Marcello Gemmato: «Profondo dolore per la morte di Barbara Capovani»

Oggi, 26 aprile, è previsto un approfondimento tematico relativo alla salute mentale al Ministero

mercoledì 26 aprile 2023
A cura di Paolo Alberto Malerba
Una notizia che ha lasciato tutti sgomenti; il dolore e la costernazione della famiglia della dottoressa Barbara Capovani, psichiatra di Pisa deceduta dopo essere stata brutalmente aggredita da un ex paziente al termine del suo turno di lavoro, rappresenta un lutto che coinvolge ognuno di noi.

La donna vittima di un vile agguato venerdì 21 aprile ad opera del 35enne Gianluca Paul Seung, è poi deceduta due giorni dopo, nella tarda serata di domenica 23 aprile. Il fermato è noto alle forze dell'ordine per i suoi comportamenti violenti, poco tempo fa era stato arrestato per un'aggressione in tribunale a Lucca e poi rilasciato. È straziante pensare che una giovane donna, cinquantacinquenne, innamorata della vita e del suo lavoro sia morta proprio per "colpa" di quest'ultimo.

Nel merito della vicenda è entrato il terlizzese On. Marcello Gemmato, Sottosegretario di Stato alla Salute: «Non ci sono parole per commentare la morte di Barbara Capovani, perché non è possibile comprendere la violenza di cui è stata vittima la dottoressa, - ha dichiarato il parlamentare terlizzese - gli operatori sanitari e socio-sanitari sono l'espressione del nostro Servizio Sanitario Nazionale e la loro incolumità è una delle priorità di questo governo: ed è per questo che sono stati intensificati i controlli all'interno delle strutture sanitarie e ospedaliere e inasprite le pene, grazie al Decreto-legge 34.
Già da diversi mesi - ha continuato Gemmato - si sta portando avanti un approfondimento tematico relativo alla salute mentale e oggi 26 Aprile è prevista al Ministero della Salute, una nuova riunione per la riorganizzazione del tavolo sulla psichiatria. Sono vicino alla famiglia della dottoressa Capovani e non posso che ringraziarli per aver rispettato la sua volontà di donare gli organi», ha concluso Gemmato.

I colleghi della povera dottoressa, durante i sit-in previsti per i prossimi giorni, denunceranno anche i commenti irripetibili comparsi sui social contro gli psichiatri e più in generale gli operatori sanitari, in una continua delegittimazione del ruolo e del servizio svolto dal personale sanitario.