
Politica
Crollo albero, PD Terlizzi attacca Fratelli d'Italia: «Chiedessero scusa»
Il circolo dem fa chiarezza sul progetto PINQUA
Terlizzi - lunedì 19 maggio 2025
11.52
Continua il botta e riposta tra le sezioni terlizzesi del Partito Democratico e di Fratelli d'Italia circa la caduta dell'imponente albero Melia in viale Roma. Il circolo dem spiega la sua visione, al fine di dissipare i dubbi su chi dovrebbero ricadere le responsabilità di quanto avvenuto.
Il partito di centrosinistra, peraltro, esige delle scuse pubbliche dal gruppo FDI per le inesattezze diffuse che mirano a creare confusione.
Di seguito la nota completa del PD di Terlizzi.
«Il Partito Fratelli D'Italia ha una predilezione a fare danni. Ha fatto danni quando era maggioranza e fa danni oggi che è opposizione.
Nel maggio 2024 l'amministrazione comunale di Terlizzi, la nostra amministrazione, ha subito un vero e proprio linciaggio mediatico a seguito della semplice esecuzione di un progetto.
Solo per memoria. Il progetto di riqualificazione del verde cittadino passava da un finanziamento apposito, denominato "PINQUA", che imponeva prescrizioni precise. L'impresa vincitrice della gara, quindi, da progetto deve rispettare le linee guida per la realizzazione delle opere. Questo fissa inequivocabilmente ogni responsabilità. Le opere pubbliche funzionano così.
Forse, però, "loro", i Fratelli d'Italia, agiscono in modo "domestico", coniando slogan davvero singolari. Dissero che si stava perpetrando una "mattanza ingiustificata" di alberi, accanto ad ogni sorta di insulto! Ebbero l'ardire di sostenere che quegli alberi "non presentavano difetti morfologici o strutturali"! Pur di sedare ogni sorta di polemica, si cercò di mediare con l'impresa, avvalendosi anche di competenze del territorio. Solo per sensibilità politica.
Oggi, invece, la verità è emersa con forza e senza repliche.
Il partito di Fratelli d'Italia, insieme ai suoi consiglieri di opposizione, deve chiedere scusa. Scusa all'intera città, per aver utilizzato la circostanza di quel progetto solo per fini propagandistici e senza il benché minimo sforzo di capire il progetto in essere. Deve chiedere scusa per l'inganno e le accuse sconsiderate e populiste. Deve chiedere scusa al sindaco, agli assessori di riferimento del progetto (lavori pubblici e verde pubblico) e all'intera amministrazione comunale. È il caso di dire, come già abbiamo detto in passato, le bugie corrono, ma le verità seguono».
Il partito di centrosinistra, peraltro, esige delle scuse pubbliche dal gruppo FDI per le inesattezze diffuse che mirano a creare confusione.
Di seguito la nota completa del PD di Terlizzi.
«Il Partito Fratelli D'Italia ha una predilezione a fare danni. Ha fatto danni quando era maggioranza e fa danni oggi che è opposizione.
Nel maggio 2024 l'amministrazione comunale di Terlizzi, la nostra amministrazione, ha subito un vero e proprio linciaggio mediatico a seguito della semplice esecuzione di un progetto.
Solo per memoria. Il progetto di riqualificazione del verde cittadino passava da un finanziamento apposito, denominato "PINQUA", che imponeva prescrizioni precise. L'impresa vincitrice della gara, quindi, da progetto deve rispettare le linee guida per la realizzazione delle opere. Questo fissa inequivocabilmente ogni responsabilità. Le opere pubbliche funzionano così.
Forse, però, "loro", i Fratelli d'Italia, agiscono in modo "domestico", coniando slogan davvero singolari. Dissero che si stava perpetrando una "mattanza ingiustificata" di alberi, accanto ad ogni sorta di insulto! Ebbero l'ardire di sostenere che quegli alberi "non presentavano difetti morfologici o strutturali"! Pur di sedare ogni sorta di polemica, si cercò di mediare con l'impresa, avvalendosi anche di competenze del territorio. Solo per sensibilità politica.
Oggi, invece, la verità è emersa con forza e senza repliche.
Il partito di Fratelli d'Italia, insieme ai suoi consiglieri di opposizione, deve chiedere scusa. Scusa all'intera città, per aver utilizzato la circostanza di quel progetto solo per fini propagandistici e senza il benché minimo sforzo di capire il progetto in essere. Deve chiedere scusa per l'inganno e le accuse sconsiderate e populiste. Deve chiedere scusa al sindaco, agli assessori di riferimento del progetto (lavori pubblici e verde pubblico) e all'intera amministrazione comunale. È il caso di dire, come già abbiamo detto in passato, le bugie corrono, ma le verità seguono».