
Arte
Gli studi di nudo di Michele de Napoli in mostra alla Pinacoteca De Napoli
sabato 29 novembre 2014 fino a domenica 28 dicembre
da martedì a sabato, ore 10-13; venerdì e sabato, ore 16-19.
Terlizzi, corso Dante, 9
080.3542836 www.pinacotecadenapoli.com
La mostra intende affrontare il tema dell'attività formativa di Michele de Napoli all'interno della Accademia di Belle Arti di Napoli, già Reale Istututo di Belle Arti, che frequentò tra la fine degli anni Venti e i primi anni Trenta dell'Ottocento.
La Reale Accademia del Disegno, fondata da Carlo III di Borbone nel 1752, nacque con l'intento di formare i giovani artisti. Era una delle più antiche accademie europee ed ha visto il passaggio di numerosi artisti, divenendo così punto di riferimento della pittura meridionale dell'Ottocento. Fino a qualche decennio fa, era l'unica Accademia dell'Italia Meridionale peninsulare.
Fu trasferita nel 1864, prima al Regio Palazzo degli Studi, e poi alla sua sede attuale in Via Santa Maria di Costantinopoli. Successivamente, a causa dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, l'Accademia chiuse i battenti fino al 1942. Negli anni Ottanta del Novecento, fu riorganizzata con lo scopo di renderla protagonista della vita culturale della città e dell'Italia meridionale.
L'Accademia era divisa in due ordini: uno studio di grado inferiore, che comprendeva l'insegnamento del disegno elementare, geometrico e prospettico; l'altro di grado superiore, costituito dalle tre scuole maggiori: Accademia del Disegno, Accademia del Nudo (1754) e Accademia dell'Architettura.
Nella prima metà dell'Ottocento si sentì l'esigenza di apportare dei cambiamenti in tutte le istituzioni ad essa legate, introducendo nuovi docenti e nuovi artisti.
I giovani artisti, che si formavano presso l'Accademia, avevano diversi modi per realizzare il soggetto: ritrarlo dalla statuaria greco-romana, dal modello vivente o riproducendo i soggetti presenti nelle opere del Museo borbonico.
Di questa fase formativa sono testimonianza i moltissimi studi di nudo realizzati da Michele de Napoli ed esposti in occasione di questa mostra.
"La produzione artistica di tipo 'scolastico' – afferma Marina Cagnetta, Assessore alla Cultura del Comune di Terlizzi - è stata spesso ritenuta di scarso interesse negli studi dedicati all'attività dei maggiori artisti dell'Ottocento italiano, schiacciata da una considerazione negativa di 'accademismo' in contrasto con le più moderne istanze estetiche promosse da movimenti antiaccademici che videro, dalla metà del secolo in avanti, condannare gli artisti legati alla tradizione classicista, come de Napoli, ad un progressivo oblio. E invece proprio questa rassegna di disegni, di altissima fattura qualitativa, permette di apprezzare le opere esposte in mostra come capolavori frutto di quella pratica disegnativa che fece di un artista come de Napoli un maestro di quella 'pittura istorica', come ebbe a definirsi egli stesso, la quale tanto caratterizzò la pittura italiana fino agli anni Sessanta dell'Ottocento".
La Reale Accademia del Disegno, fondata da Carlo III di Borbone nel 1752, nacque con l'intento di formare i giovani artisti. Era una delle più antiche accademie europee ed ha visto il passaggio di numerosi artisti, divenendo così punto di riferimento della pittura meridionale dell'Ottocento. Fino a qualche decennio fa, era l'unica Accademia dell'Italia Meridionale peninsulare.
Fu trasferita nel 1864, prima al Regio Palazzo degli Studi, e poi alla sua sede attuale in Via Santa Maria di Costantinopoli. Successivamente, a causa dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, l'Accademia chiuse i battenti fino al 1942. Negli anni Ottanta del Novecento, fu riorganizzata con lo scopo di renderla protagonista della vita culturale della città e dell'Italia meridionale.
L'Accademia era divisa in due ordini: uno studio di grado inferiore, che comprendeva l'insegnamento del disegno elementare, geometrico e prospettico; l'altro di grado superiore, costituito dalle tre scuole maggiori: Accademia del Disegno, Accademia del Nudo (1754) e Accademia dell'Architettura.
Nella prima metà dell'Ottocento si sentì l'esigenza di apportare dei cambiamenti in tutte le istituzioni ad essa legate, introducendo nuovi docenti e nuovi artisti.
I giovani artisti, che si formavano presso l'Accademia, avevano diversi modi per realizzare il soggetto: ritrarlo dalla statuaria greco-romana, dal modello vivente o riproducendo i soggetti presenti nelle opere del Museo borbonico.
Di questa fase formativa sono testimonianza i moltissimi studi di nudo realizzati da Michele de Napoli ed esposti in occasione di questa mostra.
"La produzione artistica di tipo 'scolastico' – afferma Marina Cagnetta, Assessore alla Cultura del Comune di Terlizzi - è stata spesso ritenuta di scarso interesse negli studi dedicati all'attività dei maggiori artisti dell'Ottocento italiano, schiacciata da una considerazione negativa di 'accademismo' in contrasto con le più moderne istanze estetiche promosse da movimenti antiaccademici che videro, dalla metà del secolo in avanti, condannare gli artisti legati alla tradizione classicista, come de Napoli, ad un progressivo oblio. E invece proprio questa rassegna di disegni, di altissima fattura qualitativa, permette di apprezzare le opere esposte in mostra come capolavori frutto di quella pratica disegnativa che fece di un artista come de Napoli un maestro di quella 'pittura istorica', come ebbe a definirsi egli stesso, la quale tanto caratterizzò la pittura italiana fino agli anni Sessanta dell'Ottocento".