TaRi su posteggio al Mercato dei Fiori di Terlizzi: il PD contesta le scelte amministrative

In una nota si attacca «l’iniqua applicazione della tariffa»

mercoledì 2 dicembre 2020 0.00
A cura di La redazione
«Dal tesoretto milionario di avanzo di Bilancio, tanto vantato dal sindaco, ci aspettavamo contributi e indennizzi alle imprese locali in crisi da emergenza Covid, come disposto in altri comuni. Invece a Natale sono pervenute ai florovivaisti gli avvisi di pagamento della Tassa Rifiuti (TaRi) per il posteggio al Mercato dei Fiori, e a partire dall'anno 2015 gli avvisi di accertamento con tutti gli interessi di mora, a rischio prescrizione».

È dura la posizione della Segreteria cittadina del Partito Democratico su quanto sta accadendo in questi giorni all'intero comparto. E i Dem cercano di interpretare il grido di dolore degli operatori di un settore vitale per l'economia cittadina: «Ci aspettavamo almeno una sospensione - rimarcano dal direttivo -, con interruzione dei termini prescrizionali, a salvaguardia delle casse comunali. Ma quello che si contesta - è la precisazione - è l'iniqua applicazione della tariffa come quella applicata ai commercianti, quando invece l'utilizzo dei box al mercato è di produttori agricoli e per sole due ore mattutine».

Non ci sono solo problemi di opportunità, dunque, secondo il Partito Democratico di Terlizzi, ma anche questioni legate strettamente alla giustizia sociale. Da qui la chiusa: «Insomma questa TaRi non solo è inopportuna in questo periodo emergenziale, ma è addirittura ingiusta per la tariffa applicata. Ci auguriamo almeno che il Comune si ravveda in autotutela riducendo a 1/4 le tariffe (= giornata piena ore 8 /2).
Attendiamo!».