Violenza di genere e disabilità, Valeria Alpi a Terlizzi

Violenza di genere e disabilità, una realtà ancora troppo spesso invisibile. A fare il punto della questione, in un libro scritto per le edizioni La meridiana, "La voce a te dovuta", partendo dalla propria esperienza personale, è Valeria Alpi, donna, giornalista e formatrice con disabilità, che da oltre vent'anni si occupa di comunicazione sociale, inclusione, accessibilità, sessualità e violenza di genere per il Centro Documentazione Handicap di Bologna.

Due gli appuntamenti di presentazione del volume con l'autrice: martedì 9 dicembre alle ore 19 nella chiesa di San Gioacchino in Piazza Cavour 12 a Terlizzi, in dialogo con Simona Tamborra, coordinatrice del gruppo parrocchiale parità di genere e mercoledì 10 Dicembre alle 18.30 alla libreria Le Vecchie Segherie di Bisceglie, con la partecipazione di Giovanna Capurso del centro antiviolenza Save e di Elvira Zaccagnino, direttrice della casa editrice.

I due eventi chiudono il progetto con lo stesso titolo del libro, vincitore nel 2025 dell'avviso pubblico della Regione Puglia "Futura – la Puglia per la parità", presentato da la meridiana, in partenariato con la libreria Un Panda sulla Luna e la parrocchia San Gioacchino di Terlizzi. Un percorso che si è sviluppato partendo con una call destinata a scuole, centri antiviolenza e associazioni tematiche per leggere il testo, offerto gratuitamente dalla casa editrice. Tra ottobre e novembre, poi, l'autrice ha incontrato online 19 classi di scuole di secondo grado per un totale di circa 400 studenti, oltre a diverse operatrici e diversi operatori di 8 centri antiviolenza pugliesi.

Raccogliendo le sue personali esperienze, arricchite da interviste a persone che da anni, in Italia, si occupano di migliorare l'attenzione sulla violenza subita dalle donne con disabilità, l'autrice in questo libro fa il punto sulla situazione attuale, sui servizi e sugli sportelli specifici attivi sul nostro territorio, ma anche su quello che ancora c'è da fare per costruire percorsi di uscita dalle situazioni di violenza che siano accessibili alle persone con disabilità. Un obiettivo da perseguire perché la mancanza di accessibilità produce discriminazione e la discriminazione è essa stessa una forma di violenza. Ingresso libero sino ad esaurimento posti.