Legambiente Terlizzi dura sulla questione impianto a biogas

Guastamacchia dopo la quarta seduta della conferenza di servizi: «Dov'è la tutela dell'interesse pubblico?»

martedì 15 novembre 2022
A cura di La redazione
Continua a tenere banco a Terlizzi la questione del possibile insediamento di un impianto a digestione anaerobica nell'agro, impianto che dev'essere realizzato da Sorgenia Biopower. Sulla vicenda, sulla quarta seduta della conferenza di servizi, tenutasi lo scorso 11 novembre, è intervenuta anche Legambiente Terlizzi.
Di seguito pubblichiamo il testo integrale della missiva giuntaci in redazione.


«Venerdì 11 novembre si è tenuta la quarta seduta della conferenza di servizi "Sorgenia" che si sarebbe dovuta chiudere con l'autorizzazione o il diniego alla realizzazione dell'impianto a biomasse nell'agro di Terlizzi. L'aggiornamento all'11 novembre era stato concesso solo per dare la possibilità a Sorgenia di individuare un sito alternativo all'impianto, sito che "guarda caso" non è stato trovato.

Il sito era stato scelto già nel 2019, senza che fosse stata valutata alcuna alternativa; Sorgenia ha sempre sostenuto che fosse l'unico sito idoneo all'interno dell'area di filiera, vale a dire che in un'area estesa più di 15.000 km quadrati non esisterebbe altro sito dove ubicare l'impianto! Dopo due anni e mezzo in cui si discute di un progetto ben preciso, il giorno della seduta decisoria, alle 6.00 del mattino, con un colpo di coda, Sorgenia, con scelta unilaterale e senza che ciò fosse stato richiesto dagli Enti chiamati a dare il proprio parere, trasmette alla Regione una modifica progettuale che riduce da 5 a 4 i digestori, spacciandola per ottimizzazione impiantistica che ridurrebbe consumo di suolo ed emissioni.

La verità, invece, sarebbe legata alla probabile perdita della disponibilità di una parte del suolo. È il caso di sottolineare che la disponibilità dei suoli è requisito fondamentale perché un progetto del genere possa essere autorizzato, ragion per cui, persa la disponibilità di un suolo funzionale al progetto e variato il progetto, la conferenza dovrebbe necessariamente essere chiusa negativamente!

E invece no, nonostante ciò, nonostante le numerose anomalie del procedimento che abbiamo evidenziato anche nel corso dell'ultima seduta, nonostante i pareri contrari acquisiti, si persegue la strada, aggiornando la conferenza al 5 dicembre affinché tutti gli Enti prendano visione della modifica al progetto, apportata su iniziativa autonoma del proponente.

Ciò ha davvero dell'assurdo! Anomalo anche che si sia impedita la messa a verbale delle dichiarazioni rese nel corso della seduta dalla nostra associazione. Il motivo? Perché la discussione sul progetto era terminata la scorsa seduta. Però si consente a Sorgenia di modificare in extremis, irritualmente, il progetto, e si impedisce a Legambiente di esercitare un diritto sancito dalla Legge 241/90.

"Cosa sta succedendo? Si ha forse timore delle rimostranze di Legambiente? Dove è finita la dovuta considerazione, per legge e per trasparenza del procedimento, di chi è portatore di interessi diffusi? Dov'è la tutela dell'interesse pubblico? Dov'è il bilanciamento degli interessi in gioco previsto dalla legge? Continueremo a seguire da vicino la vicenda i cui contorni si fanno sempre meno chiari", chiosa Michelangelo Guastamacchia, presidente di Legambiente Terlizzi».