.jpg)
Attualità
Scritte sulla facciata del mercato Lioy: ferma condanna del sindaco di Terlizzi
De Chirico: «Chiedo pubblicamente di aiutarci a risalire agli autori del gesto»
Terlizzi - mercoledì 14 maggio 2025
15.23
«Condanniamo fermamente l'atto vandalico sulla facciata del mercato Lioy. I graffiti, offensivi, includono i nomi di Nino, Desiree e Ivan: a loro chiedo pubblicamente di aiutarci a risalire agli autori del gesto».
È duro il tono del sindaco di Terlizzi, Michelangelo De Chirico, dopo che nelle scorse ore sono apparse scritte sul muro del mercato Lioy. Scritte fatte forse da ragazzini, ma secondo il primo cittadino «tale sfregio della proprietà pubblica è ingiustificabile e le autorità devono identificare e punire i responsabili di questo gesto. Vandalizzare siti storici o artistici è un reato grave - aggiunge -, con conseguenze di natura giudiziaria. Questo non è uno scherzo innocente, è un atto grave commesso contro persone e contro la città».
«A chi ha compiuto questo gesto nell'ombra della notte, faccio un appello - rimarca De Chirico -: assumetevi la responsabilità delle vostre azioni. Fatevi avanti, ripulite il muro e chiedete scusa, soprattutto a Nino, Desiree e al piccolo Ivan, la cui dignità è stata ingiustamente calpestata. Civiltà e rispetto sono valori fondamentali per una società sana: "disarmiamo le parole", ci ha appena insegnato il Papa!», è stata la conclusione.
Appello a cui ci uniamo dalle nostre pagine, perché simili gesti non restino impuniti. Se si tratta di minori, che a pagare le spese alla comunità terlizzese siano i genitori; se si tratta di maggiorenni che si facciano avanti, come dice il sindaco, e mostrino reale pentimento, ripulendo quel muro storico e chiedendo scusa alle persone infangate. Siamo alle solite: in un substrato fatto di ignoranza e violenza (anche solo verbale) non crescono fiori, ma erbacce. Ed il politicamente corretto - vivaddio - per una volta, anche dalle nostre pagine, lo possiamo abbandonare con buona pace dei suoi cultori estremisti del pensiero unico trasversale.
È duro il tono del sindaco di Terlizzi, Michelangelo De Chirico, dopo che nelle scorse ore sono apparse scritte sul muro del mercato Lioy. Scritte fatte forse da ragazzini, ma secondo il primo cittadino «tale sfregio della proprietà pubblica è ingiustificabile e le autorità devono identificare e punire i responsabili di questo gesto. Vandalizzare siti storici o artistici è un reato grave - aggiunge -, con conseguenze di natura giudiziaria. Questo non è uno scherzo innocente, è un atto grave commesso contro persone e contro la città».
«A chi ha compiuto questo gesto nell'ombra della notte, faccio un appello - rimarca De Chirico -: assumetevi la responsabilità delle vostre azioni. Fatevi avanti, ripulite il muro e chiedete scusa, soprattutto a Nino, Desiree e al piccolo Ivan, la cui dignità è stata ingiustamente calpestata. Civiltà e rispetto sono valori fondamentali per una società sana: "disarmiamo le parole", ci ha appena insegnato il Papa!», è stata la conclusione.
Appello a cui ci uniamo dalle nostre pagine, perché simili gesti non restino impuniti. Se si tratta di minori, che a pagare le spese alla comunità terlizzese siano i genitori; se si tratta di maggiorenni che si facciano avanti, come dice il sindaco, e mostrino reale pentimento, ripulendo quel muro storico e chiedendo scusa alle persone infangate. Siamo alle solite: in un substrato fatto di ignoranza e violenza (anche solo verbale) non crescono fiori, ma erbacce. Ed il politicamente corretto - vivaddio - per una volta, anche dalle nostre pagine, lo possiamo abbandonare con buona pace dei suoi cultori estremisti del pensiero unico trasversale.