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Cronaca
Ciclisti morti a Terlizzi, iniziate le autopsie. Proseguiranno oggi
Sono iniziati ieri gli esami autoptici sui corpi di Sandro Abruzzese, Vincenzo Mantovani e Antonio Porro, travolti domenica mattina
Terlizzi - mercoledì 6 agosto 2025
7.59
Sono iniziate nel pomeriggio di ieri e proseguiranno oggi le autopsie sui corpi di Sandro Abruzzese, Vincenzo Mantovani e Antonio Porro, di 30, 50 e 70 anni, i tre ciclisti morti domenica lungo la strada provinciale 231 (gli incarichi autoptici sono stati conferiti al professor Francesco Introna), mentre continuano le indagini.
Il conducente della Lancia Delta, il 30enne Francesco Del Vecchio, che stava raggiungendo Bari per proseguire in treno verso il Salento, è indagato per omicidio stradale plurimo. In quel tratto di strada il limite massimo è di 90 chilometri orari: l'uomo alla guida, rimasto ferito nell'incidente e portato al Policlinico barese (è stato dimesso domenica) è stato sottoposto ad accertamenti per verificare l'eventuale guida in stato di ebbrezza oppure sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.
Nella serata di domenica, assistito dal suo avvocato, Felice Petruzzella, a cui ha detto soltanto di essere «devastato per aver causato la morte di tre persone», si è presentato al Comando di Terlizzi. I quattro mezzi, su disposizione della Procura di Trani, sono stati sequestrati insieme allo smartphone del conducente. Proprio sul cellulare saranno fatti delle verifiche per capire se lo stesse usando quando s'è verificato l'impatto e se, quindi, possa essere stato il motivo della distrazione.
Un impatto talmente violento che non si esclude che complice della tragedia sia stata l'alta velocità, anche se saranno gli accertamenti ad accertarlo. Sull'asfalto gli agenti avrebbero rilevato dei segni di frenata da parte dell'auto per oltre 50 metri. La brusca frenata non sarebbe servita ad evitare lo schianto contro i ciclisti.
Il conducente della Lancia Delta, il 30enne Francesco Del Vecchio, che stava raggiungendo Bari per proseguire in treno verso il Salento, è indagato per omicidio stradale plurimo. In quel tratto di strada il limite massimo è di 90 chilometri orari: l'uomo alla guida, rimasto ferito nell'incidente e portato al Policlinico barese (è stato dimesso domenica) è stato sottoposto ad accertamenti per verificare l'eventuale guida in stato di ebbrezza oppure sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.
Nella serata di domenica, assistito dal suo avvocato, Felice Petruzzella, a cui ha detto soltanto di essere «devastato per aver causato la morte di tre persone», si è presentato al Comando di Terlizzi. I quattro mezzi, su disposizione della Procura di Trani, sono stati sequestrati insieme allo smartphone del conducente. Proprio sul cellulare saranno fatti delle verifiche per capire se lo stesse usando quando s'è verificato l'impatto e se, quindi, possa essere stato il motivo della distrazione.
Un impatto talmente violento che non si esclude che complice della tragedia sia stata l'alta velocità, anche se saranno gli accertamenti ad accertarlo. Sull'asfalto gli agenti avrebbero rilevato dei segni di frenata da parte dell'auto per oltre 50 metri. La brusca frenata non sarebbe servita ad evitare lo schianto contro i ciclisti.