
Attualità
Albero collassato in viale Roma, la nota di Legambiente Terlizzi
Si chiede di accertare responsabilità ed eventuali errori in un progetto di riqualificazione giudicato "carente"
Terlizzi - domenica 18 maggio 2025
Di seguito riportiamo la nota di Legambiente Terlizzi "Amici di Vito e Clara" inerente alla caduta dell'albero in viale Roma, avvenuta venerdì scorso, 16 maggio.
«L'imponente albero di Melia azedarach caduto ieri mattina e che fortunatamente non ha causato danni a persone, rientra all'interno di una delle sette aree oggetto di recupero ambientale del programma PINQuA, i cui lavori sono in corso di esecuzione e non ancora ultimati; le aree, pertanto, risultano attualmente sotto la custodia e la responsabilità dell'impresa esecutrice dei lavori.
In particolare l'albero ricade nella denominata Area D "Piazzetta Viale Roma".
La nostra associazione, come noto, circa un anno fa aveva sollevato perplessità in merito ai numerosi alberi che il progetto prevedeva di abbattere senza la base di alcuna relazione agronomica, ma solo di una relazione sullo stato vegetazionale redatta da tecnici non competenti in materia agronomica.
La perplessità e la preoccupazione nascevano anche dal numero di nuove piantumazioni inferiore al numero di alberi da abbattere e dalle numerose incongruenze progettuali che avevamo rilevato e che non rendevano chiaro il destino di molti alberi.
La Melia caduta rientra tra questi: per tale albero, infatti, nel corpo della relazione si dice che è da abbattere per difetti strutturali, mentre graficamente è riportato come albero il cui destino è da valutare.
E' opportuno sottolineare come la nostra associazione, che si è da subito allarmata per la superficialità e le carenze del progetto, non ha chiesto di salvare indistintamente tutti gli alberi (e tra l'altro la decisione finale e la responsabilità sul destino degli stessi ricade sugli uffici competenti) ma che l'eventuale abbattimento degli alberi venisse valutato e dichiarato da tecnici competenti in materia agronomica o forestale.
A novembre 2024 avevamo chiesto ufficialmente di conoscere le risultanze della seduta della Seconda Commissione Consiliare del 20 novembre 2024, avente ad oggetto proprio il progetto di recupero ambientale, e un confronto con la nostra associazione prima di ogni decisione in merito alla attuazione del progetto. Tali richieste sono rimaste inascoltate.
Ci chiediamo, quindi, e lo chiediamo alla amministrazione comunale e agli uffici competenti, se gli approfondimenti agronomici che avevamo chiesto sugli alberi ricadenti nelle aree incluse nel PINQuA, e che la legge prescrive, siano stati condotti e, in caso affermativo, quali siano gli esiti per la Melia caduta e per tutti gli altri alberi.
Chiediamo, poi, di accertare e verificare se l'esecuzione dei lavori di pavimentazione abbia contribuito a creare le condizioni di instabilità che hanno portato alla caduta dell'albero, visto che i lavori di demolizione della vecchia pavimentazione sono stati eseguiti a ridosso dell'albero, come si evince dalla foto inserita nella Relazione progettuale.
Rileviamo, infine, come le sostituzioni delle alberature che si stanno praticando nell'ambito del progetto, non rispettano i requisiti minimi previsti dal "Regolamento comunale per la fruizione e la tutela del verde urbano pubblico e privato". Tale regolamento prevede che i nuovi alberi debbano avere una circonferenza minima di 16-18 cm e quindi un diametro minimo di 5-6 cm; i nuovi alberi già piantumati hanno decisamente diametro minore.
Chiediamo, pertanto, che si applichino le disposizioni del Regolamento, fortemente voluto dalla nostra associazione e che non resti un documento ignorato o dimenticato».
Legambiente Terlizzi
«L'imponente albero di Melia azedarach caduto ieri mattina e che fortunatamente non ha causato danni a persone, rientra all'interno di una delle sette aree oggetto di recupero ambientale del programma PINQuA, i cui lavori sono in corso di esecuzione e non ancora ultimati; le aree, pertanto, risultano attualmente sotto la custodia e la responsabilità dell'impresa esecutrice dei lavori.
In particolare l'albero ricade nella denominata Area D "Piazzetta Viale Roma".
La nostra associazione, come noto, circa un anno fa aveva sollevato perplessità in merito ai numerosi alberi che il progetto prevedeva di abbattere senza la base di alcuna relazione agronomica, ma solo di una relazione sullo stato vegetazionale redatta da tecnici non competenti in materia agronomica.
La perplessità e la preoccupazione nascevano anche dal numero di nuove piantumazioni inferiore al numero di alberi da abbattere e dalle numerose incongruenze progettuali che avevamo rilevato e che non rendevano chiaro il destino di molti alberi.
La Melia caduta rientra tra questi: per tale albero, infatti, nel corpo della relazione si dice che è da abbattere per difetti strutturali, mentre graficamente è riportato come albero il cui destino è da valutare.
E' opportuno sottolineare come la nostra associazione, che si è da subito allarmata per la superficialità e le carenze del progetto, non ha chiesto di salvare indistintamente tutti gli alberi (e tra l'altro la decisione finale e la responsabilità sul destino degli stessi ricade sugli uffici competenti) ma che l'eventuale abbattimento degli alberi venisse valutato e dichiarato da tecnici competenti in materia agronomica o forestale.
A novembre 2024 avevamo chiesto ufficialmente di conoscere le risultanze della seduta della Seconda Commissione Consiliare del 20 novembre 2024, avente ad oggetto proprio il progetto di recupero ambientale, e un confronto con la nostra associazione prima di ogni decisione in merito alla attuazione del progetto. Tali richieste sono rimaste inascoltate.
Ci chiediamo, quindi, e lo chiediamo alla amministrazione comunale e agli uffici competenti, se gli approfondimenti agronomici che avevamo chiesto sugli alberi ricadenti nelle aree incluse nel PINQuA, e che la legge prescrive, siano stati condotti e, in caso affermativo, quali siano gli esiti per la Melia caduta e per tutti gli altri alberi.
Chiediamo, poi, di accertare e verificare se l'esecuzione dei lavori di pavimentazione abbia contribuito a creare le condizioni di instabilità che hanno portato alla caduta dell'albero, visto che i lavori di demolizione della vecchia pavimentazione sono stati eseguiti a ridosso dell'albero, come si evince dalla foto inserita nella Relazione progettuale.
Rileviamo, infine, come le sostituzioni delle alberature che si stanno praticando nell'ambito del progetto, non rispettano i requisiti minimi previsti dal "Regolamento comunale per la fruizione e la tutela del verde urbano pubblico e privato". Tale regolamento prevede che i nuovi alberi debbano avere una circonferenza minima di 16-18 cm e quindi un diametro minimo di 5-6 cm; i nuovi alberi già piantumati hanno decisamente diametro minore.
Chiediamo, pertanto, che si applichino le disposizioni del Regolamento, fortemente voluto dalla nostra associazione e che non resti un documento ignorato o dimenticato».
Legambiente Terlizzi