
Cronaca
Stalking e tentata estorsione alla ex fidanzata: condannato a 6 anni
Emesso il verdetto nei riguardi di un 26enne di Ruvo di Puglia accusato di aver tormentato e minacciato una 22enne di Terlizzi
Terlizzi - martedì 1 luglio 2025
07.30
«Adesso vengo là e accendo la macchina di tuo padre, ti tolgo la bambina». È questa una delle frasi intimidatorie che un 26enne di Ruvo di Puglia avrebbe rivolto alla sua ex fidanzata, 22enne di Terlizzi, «sottoponendola ad un regime di vita doloroso e umiliante, così da rendere dolorose e mortificanti le relazioni familiari».
La vicenda è venuta allo scoperto a marzo dello scorso anno, quando all'uomo è stato notificato il divieto di avvicinamento alla persona offesa e s'è conclusa con una condanna a 6 anni di reclusione. Il verdetto è della giudice monocratica del Tribunale di Trani, Rossella Volpe, che ha ritenuto l'imputato responsabile di atti persecutori, tentata estorsione e molestie aggravate dall'uso di strumenti telematici, «in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, con condotte reiterate».
La sentenza ha accolto la linea difensiva dell'avvocato Mariatiziana Rutigliani, legale della vittima, che ha ricostruito un quadro di vessazioni, minacce e condotte manipolatorie. Secondo quanto emerso, il 26enne, dal 2023, avrebbe sottoposto la compagna ad una vita di continue umiliazioni. I comportamenti violenti erano accompagnati da «richieste di denaro che poi sperperava a causa della sua ludopatia» e da «minacce di morte», quando la 22enne «si ribellava al suo controllo».
«A lasciarmi ti sei creata i guai - le parole dell'uomo dopo la fine della relazione -. Morirete da soli e vi farò passare i guai». Oltre ai 6 anni, è stata disposta anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. «È una sentenza importante - ha dichiarato Rutigliani - che riconosce la sofferenza e il coraggio della persona offesa».
La vicenda è venuta allo scoperto a marzo dello scorso anno, quando all'uomo è stato notificato il divieto di avvicinamento alla persona offesa e s'è conclusa con una condanna a 6 anni di reclusione. Il verdetto è della giudice monocratica del Tribunale di Trani, Rossella Volpe, che ha ritenuto l'imputato responsabile di atti persecutori, tentata estorsione e molestie aggravate dall'uso di strumenti telematici, «in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, con condotte reiterate».
La sentenza ha accolto la linea difensiva dell'avvocato Mariatiziana Rutigliani, legale della vittima, che ha ricostruito un quadro di vessazioni, minacce e condotte manipolatorie. Secondo quanto emerso, il 26enne, dal 2023, avrebbe sottoposto la compagna ad una vita di continue umiliazioni. I comportamenti violenti erano accompagnati da «richieste di denaro che poi sperperava a causa della sua ludopatia» e da «minacce di morte», quando la 22enne «si ribellava al suo controllo».
«A lasciarmi ti sei creata i guai - le parole dell'uomo dopo la fine della relazione -. Morirete da soli e vi farò passare i guai». Oltre ai 6 anni, è stata disposta anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. «È una sentenza importante - ha dichiarato Rutigliani - che riconosce la sofferenza e il coraggio della persona offesa».