“Esibizione” di Blanco sul palco dell’Ariston, il disappunto di Coldiretti

«Non mi sentivo in cuffia ma ho cercato comunque di divertirmi»

Sono state queste le giustificazioni del cantante Blanco, pseudonimo di Riccardo Fabbriconi, dopo la discussa, per usare un eufemismo, esibizione di martedì 7 febbraio sul palco del Teatro Ariston di Sanremo.

Purtroppo per lui che il tentativo di trasgressione dell'artista nella città dei fiori ed in mondovisione, si sia tradotto nello sprezzante gesto di distruggere tutti gli arredi floreali presenti sul palco. Urtando la sensibilità del pubblico presente (sonori fischi) nell'imbarazzo generale.

Nella giornata di ieri, 8 febbraio, tra i vari commenti e reazioni nei tv talk e sui giornali, non è mancata la manifestazione di disappunto di Coldiretti, che in una nota ha sottolineato il valore dei fiori in quanto messaggio di pace, amore e bellezza. I giovani florovivaisti della Coldiretti hanno quindi invitato il cantante a visitare una serra per rendersi conto di persona di quanto lavoro ci sia dietro.

Nel comunicato di Coldiretti si legge anche: «un mazzo di fiori al cantante Blanco a Sanremo, con la preghiera di non calpestarli in quanto simbolo del lavoro quotidiano di oltre 27.000 imprese e 200.000 occupanti è l'iniziativa dei florovivaisti che ha fatto recapitare un omaggio floreale al cantante».

In tale direzione anche la presa di posizione del terlizzese Tiziano Scagliola, segretario di Coldiretti, che ci ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: «sarebbe auspicabile un gesto dell'artista Blanco che lo porti ad essere il testimonial di un settore che a Terlizzi è storia e cultura».

Nelle scorse ore si era registrato anche l'invito del Sindaco di Terlizzi, la "Sanremo del Sud", rivolto al cantante, a venire a visitare le serre del territorio, in segno di riconciliazione tra due forme artistiche.

Durante la conferenza stampa di Amadeus, tenuta all'Ariston nella giornata di ieri, 8 febbraio, erano tuttavia giunte le scuse al pubblico italiano del cantante.