popolo e grazie al cuore di chi la vive questa ricorrenza con grande devozione, autentico custode di una antica tradizione.







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