
Fuoricittà
La storia di Antonella e l'ennesimo caso di malasanità in Puglia
Il caso di Martina Franca. Il Movimento 5 Stelle: la sanità in Puglia è al collasso
Terlizzi - venerdì 11 settembre 2015
8.56
Antonella aveva 47 anni. La scorsa settimana, dopo aver accusato un malore, si è presentata per due volte presso il presidio ospedaliero di Martina Franca e per due volte è stata dimessa con delle rassicurazioni generiche, senza che le fosse stato fatto nemmeno un "emocromo". Domenica sera, intorno alle 23, le condizioni di salute di Antonella sono peggiorate ed è stata, quindi, condotta dal 118 all'Ospedale "Perrino" di Brindisi. Antonella Antico è morta intorno alle tre del mattino di lunedì 7 settembre; la famiglia ha denunciato i medici del pronto soccorso.
"La magistratura deve accertare la verità e deve perseguire chi ha sbagliato in questo ennesimo caso di malasanità. Quello che è accaduto ad Antonella nel pronto soccorso dell'ospedale di Martina è la dimostrazione che il nostro sistema sanitario è collassato, non riesce a più garantire la vita dei pugliesi" - dichiara il consigliere regionale del M5S, Marco Galante.
Le lunghe liste di attesa, la mancanza di medici ed infermieri, le strutture inadeguate, la mancanza di igiene e di medicinali, la carenza di posti letto sono gli effetti, e le cause sono da ricercarsi nei tagli, nella malagestione, nella parentopoli che caratterizza le ASL pugliesi, negli incarichi politici, nella mancanza di meritocrazia, nell'aziendalizzazione del sistema sanitario nazionale. Tutto questo danneggia soprattutto le classi più deboli e negli ultimi anni i poveri nella nostra regione sono aumentati in maniera spaventosa.
"Il Presidente Emiliano sia in campagna elettorale che da assessore alla sanità ha garantito ai pugliesi l'assistenza territoriale, ma fino ad ora abbiamo assistito a tagli e ad una razionalizzazione dei bilanci, tanto cari ai Direttori Generali delle ASL pugliesi." - precisa il consigliere regionale. "Oggi nelle nostre strutture ospedaliere non c'è sicurezza per nessuno, dai pazienti a tutti i professionisti sanitari. Senza nessuna retorica, Antonella era mamma e moglie, e la politica non si può sentire esclusa da quelle che sono le sue responsabilità. Chiedo a Michele Emiliano di affrontare la questione nell'immediato; chiedo al nostro Presidente – conclude Galante - di differenziarsi dalla politica del governo Renzi e dalle politiche dell'esecutivo vendoliano, perché abbiamo il dovere di tutelare la salute degli esseri umani e non quella dei bilanci".
"La magistratura deve accertare la verità e deve perseguire chi ha sbagliato in questo ennesimo caso di malasanità. Quello che è accaduto ad Antonella nel pronto soccorso dell'ospedale di Martina è la dimostrazione che il nostro sistema sanitario è collassato, non riesce a più garantire la vita dei pugliesi" - dichiara il consigliere regionale del M5S, Marco Galante.
Le lunghe liste di attesa, la mancanza di medici ed infermieri, le strutture inadeguate, la mancanza di igiene e di medicinali, la carenza di posti letto sono gli effetti, e le cause sono da ricercarsi nei tagli, nella malagestione, nella parentopoli che caratterizza le ASL pugliesi, negli incarichi politici, nella mancanza di meritocrazia, nell'aziendalizzazione del sistema sanitario nazionale. Tutto questo danneggia soprattutto le classi più deboli e negli ultimi anni i poveri nella nostra regione sono aumentati in maniera spaventosa.
"Il Presidente Emiliano sia in campagna elettorale che da assessore alla sanità ha garantito ai pugliesi l'assistenza territoriale, ma fino ad ora abbiamo assistito a tagli e ad una razionalizzazione dei bilanci, tanto cari ai Direttori Generali delle ASL pugliesi." - precisa il consigliere regionale. "Oggi nelle nostre strutture ospedaliere non c'è sicurezza per nessuno, dai pazienti a tutti i professionisti sanitari. Senza nessuna retorica, Antonella era mamma e moglie, e la politica non si può sentire esclusa da quelle che sono le sue responsabilità. Chiedo a Michele Emiliano di affrontare la questione nell'immediato; chiedo al nostro Presidente – conclude Galante - di differenziarsi dalla politica del governo Renzi e dalle politiche dell'esecutivo vendoliano, perché abbiamo il dovere di tutelare la salute degli esseri umani e non quella dei bilanci".