
Politica
Documento strategico del commercio, le critiche dell'UDC di Terlizzi
Per il comitato direttivo locale: «Documento vuoto che non risponde alle esigenze dei commercianti terlizzesi»
Terlizzi - sabato 28 giugno 2025
Anche il comitato direttivo UDC di Terlizzi contesta l'approvazione dello scorso 20 giugno del Documento Strategico del Commercio, dal momento che viene ritenuto un «documento vuoto» che non soddisfa le esigenze commerciali della città.
Per far fronte alle criticità emerse, l'UDC avanza una serie di proposte tra cui l'avvio del Distretto Urbano del Commercio con progettazione partecipata.
Di seguito la nota completa.
«Il comitato direttivo UDC di Terlizzi ritiene che il DSC (Documento Strategico del Commercio) approvato lo scorso 20 giugno in consiglio comunale non risponda alle reali esigenze dei commercianti e dei cittadini.
A tale riguardo, ci preme sottolineare quanto segue: nessuna rottura con la vecchia linea. Contrariamente a quanto annunciato, l'amministrazione attuale ha continuato la stessa politica della precedente giunta, senza apportare miglioramenti reali né strategie innovative di territorio. Il DSC ricalca i contenuti già presenti nel percorso avviato dalla precedente gestione.
Secondo la legge, il DSC dovrebbe:
Gli esercenti di prossimità, già in crisi per concorrenza e carenza di infrastrutture, non trovano nel DSC alcun supporto concreto: manca qualunque piano per parcheggi, riduzione dei costi, incentivi o regolamentazioni differenziate per le periferie.
Noi riteniamo che il DSC non sia di sinistra o di destra, bensì dalla parte delle soluzioni concrete. Per questo proponiamo:
Il Documento Strategico del Commercio può diventare davvero un volano per il territorio: con obiettivi misurabili, risorse concrete e partecipazione. Senza questo, resta solo un documento vuoto».
Per far fronte alle criticità emerse, l'UDC avanza una serie di proposte tra cui l'avvio del Distretto Urbano del Commercio con progettazione partecipata.
Di seguito la nota completa.
«Il comitato direttivo UDC di Terlizzi ritiene che il DSC (Documento Strategico del Commercio) approvato lo scorso 20 giugno in consiglio comunale non risponda alle reali esigenze dei commercianti e dei cittadini.
A tale riguardo, ci preme sottolineare quanto segue: nessuna rottura con la vecchia linea. Contrariamente a quanto annunciato, l'amministrazione attuale ha continuato la stessa politica della precedente giunta, senza apportare miglioramenti reali né strategie innovative di territorio. Il DSC ricalca i contenuti già presenti nel percorso avviato dalla precedente gestione.
Secondo la legge, il DSC dovrebbe:
- organizzare le attività commerciali in modo trasparente e coerente;
- equilibrare sviluppo economico, tutela dell'ambiente urbano e sostenibilità sociale;
- fornire strumenti concreti per il rilancio locale, inclusa la partecipazione pubblica;
- favorire l'accesso ai finanziamenti regionali (es. Distretti Urbani del Commercio).
Gli esercenti di prossimità, già in crisi per concorrenza e carenza di infrastrutture, non trovano nel DSC alcun supporto concreto: manca qualunque piano per parcheggi, riduzione dei costi, incentivi o regolamentazioni differenziate per le periferie.
Noi riteniamo che il DSC non sia di sinistra o di destra, bensì dalla parte delle soluzioni concrete. Per questo proponiamo:
- urgenti azioni di sviluppo di piani di incentivi e infrastrutture (es. parcheggi, arredo urbano);
- avvio del Distretto Urbano del Commercio con progettazione partecipata;
- calendario di mercati tematici (serali, weekend) con parcheggi e sicurezza;
- monitoraggio e revisione annuale del DSC con rendicontazione pubblica.
Il Documento Strategico del Commercio può diventare davvero un volano per il territorio: con obiettivi misurabili, risorse concrete e partecipazione. Senza questo, resta solo un documento vuoto».