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Eventi e cultura
Alla scoperta della sacrestia del santuario della Madonna del Rosario
Le immagini di mondo sacro fatto di storie e curiosità
Terlizzi - lunedì 5 ottobre 2015
Lo sapevate che l'attuale Chiesa della S. Vergine del Rosario venne costruita soltanto nella tarda metà dell'Ottocento per dare sistemazione stabile all'omonima Confraternita nata all'incirca tre secoli prima? La sagrestia del santuario custodisce tradizioni e storie che si riflettono nei quadri, nelle immagini sacre, nelle foto d'epoca. Accompagnati dal priore e dal vice priore della confraternita, Pasquale Albanese e Vincenzo di Palo, TerlizziViva ha fatto visita a questo vero e proprio scrigno sacro.
Iniziamo a fare un giro al piano interrato della Chiesa alla fine della messa serale celebrate in occasione della festa. Protagonisti della scena, ai lati della statua della Vergine, i due annualmente portati in processione per le vie della città. Il vice-priore ci conduce in sacrestia, mostrandoci una teca di vetro che custodisce il primo storico stendardo della Confraternita accanto al cosiddetto bastone del priore. Poco vicino all'ingresso una parete su cui poggia una struttura in legno restaurato quest'anno: ci spiegano che ogni singola stecca di legno è mobile e riporta incisi il nome e il cognome dei singoli confratelli che dal 1500 ad oggi sono devoti alla Madonna del Rosario.
Il nostro tour continua tra attestati di partecipazione a processioni e cortei religiosi, tra santini d'epoca e lastre tridimensionali di metallo che riportano la figura della protettrice del paese con in braccio il suo bambino. La nostra attenzione viene attratta da un quadro con rappresentata la figura di un rosario che compone la forma di un cuore, con su scritto "Atto di gemellaggio": "le varie Confraternite della Madonna del Rosario della Regione spesso si riuniscono- ci racconta il priore, facendo l'esempio dell gemellaggio avvenuto ad Oria, nel brindisino, lo scorso anno- "Terlizzi è oggi gemellata con Bitonto, Latiano, Oria, Palagianello, Talsano e Gioia del Colle". Prima di lasciarci ci svelano una curiosità: "da quest'anno la nostra divisa ha una novità: sotto la mantellina di colore nero, per la prima volta portiamo in vita un rosario composto da un'ottantina di grani".
Foto di Roberta Rubini
Iniziamo a fare un giro al piano interrato della Chiesa alla fine della messa serale celebrate in occasione della festa. Protagonisti della scena, ai lati della statua della Vergine, i due annualmente portati in processione per le vie della città. Il vice-priore ci conduce in sacrestia, mostrandoci una teca di vetro che custodisce il primo storico stendardo della Confraternita accanto al cosiddetto bastone del priore. Poco vicino all'ingresso una parete su cui poggia una struttura in legno restaurato quest'anno: ci spiegano che ogni singola stecca di legno è mobile e riporta incisi il nome e il cognome dei singoli confratelli che dal 1500 ad oggi sono devoti alla Madonna del Rosario.
Il nostro tour continua tra attestati di partecipazione a processioni e cortei religiosi, tra santini d'epoca e lastre tridimensionali di metallo che riportano la figura della protettrice del paese con in braccio il suo bambino. La nostra attenzione viene attratta da un quadro con rappresentata la figura di un rosario che compone la forma di un cuore, con su scritto "Atto di gemellaggio": "le varie Confraternite della Madonna del Rosario della Regione spesso si riuniscono- ci racconta il priore, facendo l'esempio dell gemellaggio avvenuto ad Oria, nel brindisino, lo scorso anno- "Terlizzi è oggi gemellata con Bitonto, Latiano, Oria, Palagianello, Talsano e Gioia del Colle". Prima di lasciarci ci svelano una curiosità: "da quest'anno la nostra divisa ha una novità: sotto la mantellina di colore nero, per la prima volta portiamo in vita un rosario composto da un'ottantina di grani".
Foto di Roberta Rubini