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Confesercenti: "l'amministrazione invita a chiude le attività commerciali del centro storico"

L'associazione di categoria invita l'amministrazione all'adozione di un piano urbano del traffico

La videosorveglianza della zona a traffico limitato è attiva da quasi un mese senza rilevanti variazioni rispetto al regime precedente, salvo per l'introduzione del divieto di sosta e per aver reso la vita difficile ai "furbetti". Gli orario, infatti, rimangono gli stessi come anche le strade interessate. Ciononostante continuano a registrarsi dissensi da più parti, di seguito riportiamo la nota diffusa da confesercenti.

"Invece di trovarci a discutere su un Piano del Traffico Urbano che darebbe un intero assetto alla viabilità e alla geografia della Città, come sarebbe stato auspicabile, Confesercenti si ritrova ancora una volta a misurarsi con idee scellerate di questa amministrazione, che invita a chiudere le attività dei centri storici, ad isolare i cittadini residenti all'interno di essi, a sovracongestionare aree adiacenti. E' questa, purtroppo la drammatica conclusione, di folli provvedimenti generati da una politica incompetente e disattenta. - il pensiero dell'associazione di categoria - Disagi, lamentele, petizioni a iosa in questi giorni per un Provvedimento, quello della Z.T.L. poco gradito non solo dai residenti e dagli operatori commerciali dell'Area individuata , i quali sono I Più DANNEGGIATI dal provvedimento , ma anche da gran parte della città che deve fare i conti con i disagi del veicolari cittadino e districarsi tra viuzze e budelli per trovare parcheggi di fortuna, quando si trovano."
"Ma noi riteniamo che il peggio possa ancora venire! - continua la nota a firma di Biagio Berardi, probabilmente riferendosi alla proposta di rendere il centro zona pedonale avanzata dal partito democratico nei giorni scorsi - Penso che vi sia nella testa di qualche amministratore "innovatore" l'idea di chiudere definitivamente il Centro Storico al traffico veicolare, cosa che fin d'ora scongiuriamo, e che comunque ha rappresentato nel passato, il tentativo non riuscito di alcune Amministrazioni."
"La struttura della città che non consente un traffico veicolare alternativo; il congestionamento delle strade immediatamente adiacenti; inesistenza di aree adiacenti da adibire a parcheggi; la presenza di attività commerciali e di Pubblico esercizio frequentate da consumatori automuniti; operatori commerciali per i quali il mezzo di trasporto è parte integrante dell'attività di vendita. Se questi sono i sintetici elementi per una radiografia e analisi, bisogna cercare di conciliare i tempi ed i bisogni dei vari protagonisti della città, cercando di creare meno danni possibili!
Anzitutto va detto che la maglia della zona individuata è troppo estesa! C.so Vittorio Emanuele, con la presenza di un Centro Commerciale, costellato da altre piccole attività nelle zone adiacenti, va estrapolato dalla area individuata per dare respiro alle attività commerciali esistenti.; per quanto riguarda gli orari vanno utilizzati gli stessi che da sempre sono stati utilizzati con il sistema delle transenne. Le autovetture dei residenti ci deve essere il transito e la possibilità di fermata, non della sosta; per gli operatori commerciali per il quale il mezzo rappresenta supporto indispensabile per l'attività in quanto carico, la possibilità di sostare nel periodo delle operazioni di vendita.
L'Amministrazione pensa che l'introduzione di questi provvedimenti crea una maggiore vivibilità del Centro Storico? Falso! E' solo un illusione se non viene coadiuvato da altri interventi che suscitano interesse nella gente e che li invogliano a spostare la loro attenzione. Creare centri d'interesse" non solo per i giovani, che vengono assolte egregiamente dalle iniziative dei Pubblici esercizi esistenti, ma anche per la famiglia con i bambini, per gli utenti di tutte le età e tipologie. Studiare forme di detassazione come incentivi alle nuove attività. Pianificare all'interno dei Centro Storico il tipo di offerta commerciale da proporre e che sia di carattere assortito e complementare e non monosettoriale e magari concorrenziale.
Quindi un provvedimento non può essere avulso da un Idea complessiva del come si vuole trasformare un'area, una città. Sarebbe auspicabile pensare, ad esempio, anche ad un forte cambiamento urbanistico di Piazza IV Novembre e Piazza Cavour perché è cambiata la Storia di queste piazze.
Noi non siamo con chi deve protestare per forza; con chi non gli va mai bene niente! Sono battaglie populiste e di retroguardia che non ci appartengono!
Noi siamo per cercare le soluzioni che guardano al mutamento, all'innovazione, nell'ottica della crescita delle imprese, dei giovani e dell'intera comunità. Né tantomeno iniziative sporadiche (come possono essere gli addobbi natalizi in piazza) possono cambiare le sorti delle aree interessate o delle imprese. C'è bisogno di cominciare a tradurre in pratica idee che portano forti cambiamenti e che mettono in moto un processo di sviluppo economico a Terlizzi, spento."
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