
Religioni
Monsignor Cornacchia: «Attraverso Maria dobbiamo ritrovare sconfinata fiducia nel Signore»
Questa mattina il Solenne Pontificale nella Concattedrale di San M
Terlizzi - domenica 7 agosto 2022
12.46
Terlizzi è in festa per Maria SS di Sovereto e questa mattina, 7 agosto, la Concattedrale di San Michele Arcangelo ha ospitato il Solenne Pontificale in suo onore, presieduto da Mons. Domenico Cornacchia, Vescovo della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi.
Presenti tutte le massime autorità militari e quelle civili, primo fra tutti un emozionato sindaco, Michelangelo De Chirico, alla sua prima Festa Maggiora con la fascia tricolore.
Il cuore dell'omelia di Monsignor Cornacchia può essere diviso in due parti: la prima è stata una invocazione affinché la siccità cessi e la madre terra continui a dare i suoi frutti, che servono al sostentamento di buona parte dell'economia cittadina. Un problema sentitissimo, in una comunità che celebra una Festa Maggiore fortemente legata alla Madre Terra, da rispettare, dono immenso del Signore.
Il secondo e forse più significativo passaggio è stato rivolto all'egoismo presente nella società moderna, pervasa da sconforto e da una secolarizzazione che sta distruggendo quanto seminato in secoli dalla Chiesa. Cornacchia ha quindi chiesto ai terlizzesi di ritrovare, confortati da Maria SS di Sovereto, la strada maestra: «Attraverso Maria dobbiamo ritrovare sconfinata fiducia nel Signore», è stato il momento più alto ed intenso della sua omelia domenicale.
«Possiamo avere tutto - ha infine rimarcato -, ma se manca il Signore siamo nulla». Il prelato ha altresì rimarcato quanto sia importante essere comunità nel senso più autentico della parola, ma il passaggio necessario a monte è quello di cercare Dio, di «ritrovare la bussola per la nostra barca», puntando quindi al conforto e all'assistenza degli altri, degli anziani, degli ammalati, degli ultimi di una società che corre troppo veloce e lo fa spesso senza meta.
Nella parte finale, Monsignor Domenico Cornacchia ha invocato pace e prosperità non solo per la comunità locale, ma per tutto il mondo, travolto da conflitti e malattie.
Terlizzi è in festa, ma c'è bisogno di una profonda riflessione sul senso più autentico, e quindi più intimo, della fede. Non solo manifestazione esteriore, ma percorso interiore volto a far nostro l'insegnamento di Dio, manifestatosi nella Vergine Maria, "tota pulchra", Madre e guida per non perderci più negli abissi del vacuo.
Presenti tutte le massime autorità militari e quelle civili, primo fra tutti un emozionato sindaco, Michelangelo De Chirico, alla sua prima Festa Maggiora con la fascia tricolore.
Il cuore dell'omelia di Monsignor Cornacchia può essere diviso in due parti: la prima è stata una invocazione affinché la siccità cessi e la madre terra continui a dare i suoi frutti, che servono al sostentamento di buona parte dell'economia cittadina. Un problema sentitissimo, in una comunità che celebra una Festa Maggiore fortemente legata alla Madre Terra, da rispettare, dono immenso del Signore.
Il secondo e forse più significativo passaggio è stato rivolto all'egoismo presente nella società moderna, pervasa da sconforto e da una secolarizzazione che sta distruggendo quanto seminato in secoli dalla Chiesa. Cornacchia ha quindi chiesto ai terlizzesi di ritrovare, confortati da Maria SS di Sovereto, la strada maestra: «Attraverso Maria dobbiamo ritrovare sconfinata fiducia nel Signore», è stato il momento più alto ed intenso della sua omelia domenicale.
«Possiamo avere tutto - ha infine rimarcato -, ma se manca il Signore siamo nulla». Il prelato ha altresì rimarcato quanto sia importante essere comunità nel senso più autentico della parola, ma il passaggio necessario a monte è quello di cercare Dio, di «ritrovare la bussola per la nostra barca», puntando quindi al conforto e all'assistenza degli altri, degli anziani, degli ammalati, degli ultimi di una società che corre troppo veloce e lo fa spesso senza meta.
Nella parte finale, Monsignor Domenico Cornacchia ha invocato pace e prosperità non solo per la comunità locale, ma per tutto il mondo, travolto da conflitti e malattie.
Terlizzi è in festa, ma c'è bisogno di una profonda riflessione sul senso più autentico, e quindi più intimo, della fede. Non solo manifestazione esteriore, ma percorso interiore volto a far nostro l'insegnamento di Dio, manifestatosi nella Vergine Maria, "tota pulchra", Madre e guida per non perderci più negli abissi del vacuo.