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La scuola "San Giovanni Bosco"
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Scuola "San Giovanni Bosco": il prof. Monopoli controreplica al Sindaco

La missiva con cui l'ex dirigente risponde a Ninni Gemmato

Non sembra essere giunta al termine la querelle sugli interventi necessari alla scuola "San Giovanni Bosco". Nelle scorse giornate il Sindaco di Terlizzi, Ninni Gemmato, aveva inteso rispondere pubblicamente ad una missiva inviatagli dall'ex dirigente scolastico, Giuseppe Monopoli, che aveva sottolineato alcune inadempienze amministrative.
I toni non sono tuttavia piaciuti a quest'ultimo che ci ha chiesto la pubblicazione della sua lettera di controreplica. Noi ve la proponiamo integralmente.

«Sono estremamente onorato dal fatto che il dott. Gemmato abbia speso parte del suo tempo prezioso per rispondere almeno ad una delle mie innumerevoli missive, che ho inviato alla sua attenzione nel periodo in cui ho ricoperto il ruolo dirigente scolastico presso il Secondo Circolo Didattico "S. G. Bosco". Certo, il dott. Gemmato ha deciso di spostare la discussione da un ambito istituzionale ad un contesto più ampio: non una opportuna replica istituzionale ripresa dalla stampa, ma l'utilizzo di un organo di stampa per rispondere ad una lettera istituzionale. Ognuno è libero di utilizzare legittimamente i mezzi più consoni alla propria sensibilità.

Spiace rilevare l'attacco personale allo scrivente: le comunicazioni da me inviate in qualità di dirigente di una Pubblica Amministrazione sono sempre state indirizzate non personalmente al dott. Gemmato, ma al Sindaco del Comune, anche se mi rendo conto che si tratta di sottigliezze che richiedono una certa sensibilità istituzionale.
Poiché di attacco personale, diretto e pubblico si tratta, sento il dovere di rispondere personalmente attraverso gli stessi mezzi utilizzati dal dott. Gemmato.

In premessa mi preme sottolineare che non ho mai ricoperto ruoli politici, non ho alcuna appartenenza partitica, non ho bisogno di crearmi consenso, e non ho alcun motivo per cercare visibilità. D'altronde, come è noto, non essendo residente nel comune di Terlizzi, non avrei nemmeno modo di incidere, neanche marginalmente, sulla politica cittadina. Pensare a "cercare altrove" le motivazioni reali delle richieste, insinuare dietrologicamente altre "mire" sottese alle sollecitazioni istituzionali, è probabilmente sintomatico della maniera di concepire i ruoli istituzionali da parte del dott. Gemmato, non certo dello scrivente.

Sono consapevole del fatto che il dott. Gemmato sia abituato a modalità comunicative tipicamente "social", più che istituzionali, e pertanto vorrei ricordare al sindaco che la missiva del 23 luglio seguiva una analoga (anzi, più ricca) richiesta del 30 marzo.
D'altronde, il sindaco sa benissimo che, prima di giungere a formalizzare a gran voce tali – e le molte altre – richieste, numerosi sono stati i tentativi di sollecitare in maniera informale, anche attraverso i suoi più stretti collaboratori, l'intervento dell'Amministrazione.

Mi permetto dunque di suggerire al dott. Gemmato di rileggere con una certa attenzione le missive: la richiesta costante non è – o, quantomeno, non esclusivamente – quella di pronunciare appassionate dichiarazioni di intenti in pubblici contesti, ma di dar concreta soluzione alle criticità evidenziate.
Lo spirito della richiesta è stato d'altronde ben interpretato dall'Ufficio Scolastico Regionale che, immediatamente dopo entrambe le lettere, ha sollecitato il Sindaco a risolvere le problematiche evidenziate.

In particolare nell'ultima comunicazione, che ha tanto infastidito il dott. Gemmato, si torna a chiedere che gli interventi necessari e urgenti, cito testualmente, "vengano avviati al più presto e conclusi prima dell'ingresso degli alunni a scuola, previsto per il 16 settembre p.v., al fine di scongiurare inopportune interferenze".

Se il dott. Gemmato ha la pazienza di rileggere attentamente, si accorgerà inoltre che da nessuna parte si disconosce il lavoro che l'amministrazione ha fatto nel passato, ma si chiedono soluzioni concrete per il presente e per il futuro. E questo non a vantaggio del prof. Giuseppe Monopoli, ma degli alunni frequentanti i nostri plessi, veri e unici destinatari dell'azione istituzionale della scuola (e, auspicabilmente, dell'Amministrazione Comunale).
È ben nota la capacità oratoria ed affabulatoria del dott. Gemmato, che ho personalmente constatato in diverse occasioni. Non sono personalmente dotato di tale competenza, e pertanto ripropongo in maniera semplice le richieste emergenziali più volte ribadite dallo scrivente nel periodo di dirigenza della scuola.

Domande a cui è possibile rispondere attraverso semplici monosillabi.
I bambini, il 16 settembre, troveranno la pensilina sistemata?
Gli impianti di allarme sono stati ripristinati nei plessi scolastici e negli uffici?
Le barriere architettoniche per l'accesso agli uffici sono state eliminate? Le famiglie (e tutto il personale scolastico) possono accedere tranquillamente agli uffici attraverso l'ascensore, o sono ancora costretti ad utilizzare una scala antiincendio che è, per sua natura, una scala di emergenza?
I bambini, il 15 novembre, troveranno la caldaia sostituita e funzionante?
Mi auguro che le risposte siano quattro sì.


E non per una inesistente necessità di visibilità personale, ma per assicurare un avvio di anno scolastico sereno e tranquillo a tutti gli alunni della scuola, a tutte le famiglie, a tutto il personale docente e ATA e alla nuova collega, prof.ssa Clara Peruzzi, a cui va il mio personale augurio di buon anno scolastico».

PROF. GIUSEPPE MONOPOLI
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