Eventi e cultura
Canti e musiche del Mediterraneo alla Pinacoteca "De Napoli" di Terlizzi
Questa sera in scena "Sabir... naviganti, carovanieri e pellegrini..."
Terlizzi - venerdì 20 dicembre 2019
Questa sera, a partire dalle ore 20, nella cornice della Pinacoteca "Michele de Napoli" si terrà lo spettacolo "Sabir …naviganti, carovanieri e pellegrini… Canti e musiche della tradizione musicale del Mediterraneo", ulteriore appuntamento del ricco cartellone natalizio predisposto dall'amministrazione comunale.
Curato da Omphalos, l'associazione culturale e musicale di Terlizzi con sede in via Bovio, il progetto artistico vedrà interagire numerosi strumenti di diversa tradizione musicale per riproporre atmosfere e melodie di altri tempi. L'ensemble, infatti, oltre alla voce, è composto da percussioni (quali tamburi a cornice, darabouka, cajon, water drum), metalli, campionatore, viella, flauti, bouzouki iralandese e sintetizzatore.
«Il Mediteranno, crocevia di viaggiatori, esploratori e pellegrini, nei corso dei secoli è stato fonte di scambi culturali e commerciali, attraverso i paesi portuali e tramite carovanieri che nell'antichità congiungevano due mondi all'apparenza così lontani come quello del Mediterraneo e quello del levante mediorientale, che si spingevano nell'entroterra per seguire rotte commerciali verso l'Oriente», spiega Michele Lusito, presidente di Omphalos.
«Sabir è appunto questo: un linguaggio unico parlato in tutti i porti. Uno strumento che permetteva a popoli con culture e dialetti differenti di poter comunicare».
L'evento, a ingresso gratuito, rappresenterà un tuffo nella storia tra canti, musiche e leggende tramandate fino ad oggi, in un'ottica di eterogeneità culturale.
Curato da Omphalos, l'associazione culturale e musicale di Terlizzi con sede in via Bovio, il progetto artistico vedrà interagire numerosi strumenti di diversa tradizione musicale per riproporre atmosfere e melodie di altri tempi. L'ensemble, infatti, oltre alla voce, è composto da percussioni (quali tamburi a cornice, darabouka, cajon, water drum), metalli, campionatore, viella, flauti, bouzouki iralandese e sintetizzatore.
«Il Mediteranno, crocevia di viaggiatori, esploratori e pellegrini, nei corso dei secoli è stato fonte di scambi culturali e commerciali, attraverso i paesi portuali e tramite carovanieri che nell'antichità congiungevano due mondi all'apparenza così lontani come quello del Mediterraneo e quello del levante mediorientale, che si spingevano nell'entroterra per seguire rotte commerciali verso l'Oriente», spiega Michele Lusito, presidente di Omphalos.
«Sabir è appunto questo: un linguaggio unico parlato in tutti i porti. Uno strumento che permetteva a popoli con culture e dialetti differenti di poter comunicare».
L'evento, a ingresso gratuito, rappresenterà un tuffo nella storia tra canti, musiche e leggende tramandate fino ad oggi, in un'ottica di eterogeneità culturale.