
Religioni
2 novembre, Terlizzi non dimentica il suo passato e chi ha costruito il suo presente
Ieri celebrazione eucaristica nel cimitero comunale. Poi l'omaggio del sindaco a don Pietro Pappagallo ed a Michele de Napoli
Terlizzi - lunedì 3 novembre 2025
La grande comunità cattolica terlizzese ha omaggiato ieri, 2 novembre, tutti i defunti. Monsignor Domenico Cornacchia, vescovo della diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, ha presieduto al mattino la santa messa, alla presenza del clero cittadino e delle autorità civili e militari.
Il prelato ha più volte ricordato l'importanza del ricordo dei cari defunti, ribadendo un concetto centrale nella dottrina cattolica: la morte è solo un momento di passaggio per chi crede in Dio ed è inizio di una nuova e più completa esistenza nel Regno dei Cieli. Troppo spesso, anche i credenti, dimenticano l'amore di Dio, che non lascia indietro nessuno, che non esclude e che ci segue nel nostro percorso terreno. Fino al trapasso, al passaggio, che non può mai essere per un cattolico la fine di tutto. Semmai, si tratta del principio.
Presente alla celebrazione eucaristica religiosa anche il sindaco di Terlizzi, Michelangelo De Chirico, che ha quindi inteso rendere omaggio agli illustri terlizzesi che hanno costruito quella comunità che oggi è la città dei fiori, soffermandosi in preghiera sulle tombe di don Pietro Pappagallo, martire delle Fosse Ardeatine, e di Michele De Napoli.
«In realtà - ha quindi commentato il primo cittadino - commemoriamo i nostri cari defunti tutti i giorni perché da loro riceviamo forza, ispirazione e consolazione per affrontare la vita terrena. Nello stesso tempo, è importante anche onorare gli uomini illustri, tanti, perché sono esempio di valori fondamentali per la nostra Comunità», è stata la sottolineatura conclusiva.
Terlizzi non dimentica, non abbandona all'oblio nessuno, uomini e donne illustri, uomini e donne "comuni". E si nutre ancora delle radici profonde cristiane, che resistono alla secolarizzazione imperante e all'omologazione del sentire di ciascuno.
Il prelato ha più volte ricordato l'importanza del ricordo dei cari defunti, ribadendo un concetto centrale nella dottrina cattolica: la morte è solo un momento di passaggio per chi crede in Dio ed è inizio di una nuova e più completa esistenza nel Regno dei Cieli. Troppo spesso, anche i credenti, dimenticano l'amore di Dio, che non lascia indietro nessuno, che non esclude e che ci segue nel nostro percorso terreno. Fino al trapasso, al passaggio, che non può mai essere per un cattolico la fine di tutto. Semmai, si tratta del principio.
Presente alla celebrazione eucaristica religiosa anche il sindaco di Terlizzi, Michelangelo De Chirico, che ha quindi inteso rendere omaggio agli illustri terlizzesi che hanno costruito quella comunità che oggi è la città dei fiori, soffermandosi in preghiera sulle tombe di don Pietro Pappagallo, martire delle Fosse Ardeatine, e di Michele De Napoli.
«In realtà - ha quindi commentato il primo cittadino - commemoriamo i nostri cari defunti tutti i giorni perché da loro riceviamo forza, ispirazione e consolazione per affrontare la vita terrena. Nello stesso tempo, è importante anche onorare gli uomini illustri, tanti, perché sono esempio di valori fondamentali per la nostra Comunità», è stata la sottolineatura conclusiva.
Terlizzi non dimentica, non abbandona all'oblio nessuno, uomini e donne illustri, uomini e donne "comuni". E si nutre ancora delle radici profonde cristiane, che resistono alla secolarizzazione imperante e all'omologazione del sentire di ciascuno.



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