800 disegni per tenere viva la memoria dell'Olocausto ebraico (FOTO)

La tragedia dell'Olocausto è stata raccontata attraverso quasi ottocento disegni realizzati dagli alunni delle scuole di ogni ordine e grado di Terlizzi.
S'intitola "Fogli di memoria… per non dimenticare", la mostra itinerante organizzata dal Comune di Terlizzi e dalle scuole del territorio per celebrare il Giorno della Memoria.

Si tratta, come vi avevamo ricordato ieri sul nostro portale, di un'iniziativa promossa dall'Assessorato alla Cultura con la collaborazione del maestro Enzo Sforza.

«L'obiettivo è tenere sempre viva, soprattutto nelle giovani generazioni, la testimonianza dell'orrore rappresentato dalla Shoah», ha spiegato Lucrezia Chiapparino. «I disegni dei ragazzi che abbiamo esposto nelle strade del paese, appesi ad un filo, tra la gente, rappresentano la conclusione di un lungo lavoro di approfondimento che i docenti hanno svolto nelle classi insieme ai ragazzi. È un percorso di conoscenza — aggiunge l'assessore alla Cultura — che da tempo portiamo avanti con le scuole perché siamo convinti che la scuola rappresenti il luogo ideale per diffondere i valori di pace, tolleranza e rispetto verso il prossimo».

In occasione di questa giornata speciale, inoltre, ieri sera, 27 gennaio, nella Biblioteca "Marinelli" si è tenuto il concerto "La Notte dell'uomo" diretto dal maestro Daniele de Palma, direttore della formazione da camera Suite, evento possibile grazie al patrocinio del Comune di Terlizzi. In piazza Cavour è stata riaccesa, per una sera ancora, la stella cometa sospesa sulla torre dell'orologio (in piazza Cavour) simbolo delle iniziative natalizie, «per fare simbolicamente luce su una tragedia della storia che mai dobbiamo dimenticare», ha ammonito il sindaco Ninni Gemmato.

Nel nostro set fotografico tutte le emozioni ed i messaggi di una giornata importante per la crescita delle nuove generazioni, per mantenere fermi i valori imprescindibili dell'uguaglianza tra gli uomini e del rifiuto dei totalitarismi che offendono la dignità umana e limitano la libertà religiosa e di espressione.