
Cultura e spettacoli
"Una città in posa. Pietro e Fortunato Tempesta fotografi per diletto”
sabato 10 gennaio 2015 fino a sabato 14 marzo
da martedì a sabato, ore 10.00 - 13.00 // venerdì e sabato, ore 16.00 - 19.00 ingresso libero
080.3542836 www.pinacotecadenapoli.com/
La rassegna annovera circa cento scatti realizzati tra la fine dell'Ottocento e il primo trentennio del Novecento, relativi a scorci urbani ed extraurbani del territorio terlizzese, a personaggi pubblici e non, ad eventi storici accaduti durante i primi decenni del Novecento, a contesti e comportamenti sociali notevolmente mutati nel corso del tempo.
Pietro e Fortunato Tempesta, padre e figlio, non erano fotografi professionisti: documentavano fatti, ritraevano persone ed architetture per puro diletto, trasmettendoci uno spaccato della società e della città in cui operavano e vivevano. Lo facevano con occhio apparentemente "ingenuo" da amatore, ma non da "cultore incolto", forti della loro conoscenza della storia e delle tradizioni della terra in cui sono nati e vissuti, senza mai indulgere troppo nel pittoresco. L'interesse per la fotografia ha condotto padre e figlio, tra gli ultimi anni dell'Ottocento e il primo trentennio del Novecento, a realizzare circa cento scatti (quelli a noi pervenuti) che oggi costituiscono un fondo di alto valore documentario, utilissimi proprio perché variegati nelle tematiche.
Pietro e Fortunato Tempesta, padre e figlio, non erano fotografi professionisti: documentavano fatti, ritraevano persone ed architetture per puro diletto, trasmettendoci uno spaccato della società e della città in cui operavano e vivevano. Lo facevano con occhio apparentemente "ingenuo" da amatore, ma non da "cultore incolto", forti della loro conoscenza della storia e delle tradizioni della terra in cui sono nati e vissuti, senza mai indulgere troppo nel pittoresco. L'interesse per la fotografia ha condotto padre e figlio, tra gli ultimi anni dell'Ottocento e il primo trentennio del Novecento, a realizzare circa cento scatti (quelli a noi pervenuti) che oggi costituiscono un fondo di alto valore documentario, utilissimi proprio perché variegati nelle tematiche.