Produzioni di qualità: lo stoccata de La Corrente Terlizzi all'Amministrazione comunale

Non è piaciuto alle opposizioni l'atteggiamento della maggioranza durante il Consiglio comunale del 19 febbraio scorso. Troppo il tempo, dicono, passato a discorrere di opere future senza però cercare di fare mea culpa su ciò che non è stato fatto in 9 anni di governo cittadino.

È ancora una volta La Corrente a dare la scossa al dibattuto politico terlizzese, dal cui direttivo arriva l'accusa: «Siamo reduci da un Consiglio Comunale - spiegano in una nota del 20 febbraio -, che oltre al consueto inizio in ritardo, dedica gran parte delle sue dodici ore alla sterile enunciazione delle opere che l'Amministrazione Gemmato promette di realizzare entro la sua fine corsa».

L'accusa è dunque di voler enumerare opere, ma di non saper guardare al passato. E quindi l'affondo: «Alla lunga lista delle cose su cui ci stanno prendendo in giro - sostengono da La Corrente - non dimenticheremo di annoverare l'assenza di politiche di valorizzazione delle nostre produzioni di qualità, gli stipendi pagati invano ad Assessori fantasma, le migliaia di euro buttate senza esito per far finta di occuparsi e promuovere il "Domenico Tauro" (fiorone autoctono, ndr), le allegre gite pagate da noi ai Fratelli d'Italia. Il tempo, quella variabile attraverso cui si misura l'immensità di quanto a loro non freghi nulla di noi», è l'accusa molto forte.

Ed è proprio sulle produzioni agroalimentari di qualità, volano possibile per una intera filiera produttiva che possa rimettere in moto l'economia terlizzese, in un periodo storico di grande crisi, che La Corrente spinge, citando quanto fatto altrove: «Un esempio? La Lenticchia di Altamura è diventata IGT in soli tre anni - scrivono dal movimento civico di sinistra -. Del "Domenico Tauro" non sanno nulla gli Uffici Regionali, il Ministero dell'Agricoltura, la Commissione Europea e sicuramente l'Assessore fantasma che su 31 giunte, in 4 mesi, ha partecipato alla vita politica di questo nostro sfortunato paese solo 4 volte».