
Eventi e cultura
Paesaggi Svelati, la mostra fotografica di Pietro Amendolara
Dal 21 ottobre presso la pinacoteca de Napoli
Terlizzi - venerdì 7 ottobre 2016
13.58 Comunicato Stampa
Dal 21 ottobre, la pinacoteca 'De Napoli' ospiterà la mostra fotografica di Pietro Amendolara, dal titolo 'Paesaggi Svelati', dedicata, per l'appunto, alle bellezze paesaggistiche del territorio pugliese e lucano.
«Emblematico "significato" negli avveduti scatti di Pietro sono le peculiarità-simbolo esprimenti l'originalità ambientale dell'alta Murgia: ancestralità dei luoghi: vetusta regalità delle cose, architetture desuete, in primis, attestanti l'incedere operoso dell'uomo; intensità dei profumi percepiti. Movenze che ci riportano in certo modo ai versi di Luciano Luisi, apprezzato poeta e giornalista livornese che dal padre pugliese ha ereditato l'amore per lo splendido "tacco d'Italia"; mirabili versi che inneggiano all'ulivo antico, alle colline di sassi, ai confini delle nuvole, alle mura di cinta, e persino all'odore di menta» è quello che scrive di lui il critico Luigi Franco Malizia, Membro del CSI della Biennale di Arte Contemporanea di Firenze.
«Una mostra che parla del Bello della nostra terra e che fa bene al cuore. E' così che ci sentiamo di definire 'Paesaggi Svelati', la mostra fotografica di Pietro Amendolara dedicata ai panorami di Puglia e Basilicata. Dalle gravine ai sassi, dagli Appennini alle Murge, l'occhio di Amendolara si sofferma sulle meraviglie della nostra terra e della nostra epoca e capta istantanee di un mondo terso, pulito, dove si intravedono pochissime figure umane ed è il mondo circostante il vero protagonista» il commento degli Amministratori cittadini, Ninni Gemmato e Marina Cagnetta, Sindaco e Assessore alla Cultura.
«Non c'è fretta nei momenti che l'autore sceglie di immortalare- hanno scritto gli amministratori nel commento sul catalogo che accompagnerà i lavori della mostra- Non c'è rumore, sbavatura o impurità ad intaccare l'armonia degli equilibri delle immagini o a distrarre chi le guarda. I 'paesaggi svelati' sono dei colpi d'occhio netti, nitidi, precisi come cartoline. I grandi cieli, ora spazi infiniti, ora picchiettati da nubi, il sole, immortalato talvolta come gigante palla di fuoco, talaltra calante nel momento in cui è capace di dipingere di toni caldi i pomeriggi sul far del tramonto, i colori accessi e vividi della terra, dal verde brillante dei prati alle tonalità abbaglianti dei fiori, i panorami serali e notturni e persino uno scorcio- inedito- di una veduta innevata, rimandano alle tante, diversissime sfaccettature ambientali del nostro territorio, originalissimo e mai uguale. Come un pittore, Amendolara dipinge un mondo che è ancora bello scoprire, vivere, godere. Le sue sono 'visioni' più che 'vedute'. Il suo lavoro è quello di chi abbraccia con lo sguardo la sua terra. Dai suoi istanti traspare amore puro. Pietro Amendolara non ci mette solo l'occhio del fotografo, ma soprattutto il cuore di un figlio di questa terra". Il grazie va a lui per averci 'svelato' quei panorami che non dovremmo stancarci mai di guardare.»
La mostra verrà inaugurata venerdì 21 ottobre, con un vernissage che avrà inizio alle 18.30, e sarà ospitata nei locali della pinacoteca fino al 10 novembre.
«Emblematico "significato" negli avveduti scatti di Pietro sono le peculiarità-simbolo esprimenti l'originalità ambientale dell'alta Murgia: ancestralità dei luoghi: vetusta regalità delle cose, architetture desuete, in primis, attestanti l'incedere operoso dell'uomo; intensità dei profumi percepiti. Movenze che ci riportano in certo modo ai versi di Luciano Luisi, apprezzato poeta e giornalista livornese che dal padre pugliese ha ereditato l'amore per lo splendido "tacco d'Italia"; mirabili versi che inneggiano all'ulivo antico, alle colline di sassi, ai confini delle nuvole, alle mura di cinta, e persino all'odore di menta» è quello che scrive di lui il critico Luigi Franco Malizia, Membro del CSI della Biennale di Arte Contemporanea di Firenze.
«Una mostra che parla del Bello della nostra terra e che fa bene al cuore. E' così che ci sentiamo di definire 'Paesaggi Svelati', la mostra fotografica di Pietro Amendolara dedicata ai panorami di Puglia e Basilicata. Dalle gravine ai sassi, dagli Appennini alle Murge, l'occhio di Amendolara si sofferma sulle meraviglie della nostra terra e della nostra epoca e capta istantanee di un mondo terso, pulito, dove si intravedono pochissime figure umane ed è il mondo circostante il vero protagonista» il commento degli Amministratori cittadini, Ninni Gemmato e Marina Cagnetta, Sindaco e Assessore alla Cultura.
«Non c'è fretta nei momenti che l'autore sceglie di immortalare- hanno scritto gli amministratori nel commento sul catalogo che accompagnerà i lavori della mostra- Non c'è rumore, sbavatura o impurità ad intaccare l'armonia degli equilibri delle immagini o a distrarre chi le guarda. I 'paesaggi svelati' sono dei colpi d'occhio netti, nitidi, precisi come cartoline. I grandi cieli, ora spazi infiniti, ora picchiettati da nubi, il sole, immortalato talvolta come gigante palla di fuoco, talaltra calante nel momento in cui è capace di dipingere di toni caldi i pomeriggi sul far del tramonto, i colori accessi e vividi della terra, dal verde brillante dei prati alle tonalità abbaglianti dei fiori, i panorami serali e notturni e persino uno scorcio- inedito- di una veduta innevata, rimandano alle tante, diversissime sfaccettature ambientali del nostro territorio, originalissimo e mai uguale. Come un pittore, Amendolara dipinge un mondo che è ancora bello scoprire, vivere, godere. Le sue sono 'visioni' più che 'vedute'. Il suo lavoro è quello di chi abbraccia con lo sguardo la sua terra. Dai suoi istanti traspare amore puro. Pietro Amendolara non ci mette solo l'occhio del fotografo, ma soprattutto il cuore di un figlio di questa terra". Il grazie va a lui per averci 'svelato' quei panorami che non dovremmo stancarci mai di guardare.»
La mostra verrà inaugurata venerdì 21 ottobre, con un vernissage che avrà inizio alle 18.30, e sarà ospitata nei locali della pinacoteca fino al 10 novembre.