
Eventi e cultura
Trenta racconti, trenta schegge di vita quotidiana
Presentazione del volume del giornalista Paolo Farina
Terlizzi - lunedì 5 settembre 2016
11.41
«Trenta giorni in racconti brevi», s'intitola così la rassegna di racconti presentata sabato sera nella biblioteca comunale. Un volume firmato da Paolo Farina, giornalista, nato ad Ostuni e residente ad Andria che raccoglie narrazioni basate su componenti autobiografiche dell'autore e tematiche sociali tali da poter rivolgersi a tutti, adulti e bambini.
L'incontro, organizzato dall'assessorato alla Cultura nell'ambito del programma di iniziative culturali che si svolgeranno nel mese di settembre in biblioteca, è stato condotto dal Renato Brucoli, editore e giornalista.
Dopo i saluti ai cittadini presenti da parte del direttore della biblioteca, Vito Bernardi, l'attrice Agata Paradiso ha improvvisamente colto di sorpresa gli uditori con una magistrale interpretazione di uno dei racconti più densi di contenuti, incentrato sulla morte della giovane Melissa, alunna della scuola di Mesagne vittima di un attentato dinamitardo messo in atto da un folle.
La relatrice, Angela Di Franco, ha rivolto una serie di domande all'autore sull'importanza della scrittura e della propria terra, in questo momento in cui molti sfollati sono costretti ad abbandonare le proprie case distrutte dal terremoto oppure molti palestinesi costretti a fuggire o a vivere sotto assedio.
Paolo Farina ha viaggiato nella Terra Santa, un luogo speciale dove a distanza di pochi chilometri risulta facile interpretare la parabola del buon samaritano, tra Gerico (città dell'uomo) e Gerusalemme (città di Dio), con l'attuazione del disegno di distruzione degli ulivi da parte degli israeliani ai danni degli agricoltori palestinesi, privati addirittura dell'acqua per bere.
«Lo sradicamento, la cancellazione dei luoghi costituiscono un fatto atroce. La scrittura per me è una catarsi, un atto di obbedienza, perchè restituisco sul foglio ciò che provo in un preciso momento, e di generosità, perchè voglio condividere con gli altri un'emozione. Il sapere è potere ma il potere è sempre servizio: bisogna insegnare ai ragazzi di prendere parte sempre per i più deboli e la scrittura, in tal senso, significa presa di posizione».
L'attrice Agata Paradiso ha poi interpretato altri tre racconti che narrano dell'abbandono degli studi per posti di lavoro effimeri come la commessa di un'agenzia di scommesse, della esaltazione delle vecchie tradizioni quali la realizzazione della salsa in famiglia e delle ristrettezze economiche delle famiglie che si ripercuotono su un bambino, inizialmente negativamente ma, crescendo, con altissimi risvolti morali ed educativi.
Uno dei racconti è stato parallelamente raccontato con alfabeto per non udenti da parte di Rosanna Malerba.
Secondo la relatrice, Angela Di Fonzo, i racconti riportati nel libro sono delle vere e proprie "schegge di vita quotidiana".
L'incontro, organizzato dall'assessorato alla Cultura nell'ambito del programma di iniziative culturali che si svolgeranno nel mese di settembre in biblioteca, è stato condotto dal Renato Brucoli, editore e giornalista.
Dopo i saluti ai cittadini presenti da parte del direttore della biblioteca, Vito Bernardi, l'attrice Agata Paradiso ha improvvisamente colto di sorpresa gli uditori con una magistrale interpretazione di uno dei racconti più densi di contenuti, incentrato sulla morte della giovane Melissa, alunna della scuola di Mesagne vittima di un attentato dinamitardo messo in atto da un folle.
La relatrice, Angela Di Franco, ha rivolto una serie di domande all'autore sull'importanza della scrittura e della propria terra, in questo momento in cui molti sfollati sono costretti ad abbandonare le proprie case distrutte dal terremoto oppure molti palestinesi costretti a fuggire o a vivere sotto assedio.
Paolo Farina ha viaggiato nella Terra Santa, un luogo speciale dove a distanza di pochi chilometri risulta facile interpretare la parabola del buon samaritano, tra Gerico (città dell'uomo) e Gerusalemme (città di Dio), con l'attuazione del disegno di distruzione degli ulivi da parte degli israeliani ai danni degli agricoltori palestinesi, privati addirittura dell'acqua per bere.
«Lo sradicamento, la cancellazione dei luoghi costituiscono un fatto atroce. La scrittura per me è una catarsi, un atto di obbedienza, perchè restituisco sul foglio ciò che provo in un preciso momento, e di generosità, perchè voglio condividere con gli altri un'emozione. Il sapere è potere ma il potere è sempre servizio: bisogna insegnare ai ragazzi di prendere parte sempre per i più deboli e la scrittura, in tal senso, significa presa di posizione».
L'attrice Agata Paradiso ha poi interpretato altri tre racconti che narrano dell'abbandono degli studi per posti di lavoro effimeri come la commessa di un'agenzia di scommesse, della esaltazione delle vecchie tradizioni quali la realizzazione della salsa in famiglia e delle ristrettezze economiche delle famiglie che si ripercuotono su un bambino, inizialmente negativamente ma, crescendo, con altissimi risvolti morali ed educativi.
Uno dei racconti è stato parallelamente raccontato con alfabeto per non udenti da parte di Rosanna Malerba.
Secondo la relatrice, Angela Di Fonzo, i racconti riportati nel libro sono delle vere e proprie "schegge di vita quotidiana".