
Eventi e cultura
Murgia Queer e diritti Lgbt+ nella terza videointervista de "Il cielo è di tutti"
Nel testo il link per seguire l'evento completo
Terlizzi - lunedì 21 marzo 2022
Parità di genere e orientamento sessuale sono stati i temi cardine anche della terza videointervista del progetto culturale "Il cielo è di tutti", divulgata giovedì 17 marzo dall'associazione promotrice "È fatto giorno aps". Ente finanziatore è l'UNAR, (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) del Dipartimento per le pari opportunità.
A intervenire sull'argomento sono stati Pierluigi Giacò e Arianna Lobascio, i due giovani componenti di "Murgia Queer", la realtà territoriale che supporta i diritti di chi si riconosce nell'alveo dei Lgbt+. Si tratta di uno spazio plurale che comprende i comuni del murgiano e in cui si annovera pure Terlizzi.
La libertà di autodeterminarsi come persone è il valore preminente perseguito quotidianamente, al fine di alleggerire gli individui dal peso della vergogna e dei marchi apposti dalle mentalità conservatrici.
Per molto tempo, ad esempio, a bambine e bambini si sono proposti ruoli immaginari in linea con il sesso biologico: giochi forzatamente distinti tra maschili e femminili, colori suddivisi in base all'essere femminuccia o maschietto. Oggi queste rigorose divisioni appaiono troppo restrittive rispetto a una più accentuata fluidità dei canoni attuali.
Peraltro, tra i dibattiti più interessanti risulta quello sull'utilizzo della desinenza inclusiva, lo "schwa", che potrebbe in qualche modo superare l'imposizione del maschile inclusivo.
Di seguito il link per seguire la videointervista completa della durata di circa venticinque minuti, condotta da Ornella Vitagliano:
https://www.facebook.com/FestivalPerLaLegalita/videos/4408906489210231
A intervenire sull'argomento sono stati Pierluigi Giacò e Arianna Lobascio, i due giovani componenti di "Murgia Queer", la realtà territoriale che supporta i diritti di chi si riconosce nell'alveo dei Lgbt+. Si tratta di uno spazio plurale che comprende i comuni del murgiano e in cui si annovera pure Terlizzi.
La libertà di autodeterminarsi come persone è il valore preminente perseguito quotidianamente, al fine di alleggerire gli individui dal peso della vergogna e dei marchi apposti dalle mentalità conservatrici.
Per molto tempo, ad esempio, a bambine e bambini si sono proposti ruoli immaginari in linea con il sesso biologico: giochi forzatamente distinti tra maschili e femminili, colori suddivisi in base all'essere femminuccia o maschietto. Oggi queste rigorose divisioni appaiono troppo restrittive rispetto a una più accentuata fluidità dei canoni attuali.
Peraltro, tra i dibattiti più interessanti risulta quello sull'utilizzo della desinenza inclusiva, lo "schwa", che potrebbe in qualche modo superare l'imposizione del maschile inclusivo.
Di seguito il link per seguire la videointervista completa della durata di circa venticinque minuti, condotta da Ornella Vitagliano:
https://www.facebook.com/FestivalPerLaLegalita/videos/4408906489210231


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