
Politica
Barione durissimo su TARI: «Il sindaco sbaglia anche i conti»
Nuova nota polemica del consigliere comunale di Fratelli d'Italia supportata da due tabelle
Terlizzi - venerdì 7 marzo 2025
«Il sindaco Michelangelo De Chirico non solo si comporta come un "cameriere" che serve ai tavoli con ritardo piatti (opere pubbliche) preparati da altri prendendosene i meriti, ma dimostra anche di non saper fare i conti e mente sapendo di mentire quando afferma che la tassa rifiuti non è aumentata negli ultimi anni».
È durissimo il nuovo attacco del consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Francesco Barione, al primo cittadino. Barione controreplica agli amministratori che avevano categoricamente smentito gli aumenti nelle scorse ore. (clicca qui per leggere)
«I numeri parlano chiaro - sostiene ancora Barione -: le tariffe TARI sono aumentate per tutte le categorie di utenze nel 2025 rispetto all'anno scorso, e non lo diciamo noi, lo dicono gli atti ufficiali del Comune».
DIFFERENZE TRA IL 2024 ED IL 2025
Abitazioni da 3.00 euro mq a 3.08 (+0.08%);
Pertinenze (garage, cantine e box) da 2.77 a 2.84 (+0.07%);
Abitazioni unico occupante, stagionali, a disposizione da 2.09 a 2.14 (+0.05%);
Abitazioni - ex case di campagna da 1.27 ad 1.95 (+0,03%);
Pertinenza abitazioni unico occupante e stagionali da 1.95 a 2.00 (+0,05%);
Esercizi commerciali alimentari da 14.34 a 14.70 (+0.36%);
Case di cura e riposo, ospedali, comunità, convitti da 7.26 a 7.44 (+0.18%);
Scuole e Associazioni da 2.56 a 2.62 (+0.06%);
Esercizi commerciali in genere da 12.10 a 12.40 (+2.48%);
Deposito attività commerciali da 2.39 a 2.45 (+0.3%);
Uffici - agenzie - banche ed istituti di credito da12.10 a 12.40 (+0.3%);
Attività artigianali da 5.56 a 5.70 (+0.14%);
Attività industriali da 19.65 a 20.15 (+0.5%);
Studi professionali da 8.38 8.59 (+0.21%);
Campeggi, parcheggi, aree scoperte da 4.28 a 4.39 (+0.11%);
Cinematografi e teatri da 2.37 a 2.43 (+0.06%).
«L'aumento della tassa rifiuti deciso dall'amministrazione De Chirico-Minutillo - spiega Barione - è ancora più lampante se si confrontano i dati degli ultimi tre anni. In questa tabella riportiamo i dati della delibera TARI 2022, l'ultima approvata dall'amministrazione Ninni Gemmato, con la delibera TARI 2025, firmata nei giorni scorsi proprio da De Chirico e Minutillo con l'appoggio di tutto il centrosinistra».
Ecco la tabella con il confronto tra le tariffe TARI del 2022 e del 2025:
DIFFERENZE TRA IL 2022 ED IL 2025
Abitazioni da 2.84 a 3.08 (+0.24%);
Pertinenze (garage, cantine e box) da 2.37 a 2.84 (+0.47%);
Abitazioni unico occupante, stagionali, a disposizione da 1.98 a 2.14 (+0.16%);
Abitazioni - ex case di campagna da 1.20 ad 1.30 (+0.1%);
Pertinenza abitazioni unico occupante e stagionali da 1.67 a 2.00 (+0.33%);
Esercizi commerciali alimentari da 11.86 a 14.70 (+2.84%);
Case di cura e riposo, ospedali, comunità, convitti da 4.80 a 7.44 (+2.64%);
Scuole e Associazioni da 2.20 a 2.62 (+0.42%);
Esercizi commerciali in genere da 10.37 a 12.40 (+2.03%);
Deposito attività commerciali da 2.04 a 2.45 (+0.41%);
Uffici - agenzie - banche ed istituti di credito da 10.37 a 12.40 (+2.03%);
Attività artigianali da 4.76 a 5.70 (+0.94%);
Attività industriali da 16.84 a 20.15 (+3.31%);
Studi professionali da 7.18 ad 8.59 (+1.41%);
Campeggi, parcheggi, aree scoperte da 2.83 a 4.39 (+1.56%);
Cinematografi e teatri da 2.04 a 2.43 (+0.39%).
«I numeri parlano chiaro - insiste l'esponente delle opposizioni -. Emerge chiaramente che la tassa rifiuti è cresciuta per tutte le utenze, domestiche e non domestiche. Gli aumenti sono evidenti e documentati: le abitazioni passano da 2,84€/mq nel 2022 a 3,08€/mq nel 2025, i negozi alimentari da 11,86€/mq a 14,70€/mq, gli studi professionali da 7,18€/mq a 8,59€/mq. Perfino le attività artigianali e industriali hanno subito rincari. Questa non è un'opinione politica - è la sottolineatura di Francesco Barione -, sono dati ufficiali pubblicati sull'Albo Pretorio del Comune, consultabili da chiunque voglia verificare la realtà dei fatti. Il sindaco, quindi, mente ai suoi cittadini, smentendo persino i numeri delle sue stesse delibere. Ma non basta: a fronte di questi aumenti, Terlizzi è più sporca che mai e ha perfino perso il riconoscimento di Comune Riciclone da parte di Legambiente. Invece di negare l'evidenza, De Chirico e la sua amministrazione dovrebbero prendersi la responsabilità di una gestione disastrosa, che ha aumentato i costi senza migliorare minimamente il servizio», è la conclusione del consigliere comunale di Fratelli d'Italia.
È durissimo il nuovo attacco del consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Francesco Barione, al primo cittadino. Barione controreplica agli amministratori che avevano categoricamente smentito gli aumenti nelle scorse ore. (clicca qui per leggere)
«I numeri parlano chiaro - sostiene ancora Barione -: le tariffe TARI sono aumentate per tutte le categorie di utenze nel 2025 rispetto all'anno scorso, e non lo diciamo noi, lo dicono gli atti ufficiali del Comune».
I CALCOLI DI BARIONE
Così l'esponente di centrodestra ha voluto inviare alle testate giornalistiche uno specchietto riassuntivo che mostrerebbe che gli incrementi della tassazione ci sono stati eccome. Di seguito la prima tabella:DIFFERENZE TRA IL 2024 ED IL 2025
Abitazioni da 3.00 euro mq a 3.08 (+0.08%);
Pertinenze (garage, cantine e box) da 2.77 a 2.84 (+0.07%);
Abitazioni unico occupante, stagionali, a disposizione da 2.09 a 2.14 (+0.05%);
Abitazioni - ex case di campagna da 1.27 ad 1.95 (+0,03%);
Pertinenza abitazioni unico occupante e stagionali da 1.95 a 2.00 (+0,05%);
Esercizi commerciali alimentari da 14.34 a 14.70 (+0.36%);
Case di cura e riposo, ospedali, comunità, convitti da 7.26 a 7.44 (+0.18%);
Scuole e Associazioni da 2.56 a 2.62 (+0.06%);
Esercizi commerciali in genere da 12.10 a 12.40 (+2.48%);
Deposito attività commerciali da 2.39 a 2.45 (+0.3%);
Uffici - agenzie - banche ed istituti di credito da12.10 a 12.40 (+0.3%);
Attività artigianali da 5.56 a 5.70 (+0.14%);
Attività industriali da 19.65 a 20.15 (+0.5%);
Studi professionali da 8.38 8.59 (+0.21%);
Campeggi, parcheggi, aree scoperte da 4.28 a 4.39 (+0.11%);
Cinematografi e teatri da 2.37 a 2.43 (+0.06%).
«L'aumento della tassa rifiuti deciso dall'amministrazione De Chirico-Minutillo - spiega Barione - è ancora più lampante se si confrontano i dati degli ultimi tre anni. In questa tabella riportiamo i dati della delibera TARI 2022, l'ultima approvata dall'amministrazione Ninni Gemmato, con la delibera TARI 2025, firmata nei giorni scorsi proprio da De Chirico e Minutillo con l'appoggio di tutto il centrosinistra».
Ecco la tabella con il confronto tra le tariffe TARI del 2022 e del 2025:
DIFFERENZE TRA IL 2022 ED IL 2025
Abitazioni da 2.84 a 3.08 (+0.24%);
Pertinenze (garage, cantine e box) da 2.37 a 2.84 (+0.47%);
Abitazioni unico occupante, stagionali, a disposizione da 1.98 a 2.14 (+0.16%);
Abitazioni - ex case di campagna da 1.20 ad 1.30 (+0.1%);
Pertinenza abitazioni unico occupante e stagionali da 1.67 a 2.00 (+0.33%);
Esercizi commerciali alimentari da 11.86 a 14.70 (+2.84%);
Case di cura e riposo, ospedali, comunità, convitti da 4.80 a 7.44 (+2.64%);
Scuole e Associazioni da 2.20 a 2.62 (+0.42%);
Esercizi commerciali in genere da 10.37 a 12.40 (+2.03%);
Deposito attività commerciali da 2.04 a 2.45 (+0.41%);
Uffici - agenzie - banche ed istituti di credito da 10.37 a 12.40 (+2.03%);
Attività artigianali da 4.76 a 5.70 (+0.94%);
Attività industriali da 16.84 a 20.15 (+3.31%);
Studi professionali da 7.18 ad 8.59 (+1.41%);
Campeggi, parcheggi, aree scoperte da 2.83 a 4.39 (+1.56%);
Cinematografi e teatri da 2.04 a 2.43 (+0.39%).
«I numeri parlano chiaro - insiste l'esponente delle opposizioni -. Emerge chiaramente che la tassa rifiuti è cresciuta per tutte le utenze, domestiche e non domestiche. Gli aumenti sono evidenti e documentati: le abitazioni passano da 2,84€/mq nel 2022 a 3,08€/mq nel 2025, i negozi alimentari da 11,86€/mq a 14,70€/mq, gli studi professionali da 7,18€/mq a 8,59€/mq. Perfino le attività artigianali e industriali hanno subito rincari. Questa non è un'opinione politica - è la sottolineatura di Francesco Barione -, sono dati ufficiali pubblicati sull'Albo Pretorio del Comune, consultabili da chiunque voglia verificare la realtà dei fatti. Il sindaco, quindi, mente ai suoi cittadini, smentendo persino i numeri delle sue stesse delibere. Ma non basta: a fronte di questi aumenti, Terlizzi è più sporca che mai e ha perfino perso il riconoscimento di Comune Riciclone da parte di Legambiente. Invece di negare l'evidenza, De Chirico e la sua amministrazione dovrebbero prendersi la responsabilità di una gestione disastrosa, che ha aumentato i costi senza migliorare minimamente il servizio», è la conclusione del consigliere comunale di Fratelli d'Italia.