Oratorio Confraternita Santa Maria di Sovereto interno
Oratorio Confraternita Santa Maria di Sovereto interno
Religioni

La Confraternita di Santa Maria di Sovereto: la rievocazione storica di Vito Bernardi

Quest'anno ricorrono i 300 anni dalla sua fondazione

Sono trascorsi 300 anni dalla fondazione della Confraternita di Santa Maria di Sovereto (1721 – 2021). Per celebrare questo evento, Vito Bernardi, studioso della storia della Puglia e di Terlizzi nonché componente del Comitato Feste Patronali, ha effettuato una pregevole ricerca, ricostruendo la storia della medesima Confraternita a partire dalla sua nascita. Ne vien fuori un'ulteriore impegnata rievocazione storica che impreziosisce il bagaglio culturale della nostra città.
Il Comitato Feste Patronali 2021 continua a percorrere la strada intrapresa, quella legata alla valorizzazione della Festa Patronale di Terlizzi dal punto di vista storico, religioso e culturale, percorso che non può prescindere dalle sue origini.

Di seguito il testo per intero de "La Confraternita di Santa Maria di Sovereto nel trecentesimo anniversario dalla fondazione (1721-2021)".

«Nel primo ventennio del Settecento sorgono a Terlizzi ben sei confraternite: San Francesco (1702), Santa Maria di Costantinopoli (1703), San Giuseppe (1704), Santa Maria della Misericordia (1704), Sant'Ignazio (1715), Santa Maria di Sovereto (1721).
Il forte fervore confraternale provoca non solo un risveglio religioso ma costituisce motivo di aggregazione di ceti diversi che daranno alla città un duraturo rilancio economico che si protrarrà per tutto il Settecento e la metà dell'Ottocento.
Nei primi decenni del Settecento, periodo di vivacità sociale e religiosa, si colloca il risveglio e la ripresa dell'antico culto verso la Vergine di Sovereto assurta a Patrona della città. Il promotore della rinnovata devozione fu il sacerdote Francesco Bonaduce (27 settembre 1702/23 gennaio 1772), teologo, predicatore quaresimale, arciprete nel 1757.
Insieme ad alcuni devoti fece istanza all'Ordinario diocesano di erezione del sodalizio sotto il titolo del "Patrocinio della Beatissima Vergine Maria di Sovereto". Con decreto del 15 settembre del 1721, l'istanza di erezione venne approvata dal Vicario capitolare Pietro Antonio Schettini.
La seconda cappella situata nella parte sinistra della Collegiata di Sant'Angelo "in cornu Epistolae", concessa dai canonici alla neonata confraternita, diventò il luogo della devozione verso la Vergine Hodigitria (Colei che mostra la Via).
Il 29 settembre 1721 si riunirono i soci fondatori per dare al novello sodalizio forma giuridica. Venne eletto primo governatore il frate Nicolò Zappa, raffinato teologo dell'Ordine Cappuccino, primo assistente il fisico Pietro Antonio de Napoli, antenato del pittore Michele de Napoli. La stesura dello statuto, per motivi interni, non trovò concreta applicazione.
Nel 1725 la visita pastorale a Terlizzi di fra Antonio Pacecco dell'Ordine dei Minori Osservanti pose fine alla mancanza di regole.
Il Visitatore Apostolico prese visione della struttura organizzativa, del patrimonio, delle rendite, delle finanze, del numero dei confratelli, dell'abito composto da sacco e mozzetta color celeste, delle pratiche devozionali tra cui l'obbligo della confraternita di solennizzare la festa del "Patrocinio della Beata Vergine" nella terza domenica di novembre, della cappella che l'Università di Terlizzi nel primo decennio del Settecento aveva fatto costruire nella chiesa matrice in sostituzione della esistente, dotandola di altare con ai lati le statue di San Rocco e San Sebastiano, compatroni minori della città invocati durante la peste del 1656 che afflisse il Meridione e Terlizzi.
La visita del Pacecco si concluse con l'elencazione delle suppellettili sacre possedute dalla confraternita e l'emanazione delle seguenti regole statutarie che prevedevano: il Priore quale responsabile, due Assistenti dovevano sostituire il priore in caso di assenza, il Cappellano addetto alla formazione spirituale, il Segretario per la stesura dei verbali, il Tesoriere, il Maestro delle cerimonie, il Sagrestano e due Razionali per il controllo dei bilanci. Il Maestro delle cerimonie e il sagrestano dovevano essere nominati dal priore.
Tali cariche dovevano durare un anno e i componenti dovevano essere eletti a scrutinio segreto. L'elezione doveva svolgersi a novembre dopo la festa del "Patrocinio della Beata Vergine". L'ammissione al sodalizio doveva avvenire a scrutinio segreto. Dovevano essere ammessi solo i devoti di buoni costumi e non gli ecclesiastici e gli iscritti ad altri sodalizi.
Durante l'anno di noviziato il nuovo adepto doveva dare dimostrazione con la sua vita di osservare tutte le pratiche di pietà specie mariane.
Lo statuto del Pacecco trovò opposizione nella confraternita perché stabiliva un numero chiuso per gli iscritti (massimo 25) e l'esclusione degli ecclesiastici dalle cariche. Il Visitatore con queste decisioni aveva penalizzato in particolar modo il clero da secoli in contrasto, a causa dell'autonomia, con la Chiesa giovinazzese che nel marzo del 1727 con Bolla di papa Benedetto XIII si vedeva riconfermati i suoi diritti sulla "Terram Terlitii".
Tali restrizioni non fermarono la crescita del sodalizio che aumentava di numero con l'iscrizione di molti sacerdoti, agricoltori, forieri, artieri, borghesi che in quanto letterati assumevano cariche di gestione.
Fino al 1753 la confraternita rimase nella cappella della chiesa matrice, successivamente si trasferì in un oratorio donato dal confratello Angelo Paparella dal titolo "Tutti i Santi", vicino alla stessa chiesa matrice, rimanendovi fino al 1838. Negli anni trenta dell'Ottocento i duecento ducati ricevuti dal Capitolo per l'abbattimento del predetto oratorio resosi necessario per dare spazio alla costruenda "Chiesa nuova", dettero la possibilità alla nostra di costruire un nuovo ed ampio oratorio su un suolo del nobile Gennaro Antonelli de Paù, ubicato sulla strada della Trinità.
Le pratiche devozionali mariane e la partecipazione attiva alla vita interna del sodalizio diventavano per ogni iscritto momenti di crescita spirituale e di unità.
Le processioni del 23 aprile di consegna della Effigie a Sovereto e del primo sabato di maggio di riconsegna con le successive celebrazioni, costituivano momenti di intensa partecipazione spirituale.
Ci si preparava sin da gennaio a questi eventi con l'elezione dei confratelli incaricati a chiedere oblazioni nei giorni festivi. Con il denaro ricavato dalla vendita dei doni ricevuti si faceva fronte alle incombenze che comportavano le citate festività.
Inoltre, per statuto, in Cattedrale la terza domenica di novembre si festeggiava il "Patrocinio della Beata Vergine Maria".
L'altra festa mariana tenuta in considerazione dal sodalizio era quella della" Presentazione del Signore" il 2 febbraio.
Le pratiche devozionali non riguardavano solo quelle mariane. I fratelli dovevano incontrarsi la domenica per recitare l'Ufficio della Beata Vergine e il rosario, confessarsi in tutte le festività mariane, fare la "disciplina" ogni venerdì di Quaresima, preparare con addobbi le Quarantore che la Curia aveva stabilito di far solennizzare, allestire durante la Settimana Santa il Sepolcro che nel 1868 venne arricchito con il gruppo statuario composto dalle immagini vestite di S. Giovanni e dell'Addolorata e da quelle scolpite del Crocifisso e della Maddalena, opere dello scultore terlizzese Giuseppe Volpe.
Come tutte le confraternite anche la nostra teneva in debita considerazione il ruolo della officiatura funebre. Per questo nel 1763 il fondatore Bonaduce istituì il Monte dei Morti. Un altro servizio a favore della comunità a cui la confraternita ci teneva era quello del maritaggio a favore delle povere ragazze bisognose di dote per sposarsi, soppresso purtroppo dal governo liberale nel 1915 con decreto luogotenziale n.873.
Dal punto di vista economico la confraternita sin dalla sua fondazione non ha versato in buone acque. Le entrate erano costituite dalle elemosine, dalle quote degli iscritti, da alcuni casamenti posseduti, dalla attività funeraria, dalle oblazioni. Sotto il regno di Ferdinando IV, il governo cercava di disciplinare i sodalizi per tenerli sotto il suo controllo.
Per conseguire la personalità giuridica ogni confraternita doveva venire in possesso del Regio Assenso sull'atto di fondazione e sulle regole. Il nostro sodalizio presentò a Ferdinando IV, presso la Reale Camera di S. Chiara, il 20 settembre 1776 la richiesta di approvazione delle "Regole per lo buon governo ed amministrazione" a firma del Padre spirituale, arciprete Angelo Laghezza, del Priore Nicolò de Bernardi e di altri 97 confratelli, alla presenza del notaio Nicola Fiore.
Le nuove regole, diverse da quelle del Pacecco del 1725, furono approvate il 30 ottobre 1776. Finalmente la confraternita aveva uno statuto composto di nove capitoli.
Con la legge Crispi n.6972 del 17 luglio 1890 le confraternite tra cui la nostra, trasformate in Opere Pie, passarono sotto il controllo comunale e precisamente della Congregazione di Carità.
Un periodo buio per i sodalizi che si protrasse fino agli anni venti del Novecento quando, grazie ai Patti Lateranensi del 1929, ripresero il loro antico cammino di devozione e di servizio alle comunità».


Vito Bernardi
Oratorio Confraternita Santa Maria di Sovereto esterno
  • Madonna di Sovereto
  • confraternita
  • Vito Bernardi
Altri contenuti a tema
Il 25 febbraio si inaugura il Comitato Feste Patronali 2024 Il 25 febbraio si inaugura il Comitato Feste Patronali 2024 L’evento segnerà ufficialmente l’inizio dei preparativi per i festeggiamenti in onore di Maria SS di Sovereto 2024
1 Il bilancio di Michelangelo Matacchione sulla Festa Maggiore 2023 Il bilancio di Michelangelo Matacchione sulla Festa Maggiore 2023 In esclusiva l'intervista per TerlizziViva
1 Cristiano Malgioglio infiamma Terlizzi Cristiano Malgioglio infiamma Terlizzi Si è conclusa alla grande la quattro giorni di musica della Festa Maggiore 2023
A Terlizzi lo spettacolo in Piazza Cavour di Emanuela Aureli e Daniele Quartapelle A Terlizzi lo spettacolo in Piazza Cavour di Emanuela Aureli e Daniele Quartapelle I due artisti hanno saputo emozionare e coinvolgere il pubblico presente
Spezzato il timone del Carro Trionfale: sostituito con uno di riserva (VIDEO) Spezzato il timone del Carro Trionfale: sostituito con uno di riserva (VIDEO) Lo spiacevole episodio si è verificato intorno alla mezzanotte in corso Umberto I
1 In migliaia per la sfilata del Carro Trionfale (FOTO) In migliaia per la sfilata del Carro Trionfale (FOTO) Presenti anche i Sindaci di Rivello e Bari. Rotto il timone per una buca in strada
La Trasfigurazione di Gesù al centro del Solenne Pontificale in onore di Maria SS. di Sovereto La Trasfigurazione di Gesù al centro del Solenne Pontificale in onore di Maria SS. di Sovereto La Santa Messa è stata officiata dai vescovi Domenico Cornacchia e Felice Di Molfetta
Depositato il pietrisco su corso Dante e corso Umberto I (FOTO) Depositato il pietrisco su corso Dante e corso Umberto I (FOTO) A vigilare il capotimoniere Vito Cataldi
© 2001-2024 TerlizziViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
TerlizziViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.