Jump, un sottopasso diventa opera d'arte - TUTTE LE FOTO

Dopo settimane di lavoro da parte dell'associazione Culturale Jump Art Festival si è conclusa ieri sera la quarta edizione del Festival Internazionale di Street Art, iniziativa sposata dall'assessore Fedele Dimitrio e patrocinata dall'amministrazione comunale.

Più che positivo il bilancio dell'iniziativa che ha visto impegnati 105 artisti nazionali ed esteri armati di bombolette spray colorate e pennelli. Due giorni di arte urbano e di creatività che hanno permesso di colorare e le pareti di cemento del sottopasso di via Mazzini-via Mariotto. Il tema quest'anno era dedicato a natura e ambiente.
Migliaia i visitatori grandi e piccini che hanno invaso il sottopasso. Gli artisti si sono sbizzarriti con le loro opere: Sosto di Adelfia, nome d'arte Work, dipinge prevalentemente lettere con caratteri e colori grafici, forme geometriche con spigoli e rotondità; Cristian proviene da Monza, 25 anni, nome d'arte Hotre, ha realizzato un grande murales con oggetti floreali attraverso un lettering fatto di colori chiari e luminosi e uno sfondo di piante con inserti di verde e di blu. Da Caserta è arrivato Diego Lion, ritornato a Terlizzi al Jump Festival dopo 8 anni: realizza graffiti con spray su muro, nella vita è un grafico, nelle sue opere riporta molto delle tecniche della grafica. Infine Alessandro Refux 37 barese che vive a Londra, nome d'arte RFX37 (le vocali preferisce tenerle per se): ha realizzato un murales con il suo nome d'arte con un cappello e guanti che indossa all'arrivo del festival, dipinge lettere squadrate con luci e colori molto psichedelici, colori viola e verde acido che ricordano buchi neri e galassie di cui è un appassionato.

Non solo graffiti: una grande rampa alta 6 metri è stata palcoscenico di esibizioni di skateboard, bike e pattini a rotelle. E ancora: canestri per due salti con il pallone da basket e infine una serata con dj Tuppi.
Un mix vincente di arte, sport e spettacolo che si è rivelato un bel momento di aggregazione non solo artistica ma anche culturale.

Foto di Cosma Cacciapaglia