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Sussidi alimentari: Terlizzi stanzia 23 mila euro dal proprio bilancio e presenta “Buono amico”
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Terlizzi - martedì 7 aprile 2020
Comunicato Stampa
Il Comune di Terlizzi stanzia 23.200 euro a favore di persone e famiglie in condizioni di disagio a causa dell'emergenza coronavirus. Tale somma — pari al 10% dello stanziamento statale — sarà attinta dal bilancio comunale e si sommerà ai fondi statali per l'acquisto di alimenti e altri generi di prima necessità a favore delle famiglie terlizzesi in difficoltà. L'iniziativa coinvolgerà tutti i commercianti che vorranno aderire e sarà denominata "Buono Amico". Non solo: per fare fronte all'emergenza sociale, che avanza di pari passo con l'emergenza sanitaria, il sindaco Ninni Gemmato annuncia l'apertura di un conto corrente per le donazioni volontarie e il lancio dell'iniziativa "Carrello sospeso".
I beneficiari dovranno inoltre dichiarare di avere sui conti correnti della famiglia una disponibilità complessiva non superiore a 6mila euro (3 mila euro nel caso di persone singole).
Non riceveranno invece i buoni, le famiglie che già percepiscono il reddito o la pensione di cittadinanza (o qualsiasi altra forma di sostegno pubblico) in misura superiore a 500 euro. Non fanno parte della platea "Buono amico" coloro che beneficiano di altre forme previdenziali (come per esempio cassa integrazione ordinaria o in deroga, stipendi, naspi, pensioni, pensioni sociali, pensioni di inabilità, altre indennità connesse all'emergenza covid-19).
CHI PUÒ USUFRUIRNE
I buoni alimentari saranno distribuiti a singoli individui e famiglie che nel mese di marzo 2020 hanno percepito un reddito complessivo (da lavoro dipendente o autonomo) inferiore alla media di cento euro per ciascun componente del nucleo familiare. Esempio: riceverà i buoni spesa la famiglia composta da due genitori con due figli che vivono insieme e ha percepito redditi pari o inferiori a 399 euro (quindi meno di 100 euro per ogni componente).I beneficiari dovranno inoltre dichiarare di avere sui conti correnti della famiglia una disponibilità complessiva non superiore a 6mila euro (3 mila euro nel caso di persone singole).