Mercatone Uno, si dimettono i commissari straordinari

E stamattina c'è un presidio dei lavoratori davanti alla Regione Puglia

mercoledì 12 giugno 2019 11.32
Una nota dei commissari straordinari di Mercatone Uno, la cui vicenda interessa anche i punti vendita di Bari e Terlizzi e i suoi dipendenti, mette un ulteriore tassello nella vertenza, comunicando le proprie dimissioni dopo quattro anni.

«In data odierna (ieri ndr), i commissari di Mercatone Uno in amministrazione straordinaria hanno consegnato al Ministero dello Sviluppo Economico l'istanza per la proroga del programma di cessione - si legge nella nota - Si tratta di un passaggio indispensabile per la pubblicazione del nuovo bando di gara per la cessione dei complessi aziendali, e per l'accesso agli ammortizzatori straordinari previsti dalla legge. L'istanza segue la fondamentale decisione del Tribunale di Bologna dello scorso 6 giugno che, accogliendo un'istanza degli stessi commissari, permette la riattivazione dell'attività d'impresa. In questo modo è stata portata a compimento una ulteriore, significativa fase della procedura e se ne sta per aprire una nuova che dovrà condurre all'auspicabile individuazione di nuovi acquirenti».

«Pertanto - continua la nota -, i commissari straordinari, con il medesimo senso di responsabilità che ha contraddistinto gli oltre quattro anni in cui hanno ricoperto l'incarico, hanno ritenuto di presentare al Ministro dello Sviluppo Economico le proprie dimissioni per consentire a nuovi Commissari di gestire la prossima fase - sottolineano -. Si tratta di una decisione presa in piena collegialità e con spirito di servizio, nell'esclusivo interesse dell'azienda e dei suoi lavoratori, come ogni altro provvedimento assunto negli oltre quattro anni d'incarico, con la finalità di contribuire a ristabilire la necessaria serenità. In questa logica di virtuosa discontinuità, i commissari straordinari dimissionari confermano la piena disponibilità a collaborare con i commissari in corso di individuazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico per il necessario supporto nella fase di passaggio di consegne».