
Attualità
Festival per la Legalità, il sindaco De Chirico: «È vita di tutti i giorni»
L'amministrazione comunale presente al primo incontro dell'associazione "È fatto giorno"
Terlizzi - giovedì 29 maggio 2025
Si è rivelata un polo istituzionale la prima serata della quattordicesima edizione del Festival per la legalità, patrocinata dal Comune di Terlizzi, per la pregnanza delle tematiche affrontate e il pregio dei relatori che hanno conferito lustro all'evento. Con la presentazione del volume "Parole costituenti" (Efr edizioni) del docente universitario Roberto Voza, si è spaziato in maniera trasversale su tematiche tra loro interconnesse, come politica e ambiente.
Un parterre attento ha seguito lo scorso martedì, 27 maggio, gli interventi del professore di diritto del lavoro oltre a immergersi nelle osservazioni puntuali dei magistrati Giuseppe Volpe e Renato Nitti, entrambi procuratori capo, l'uno in pensione a Bari, l'altro in servizio a Trani. Conoscere la Costituzione significa comprendere i meccanismi che sottendono il funzionamento democratico del nostro Stato di diritto. Quale Carta fondamentale del nostro ordinamento, ciascun articolo costituzionale rappresenta una garanzia per la tenuta repubblicana, fungendo da limite anche ai poteri statali. I principi, poi, costituiscono il nocciolo duro del nostro sistema, non revisionabili e non modificabili, proprio per assicurare la salvaguardia dei diritti inviolabili.
«Legalità significa rispetto delle regole, tutela dei diritti di tutti. Legalità, però, è anche ascolto, dialogo e responsabilità condivisa tra cittadini e istituzioni», ha commentato il sindaco Michelangelo De Chirico che ieri è intervenuto nel corso dell'evento, «Un confronto vero, fatto di idee chiare e collaborazione tra istituzioni. Parlare di legalità, internazionale e nazionale, significa occuparsi della vita di tutti i giorni, in modo concreto, in tutto il mondo e nel rispetto delle future generazioni. Con un occhio particolare all'ambiente».
È apprezzabile che il primo cittadino abbia interloquito con gli ospiti in un periodo storico così cruciale per la storia della nostra città. È un doveroso atto di forza e di affermazione sul territorio da parte dell'amministrazione schierarsi a favore del rispetto della legge: far avvertire la propria presenza significa non solo depotenziare l'arroganza criminale, ma anche rimanere vicini ai cittadini nei momenti bui.
Sono sempre più frequenti gli scambi politico-mafiosi che inquinano il tessuto sociale. Proprio per questo, bisogna a tutti costi arginare il rischio che Terlizzi possa apparire terreno fertile per il proliferare di commistioni delinquenziali. La relazione della Direzione Investigativa Antimafia relativa all'anno 2024 fotografa una situazione preoccupante: impera nei profitti malavitosi terlizzesi il clan Dello Russo-Ficco che manifesta degli agganci con il clan barese dei Capriati. È importante, dunque, non soltanto monitorare la rete economica-produttiva, ma anche intervenire con atti istituzionali locali, al fine di ridimensionare le espansioni mafiose.
Presenti all'incontro dell'associazione "È fatto giorno aps" anche il presidente del Consiglio comunale Giampaolo Sigrisi e alcuni consiglieri comunali della maggioranza e dell'opposizione. L'amministrazione, quindi, si è stretta intorno all'associazione culturale guidata da Pasquale Vitagliano per unirsi in un unico presidio che possa difendere Terlizzi da ulteriori pericoli di intimidazioni e violenze.
Un parterre attento ha seguito lo scorso martedì, 27 maggio, gli interventi del professore di diritto del lavoro oltre a immergersi nelle osservazioni puntuali dei magistrati Giuseppe Volpe e Renato Nitti, entrambi procuratori capo, l'uno in pensione a Bari, l'altro in servizio a Trani. Conoscere la Costituzione significa comprendere i meccanismi che sottendono il funzionamento democratico del nostro Stato di diritto. Quale Carta fondamentale del nostro ordinamento, ciascun articolo costituzionale rappresenta una garanzia per la tenuta repubblicana, fungendo da limite anche ai poteri statali. I principi, poi, costituiscono il nocciolo duro del nostro sistema, non revisionabili e non modificabili, proprio per assicurare la salvaguardia dei diritti inviolabili.
«Legalità significa rispetto delle regole, tutela dei diritti di tutti. Legalità, però, è anche ascolto, dialogo e responsabilità condivisa tra cittadini e istituzioni», ha commentato il sindaco Michelangelo De Chirico che ieri è intervenuto nel corso dell'evento, «Un confronto vero, fatto di idee chiare e collaborazione tra istituzioni. Parlare di legalità, internazionale e nazionale, significa occuparsi della vita di tutti i giorni, in modo concreto, in tutto il mondo e nel rispetto delle future generazioni. Con un occhio particolare all'ambiente».
È apprezzabile che il primo cittadino abbia interloquito con gli ospiti in un periodo storico così cruciale per la storia della nostra città. È un doveroso atto di forza e di affermazione sul territorio da parte dell'amministrazione schierarsi a favore del rispetto della legge: far avvertire la propria presenza significa non solo depotenziare l'arroganza criminale, ma anche rimanere vicini ai cittadini nei momenti bui.
Sono sempre più frequenti gli scambi politico-mafiosi che inquinano il tessuto sociale. Proprio per questo, bisogna a tutti costi arginare il rischio che Terlizzi possa apparire terreno fertile per il proliferare di commistioni delinquenziali. La relazione della Direzione Investigativa Antimafia relativa all'anno 2024 fotografa una situazione preoccupante: impera nei profitti malavitosi terlizzesi il clan Dello Russo-Ficco che manifesta degli agganci con il clan barese dei Capriati. È importante, dunque, non soltanto monitorare la rete economica-produttiva, ma anche intervenire con atti istituzionali locali, al fine di ridimensionare le espansioni mafiose.
Presenti all'incontro dell'associazione "È fatto giorno aps" anche il presidente del Consiglio comunale Giampaolo Sigrisi e alcuni consiglieri comunali della maggioranza e dell'opposizione. L'amministrazione, quindi, si è stretta intorno all'associazione culturale guidata da Pasquale Vitagliano per unirsi in un unico presidio che possa difendere Terlizzi da ulteriori pericoli di intimidazioni e violenze.