cantiere area ex mattatoio
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Politica

Ex mattatoio, la denuncia de La Corrente in un secondo audio-racconto

Dal movimento: «La mancanza di trasparenza, i trattamenti di favore sono fiumi carsici che fanno sprofondare i piedi di tanti»

Ex mattatoio di Terlizzi capitolo secondo.

Il movimento civico La Corrente ha nuovamente acceso i riflettori sulla gestione di quello che fu uno spazio pubblico terlizzese. In questo secondo audio/video.

Dopo l'annullamento della prima gara per una serie di errori formali e sostanziali, viene bandita dal Comune una seconda gara - viene raccontato nell'audio presente sulla pagina del gruppo -. Siamo all'11 dicembre 2015 ed anche questa base d'asta parte da 624mila euro. Il vincitore della gara non vi partecipa, non avendo ricevuto nessuna revoca. In questa occasione due imprese edili (facenti riferimento al secondo ed al terzo classificato della gara precedente) sono gli unici due soggetti giuridici a parteciparvi e una dei due vince. Il lotto è il medesimo della prima gara, così come la base d'asta, ma con condizioni migliori. E per questo da La Corrente definiscono ironicamente quella una "mandrakata", con riferimento alla celebre pellicola della commedia all'italiana di fine anni '70.

L'aggiudicazione del lotto 32, quello dell'ex mattatoio comunale, avviene con 41mila euro in meno rispetto all'offerta fatta dal medesimo soggetto (che durante la prima asta agiva da privato e non come azienda). Da 804mila euro, questa volta quel lotto è alienato per 635mila euro, con una diminuzione di introiti per il Comune di ben 141mila euro.

Ma non è, secondo la Corrente l'unica anomalia. Il resto lo potrete ascoltare cliccando su questo link.


LA POSIZIONE DE LA CORRENTE

«In questo secondo episodio si parla di una vera e propria "mandrakata", come quelle messe in atto da Gigi Proietti ed Enrico Montesano nel film "Febbre da Cavallo".
Nel nostro caso la mandrakata viene compiuta ai danni, come sempre, dei cittadini terlizzesi.
Sta a voi riconoscere chi si nasconde soto gli abiti di Mandrake, Er Pomata, l'Avvocato de Marchis, Di Otello Rinaldi in arte "Manzotin". E di tutti gli altri personaggi che popolano questa storia.
Sta a ciascuno di noi valutare
- insistono da La Corrente - i profili e le responsabilità di questa vicenda che a nostro parere piegherà ulteriormente le gambe già deboli del commercio di prossimità e quel che è peggio ha già arrecato un danno alle casse comunali e a ciascuno di noi. Raccontare una città è il miglior modo per immaginarsela nel futuro e farlo in "pubblico" è l'unico modo che conosciamo per evitare che il suo destino non coincida col nostro, quello di tutti.
Sotto la coltre di cenere delle emergenze delle nostre vite quotidiane, qualcuno alimenta il fuoco delle scorciatoie, dei personalismi, delle clientele.
Perchè lo facciamo?
Perché l'ingiustizia
- commentano ancora dal movimento civico di sinistra -., la mancanza di trasparenza, i trattamenti di favore sono fiumi carsici che fanno sprofondare i piedi di tanti. E quando meno te lo aspetti.
Perché noi non faremo così: per noi se ci sarà un bene pubblico da affidare a un privato, faremo un bando trasparente e ben congegnato, senza zone buie»,
la conclusione del gruppo che ha in Giuseppe Volpe il suo rappresentante in Consiglio comunale.




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