
Musica
Due Primi Premi per Florangela D’Elia ed il suo violino
La quattordicenne terlizzese è una giovane musicista in ascesa
Terlizzi - martedì 21 maggio 2019
Si chiama Florangela D'Elia, ha 14 anni, frequenta la classe III della scuola secondaria di 1° grado "Gesmundo-Moro-Fiore", la ragazza terlizzese che negli ultimi giorni ha vinto il Primo Premio al Concorso Nazionale di Musica Euterpe di Corato (14 maggio 2019) con punti 97/100 per la sezione Archi/violino ed ha vinto il Primo Premio Assoluto al 3° Concorso Internazionale di Esecuzione Musicale 'Domenico Savino' di Taranto (8 maggio 2019) con punti 98/100 sezione Archi/violino.
Abbiamo deciso di incontrarla per rivolgerle qualche domanda e capire quando nasce questa passione per il violino e dove pensa possa portarla.
Ciao Florangela, ti aspettavi di vincere due primi premi in così pochi giorni?
Ho studiato moltissimo, ma quando si partecipa ad un concorso non si sa mai come può andare. Sono tanti i fattori che entrano in gioco: l'emotività, il contesto in cui si tiene il concorso, i partecipanti con cui si gareggia. Ho portato un brano con difficoltà superiori alla mia fascia di età; sono felice del risultato ottenuto.
In che percentuale lo strumento incide sul risultato?
A Cremona un archettaio mi disse: "se diamo ad un ragazzo una bicicletta con le ruote squilibrate, finirà per pensare che non è in grado di andare in bici, se gli diamo una con le ruote perfettamente in asse, imparerà più in fretta ad andare in bicicletta". Lo strumento ha un ruolo importantissimo, il violino e l'arco producono il suono, chiaramente il violinista è il musicista che tira fuori il suono dallo strumento. Io suono un violino italiano di fine '800. Ha un bel suono: caldo, pulito e potente.
Quindi suoni un violino antico?
Si, ma ho anche altri violini e mi sto facendo costruire uno strumento nuovo dal Maestro liutaio Bruno di Pilato, tornato da Cremona a Ruvo di Puglia. Sta realizzando per me una copia del modello Stradivari 'Il Toscano' del 1690.
Come è nata la tua passione per la musica?
Mia madre mi racconta che durante la gravidanza ascoltava sempre musica classica, principalmente Mozart, su suggerimento del suo medico, il dr. Ernesto Tajani, che mi ha fatto nascere. Forse è nata già a livello embrionale!! A parte questo aneddoto curioso, di sicuro ho cominciato ad appassionarmi alla musica classica frequentando il Festival Millico. Avevo 5 anni quando ho ascoltato a Terlizzi il violinista Francesco D'Orazio e ne sono rimasta affascinata.
Eri piccolissima… la passione sarà arrivata qualche anno dopo?
No, ho chiesto subito ai miei genitori se potevo imparare a suonare il violino ed ho cominciato a prendere lezioni dalla maestra Michela De Ruvo, che ha avuto con me una pazienza infinita. Si può dire che lei mi ha insegnato a leggere la musica prima ancora che imparassi a leggere le parole. Ad 8 anni mi sono spostata per i miei studi di violino a Molfetta, mi ha seguita la maestra Daniela Carabellese, una bravissima violinista, le devo molto. Lei mi ha preparata per l'esame di ammissione ai Corsi Preaccademici al Conservatorio. Ho sostenuto l'esame nel luglio 2017. Sono arrivata prima con un punteggio di 9.50/10.
Con la frequenza in Conservatorio cosa è cambiato?
Molte cose sono cambiate: la frequenza richiede impegno e studio assiduo. Io ho avuto la fortuna di incontrare un insegnante che mi ha fatto letteralmente innamorare del violino, che mi sta facendo scoprire tutte le sue potenzialità, si tratta del Maestro Carmine Scarpati. È un docente eccezionale, un violinista straordinario, il maestro ideale. Non immagino lo studio del violino senza di lui.
Hai già suonato qualche volta in pubblico?
In Conservatorio ho avuto il privilegio, già dallo scorso anno, di suonare in orchestra come secondo violino. Ho partecipato a due produzioni, non posso farlo sempre perché le prove si tengono al mattino ed io vado a scuola. Sono la violinista più giovane dell'orchestra. Esperienza straordinaria sia dal punto di vista umano che musicale, si impara moltissimo. A Terlizzi ho suonato per un evento organizzato dal Comune in occasione del Giorno del Ricordo per le Foibe. Ho avuto modo di suonare in diverse occasioni a scuola, di questo ringrazio i miei insegnanti ed il Preside Domenico Cosmai che mi hanno dato fiducia. Ho suonato anche al Polo Liceale accompagnando alcuni ragazzi che declamavano poesie, quando è venuto il vescovo e quando è venuto il prof. Michele Mirabella, ringrazio la Preside Anna Maria Allegretta per avermi dato questa opportunità. Ma…sono ancora piccola e nel mio futuro vedo tanto studio.
Musica sarà la tua materia preferita a scuola?
Sicuramente, ma non solo quella. Studio tutte le materie con interesse.Mi appassiona molto il progetto pomeridiano di violino, tenuto presso la nostra scuola media dalla prof. Antonella Rutigliani. In tre anni ho imparato molto da lei. Il destino ha messo sulla mia strada una prof. di musica violinista. Forse lassù qualcuno mi ama.
Quante volte a settimana vai in Conservatorio? Riesci a conciliare la frequenza del Conservatorio con la scuola?
Frequento il Conservatorio due pomeriggi a settimana, anche se dal prossimo anno le cose cambieranno e l'impegno sarà maggiore. Riesco a conciliare benissimo scuola e Conservatorio, basta organizzarsi, anticipando lo studio di alcune materie tra il sabato e la domenica.
Cosa farai dopo la terza media?
Frequenterò il liceo linguistico. Vorrei perfezionare i miei sudi musicali in qualche Accademia all'estero, motivo per cui lo studio delle lingue è importantissimo.
Cosa farai da grande, la violinista?
Chissà, sto studiando per questo. È il mio sogno da sempre, ma nessuno di noi sa cosa gli riserverà il destino.
Abbiamo deciso di incontrarla per rivolgerle qualche domanda e capire quando nasce questa passione per il violino e dove pensa possa portarla.
Ciao Florangela, ti aspettavi di vincere due primi premi in così pochi giorni?
Ho studiato moltissimo, ma quando si partecipa ad un concorso non si sa mai come può andare. Sono tanti i fattori che entrano in gioco: l'emotività, il contesto in cui si tiene il concorso, i partecipanti con cui si gareggia. Ho portato un brano con difficoltà superiori alla mia fascia di età; sono felice del risultato ottenuto.
In che percentuale lo strumento incide sul risultato?
A Cremona un archettaio mi disse: "se diamo ad un ragazzo una bicicletta con le ruote squilibrate, finirà per pensare che non è in grado di andare in bici, se gli diamo una con le ruote perfettamente in asse, imparerà più in fretta ad andare in bicicletta". Lo strumento ha un ruolo importantissimo, il violino e l'arco producono il suono, chiaramente il violinista è il musicista che tira fuori il suono dallo strumento. Io suono un violino italiano di fine '800. Ha un bel suono: caldo, pulito e potente.
Quindi suoni un violino antico?
Si, ma ho anche altri violini e mi sto facendo costruire uno strumento nuovo dal Maestro liutaio Bruno di Pilato, tornato da Cremona a Ruvo di Puglia. Sta realizzando per me una copia del modello Stradivari 'Il Toscano' del 1690.
Come è nata la tua passione per la musica?
Mia madre mi racconta che durante la gravidanza ascoltava sempre musica classica, principalmente Mozart, su suggerimento del suo medico, il dr. Ernesto Tajani, che mi ha fatto nascere. Forse è nata già a livello embrionale!! A parte questo aneddoto curioso, di sicuro ho cominciato ad appassionarmi alla musica classica frequentando il Festival Millico. Avevo 5 anni quando ho ascoltato a Terlizzi il violinista Francesco D'Orazio e ne sono rimasta affascinata.
Eri piccolissima… la passione sarà arrivata qualche anno dopo?
No, ho chiesto subito ai miei genitori se potevo imparare a suonare il violino ed ho cominciato a prendere lezioni dalla maestra Michela De Ruvo, che ha avuto con me una pazienza infinita. Si può dire che lei mi ha insegnato a leggere la musica prima ancora che imparassi a leggere le parole. Ad 8 anni mi sono spostata per i miei studi di violino a Molfetta, mi ha seguita la maestra Daniela Carabellese, una bravissima violinista, le devo molto. Lei mi ha preparata per l'esame di ammissione ai Corsi Preaccademici al Conservatorio. Ho sostenuto l'esame nel luglio 2017. Sono arrivata prima con un punteggio di 9.50/10.
Con la frequenza in Conservatorio cosa è cambiato?
Molte cose sono cambiate: la frequenza richiede impegno e studio assiduo. Io ho avuto la fortuna di incontrare un insegnante che mi ha fatto letteralmente innamorare del violino, che mi sta facendo scoprire tutte le sue potenzialità, si tratta del Maestro Carmine Scarpati. È un docente eccezionale, un violinista straordinario, il maestro ideale. Non immagino lo studio del violino senza di lui.
Hai già suonato qualche volta in pubblico?
In Conservatorio ho avuto il privilegio, già dallo scorso anno, di suonare in orchestra come secondo violino. Ho partecipato a due produzioni, non posso farlo sempre perché le prove si tengono al mattino ed io vado a scuola. Sono la violinista più giovane dell'orchestra. Esperienza straordinaria sia dal punto di vista umano che musicale, si impara moltissimo. A Terlizzi ho suonato per un evento organizzato dal Comune in occasione del Giorno del Ricordo per le Foibe. Ho avuto modo di suonare in diverse occasioni a scuola, di questo ringrazio i miei insegnanti ed il Preside Domenico Cosmai che mi hanno dato fiducia. Ho suonato anche al Polo Liceale accompagnando alcuni ragazzi che declamavano poesie, quando è venuto il vescovo e quando è venuto il prof. Michele Mirabella, ringrazio la Preside Anna Maria Allegretta per avermi dato questa opportunità. Ma…sono ancora piccola e nel mio futuro vedo tanto studio.
Musica sarà la tua materia preferita a scuola?
Sicuramente, ma non solo quella. Studio tutte le materie con interesse.Mi appassiona molto il progetto pomeridiano di violino, tenuto presso la nostra scuola media dalla prof. Antonella Rutigliani. In tre anni ho imparato molto da lei. Il destino ha messo sulla mia strada una prof. di musica violinista. Forse lassù qualcuno mi ama.
Quante volte a settimana vai in Conservatorio? Riesci a conciliare la frequenza del Conservatorio con la scuola?
Frequento il Conservatorio due pomeriggi a settimana, anche se dal prossimo anno le cose cambieranno e l'impegno sarà maggiore. Riesco a conciliare benissimo scuola e Conservatorio, basta organizzarsi, anticipando lo studio di alcune materie tra il sabato e la domenica.
Cosa farai dopo la terza media?
Frequenterò il liceo linguistico. Vorrei perfezionare i miei sudi musicali in qualche Accademia all'estero, motivo per cui lo studio delle lingue è importantissimo.
Cosa farai da grande, la violinista?
Chissà, sto studiando per questo. È il mio sogno da sempre, ma nessuno di noi sa cosa gli riserverà il destino.