In scena lo spettacolo “Tutti quanti vogliono fare il jazz”
Appuntamento per il 5 gennaio nell'auditorium della scuola Pappagallo
mercoledì 2 gennaio 2019
11.10
"Tutti quanti vogliono fare il jazz" è il titolo scelto per esplicitare i contenuti di uno progetto/spettacolo la cui finalità è quella di avvicinare alle sonorità jazz i bambini, attraverso l'esecuzione delle colonne sonore del grande cinema d'animazione. Brani tratti dalle pellicole cult del genere cartoon movie come every body wants to be a cat, crudelia de mon, spiderman, alice in wonderland e altri ancora, saranno riproposti con inediti arrangiamenti da un ensamble di affermati musicisti pugliesi. Il concerto avrà luogo presso l'Auditorium del 1° Circolo Didattico Elementare Don P.Pappagallo, in data 5 Gennaio 2019, alle ore 19.00. Trattandosi di un evento culturale collocato nel giorno della Vigilia della Epifania e destinato ai più piccoli e alle loro famiglie, i bimbi presenti in sala saranno omaggiati dalle mascotte Disney MINNIE e TOPOLINO con piccoli doni e gadget.
Vito Liturri, Marco Boccia, Francesco Lomangino e Gianlivio Liberti insieme ad Emma Ceglie (voce solista della formazione nonchè ideatrice e coordinatrice dell'evento) saranno per l'occasione: "the jazz cartoon band", nome scelto proprio in riferimento alla performance messa in scena. Introdurrà la serata il prof. Alceste ayroldi, saggista e critico musicale di fama nazionale, la cui partecipazione straordinaria sarà funzionale a spiegare il forte legame che vi è tra il mondo dei cartoni animati e il jazz. Infatti le rocambolesche ed emozionanti peripezie dei protagonisti di film come per esempio gli Aristogatti, la carica dei 101, spiderman, sono animate da musiche considerate capolavori del jazz. Pagine indimenticabili composte da autori monumentali come duke ellington, miles davis, george burns, veri mostri sacri del genere in questione. Il prof. Ayroldi, quindi, sarà la voce narrante della serata.
Attraverso un linguaggio di facile fruizione e con l'ausilio di immagini tratte dai celebri film proiettate a supporto, il critico musicale commenterà le celebri partiture e condurrà il pubblico presente nel fantasmagorico universo del jazz di cui effettivamente i cartoni animati sono zeppi. Un evento destinato alle famiglie e in modo speciale ai più piccoli, che unisce la magia del jazz al divertimento dei capolavori del cinema animato. Dunque, uno progetto dall'indubbio valore pedagogico per i contenuti sociali, culturali, educativi naturalmente espressi nella cifra stilistica del jazz .
Non a caso la federazione nazionale il jazz italiano ha promosso il 1° convegno nazionale "il jazz va a scuola" che si terrà a bologna il 17 novembre prossimo. Paolo fresu, musicista e presidente della federazione dichiara quanto: «coscienti del bisogno di promuovere ed incentivare la presenza dei linguaggi improvvisativi nella scuola, la federazione organizza il 1°convegno nazionale "il jazz va a scuola" con l'intento di conoscere e mappare la ricca realtà nazionale. Una realtà in progresso che vuole parlare nuove lingue d'arte tese allo scambio e all'incontro come sempre è stato per il jazz: idioma dinamico ed elastico per antonomasia. Una musica nuova per una scuola migliore e una sinfonia di voci plurali per una migliore società del futuro. L'unico modo di implementare l'interesse per il jazz, ringiovanendone la platea, è di ripartire dall'infanzia: musiche, gioco e strumenti da far conoscere ai bambini dando loro la possibilità di suonarli». Pensate che alla domanda "cos'è il jazz?" rivolta da un bianco al trombettista louis armstrong, il genio di new orleans rispose: "amico, se lo devi chiedere, non lo saprai mai"…..I bambini - conclude fresu - sono grandissimi improvvisatori: veloci rapidi, intuitivi, totalizzanti, proprio come il jazz!
Vito Liturri, Marco Boccia, Francesco Lomangino e Gianlivio Liberti insieme ad Emma Ceglie (voce solista della formazione nonchè ideatrice e coordinatrice dell'evento) saranno per l'occasione: "the jazz cartoon band", nome scelto proprio in riferimento alla performance messa in scena. Introdurrà la serata il prof. Alceste ayroldi, saggista e critico musicale di fama nazionale, la cui partecipazione straordinaria sarà funzionale a spiegare il forte legame che vi è tra il mondo dei cartoni animati e il jazz. Infatti le rocambolesche ed emozionanti peripezie dei protagonisti di film come per esempio gli Aristogatti, la carica dei 101, spiderman, sono animate da musiche considerate capolavori del jazz. Pagine indimenticabili composte da autori monumentali come duke ellington, miles davis, george burns, veri mostri sacri del genere in questione. Il prof. Ayroldi, quindi, sarà la voce narrante della serata.
Attraverso un linguaggio di facile fruizione e con l'ausilio di immagini tratte dai celebri film proiettate a supporto, il critico musicale commenterà le celebri partiture e condurrà il pubblico presente nel fantasmagorico universo del jazz di cui effettivamente i cartoni animati sono zeppi. Un evento destinato alle famiglie e in modo speciale ai più piccoli, che unisce la magia del jazz al divertimento dei capolavori del cinema animato. Dunque, uno progetto dall'indubbio valore pedagogico per i contenuti sociali, culturali, educativi naturalmente espressi nella cifra stilistica del jazz .
Non a caso la federazione nazionale il jazz italiano ha promosso il 1° convegno nazionale "il jazz va a scuola" che si terrà a bologna il 17 novembre prossimo. Paolo fresu, musicista e presidente della federazione dichiara quanto: «coscienti del bisogno di promuovere ed incentivare la presenza dei linguaggi improvvisativi nella scuola, la federazione organizza il 1°convegno nazionale "il jazz va a scuola" con l'intento di conoscere e mappare la ricca realtà nazionale. Una realtà in progresso che vuole parlare nuove lingue d'arte tese allo scambio e all'incontro come sempre è stato per il jazz: idioma dinamico ed elastico per antonomasia. Una musica nuova per una scuola migliore e una sinfonia di voci plurali per una migliore società del futuro. L'unico modo di implementare l'interesse per il jazz, ringiovanendone la platea, è di ripartire dall'infanzia: musiche, gioco e strumenti da far conoscere ai bambini dando loro la possibilità di suonarli». Pensate che alla domanda "cos'è il jazz?" rivolta da un bianco al trombettista louis armstrong, il genio di new orleans rispose: "amico, se lo devi chiedere, non lo saprai mai"…..I bambini - conclude fresu - sono grandissimi improvvisatori: veloci rapidi, intuitivi, totalizzanti, proprio come il jazz!