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Politica

Civico 2050 interroga l'amministrazione comunale

Una nota per evidenziare le mancanze e porre domande sul futuro della città di Terlizzi

Riceviamo e pubblichiamo una nota dell'Associazione di Promozione Sociale Civico 2050, che interroga l'amministrazione comunale sul futuro della città di Terlizzi. Nota a cui gli amministratori, se vorranno, potranno rispondere nei medesimi modi e spazi.

«Sono trascorsi ormai quasi 12 mesi da quando l'Amministrazione Comunale si è insediata per "cambiare tutto", soprattutto le modalità di gestione della Casa Comunale, ma a guardarsi intorno, del tanto agognato cambiamento non c'è traccia. Sappiamo che i motivi possono essere tanti quante le responsabilità, ma ciò che ci preoccupa maggiormente è non aver ancora bene inteso quali siano le priorità su cui questa Amministrazione intende lavorare per realizzare il programma politico che ci ha visti attori protagonisti e che è stato scritto, lo sappiamo bene, ad esclusivo beneficio dell'intera comunità terlizzese nessuno escluso.

Alle scorse elezioni, magari per eccesso di buona fede e quindi di fiducia, non abbiamo preteso alcun ruolo all'interno dell'amministrazione non avendo avuto i numeri necessari per esprimere un nostro consigliere comunale. Ci stava bene perché non ambiamo a nessuna poltrona e perché semplicemente partecipare alla realizzazione di quella visione prestata all'intera coalizione per noi rappresenta il compimento del nostro attivismo. E continuerebbe a starci bene, se solo venissimo coinvolti nei processi decisionali legati alla realizzazione di quella visione che oggi giace alla base di questa amministrazione e che si sostanzia nel documento di inizio mandato approvato dall'intero consiglio comunale in una delle sue prime sessioni.

Oggi, in questi quasi 12 mesi, un rimpasto di giunta e un nuovo consigliere comunale, l'unico risultato che siamo riusciti ad ottenere rimane proprio quel documento programmatico, l'apertura dello sportello per il Reddito Energetico al fine di iniziare il cammino verso l'indipendenza energetica sancita nel documento, la delibera di consiglio comunale che condanna le trivellazioni nell'adriatico e nessuna informazione su quali priorità l'amministrazione intenda perseguire. Per essere più chiari, oggi non sappiamo come sta procedendo l'azione di governo e in che tempi e con quali mezzi intende realizzare tutte le opere urgenti e non differibili di cui Terlizzi ha bisogno.

Allora proviamo qui a fare il punto della situazione, insieme alla cittadinanza, in modo da avere un po' tutti il polso della situazione di cosa succede e di cosa succederà nel nostro paese.

Partiamo dalla mobilità e quindi chiediamo: è una priorità per questa amministrazione mettervi ordine riorganizzando la ZTL mediante la creazione di nuovi parcheggi? Sono solo i Velo OK, spenti, tutto ciò che dobbiamo aspettarci? E se c'è di più, e noi siamo certi che ci sia di più, qual è la progettualità che si sta esprimendo e in che tempi potremo vederla realizzata?

Le Opere Pubbliche: plaudiamo alla partenza dei lavori del tanto agognato sottopasso e alla manutenzione di qualche aiuola dissestata sulle estramurali. Vorremmo sapere: finisce lì oppure ci sono in cantiere altre opere? E con che tempi le vedremo realizzate? Viale Pacecco è ormai diventata impercorribile e lo è già da diversi mesi. Quanto altro bisognerà attendere prima di poterla percorrere normalmente?

E poi vorremmo sapere sempre a beneficio di tutta la cittadinanza: come mai abbiamo perso il finanziamento del Ministero per la Transizione Ecologica che ci avrebbe permesso di installare sui tetti degli edifici comunali diversi KW a beneficio della bolletta energetica di Scuole, Palazzetti, Mercati.

Ancora: quando torneremo in possesso delle 9 palestre censite presso Sport&Salute e CONI a Terlizzi? Da delibera di giunta dello scorso settembre apprendiamo che le palestre utili contemplate nel regolamento comunale sono solo 3. Due di esse, il nuovo Palafiori e il grande Palachicoli, versano in condizioni pietose con quest'ultimo addirittura limitato ad una capienza massima di 40 persone e la terza, la Palestra Pacecco, ancora incompiuta che ci auguriamo, dopo una lunga gestazione, venga consegnata alla Città entro quest'estate. Quando verranno sistemati il Palachicoli, il Palafiori, la Pappagallo, la Gesmundo, la Moro-Fiore, la Millico di competenza comunale e la Sylos-Fiore e la De Gemmis di competenza della Città Metropolitana? I progetti di manutenzione ordinaria e straordinaria sono stati redatti? Se sì cosa prevedono? E che tempi dobbiamo aspettarci per vederli restituire alla città e alle sue Associazioni Sportive che oggi vengono penalizzate dalla penuria di spazi e dai costi difficilmente sostenibili (il regolamento prevede un costo orario di 20 euro per Palafiori e Pacecco e di 18 euro per la Pacecco) per chi lavora con assenza di lucro contando solo sul contributo delle famiglie.

Sappiamo dai Social, dagli articoli sui giornali, dalle chiacchiere di strada che le difficoltà sono tante, che il bilancio non è stato ancora approvato per penuria di personale e perché, più in generale la macchina amministrativa arranca, ma sappiamo anche che di soluzioni, volendo, se ne potrebbero tante per affrontare l'emergenza e contemporaneamente costruire quella progettualità infrastrutturale di cui oggi la città ha assoluto bisogno.
Attendiamo quindi risposte. Risposte che siano prima di tutto vere e comprensibili per il cittadino e che includano impegni altrettanto veri a risolvere i problemi in tempi certi e misurati come si fa comunemente. Ci teniamo a precisare che la gente comune usa il normale calendario per le proprie scadenze e non il burocratese che spesso puzza di scuse.

Ricordiamo all'Amministrazione che l'esigenza di avere nuovi parcheggi, strade di nuovo percorribili, palestre funzionali e salubri, spazi culturali e polivalenti, energia rinnovabile auto prodotta è figlia dell'oggi e va colmata in tempi brevi anzi brevissimi perché i nostri ragazzi che fanno sport, che frequentano le scuole, che non trovano spazi culturali a loro misura non avranno sempre 12 o 15 o 17 anni. Il tempo passa, loro crescono e diventano adulti nella confusione e nel marasma amministrativo. Che cittadini dovremo quindi aspettarci se crescono nell'incompiuto e nel disagio?
Quindi: quali sono le vostre priorità e in che tempi intendete realizzarle? La città ringrazia sentitamente per le risposte che vorrete dare».

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