Inizio scuola, i messaggi del sindaco De Chirico e dell'assessora Zappatore

«Mettete curiosità nello zaino e coraggio nel cuore»

venerdì 12 settembre 2025 10.55
Di seguito riportiamo l'augurio istituzionale per l'inizio dell'anno scolastico del sindaco Michelangelo De Chirico e dell'assessora Daniela Zappatore.

Il messaggio del sindaco Michelangelo De Chirico

«Bambini e bambine, ha inizio un viaggio fatto di parole, numeri e sogni da inseguire. Scrivete la vostra storia con entusiasmo e non abbiate paura di sbagliare.
Mettete curiosità nello zaino e coraggio nel cuore: il mondo ha bisogno delle vostre idee e della vostra fantasia.
Buon anno scolastico a tutti, grandi e piccoli, genitori compresi».

Il messaggio di Daniela Zappatore, assessora alla Pubblica Istruzione

«Buon anno scolastico a chi ha iniziato e a chi lo farà a breve.
Agli studenti, con i loro zaini carichi di libri ma anche di sogni, paure, desideri.
Ai docenti, che ogni giorno provano a lasciare un segno che vada oltre il programma.
A tutto il personale scolastico, che rende possibile il funzionamento di una piccola comunità che cresce insieme.
A tutti i genitori che accompagnano i figli con amore, restando un passo indietro per lasciarli camminare da soli, presenti senza ingombrare, forti senza invadere, vicini anche nel silenzio.
Ai dipendenti e funzionari degli uffici comunali che con dedizione accompagnano i processi educativi e i servizi scolastici.
Non sarà sempre facile. Ci saranno mattine storte, giornate faticose, sfide da affrontare. Ogni giorno, però, sarà anche un'occasione per imparare qualcosa di nuovo su un argomento, su sé stessi, sugli altri.
Che sia un anno non solo di verifiche e voti, ma di scelte coraggiose, di occhi che si aprono sul mondo, di domande scomode e di pensieri liberi.
Che si abbia il coraggio di imparare a scegliere da che parte stare, di usare lo spirito critico, di non accontentarci delle risposte facili.
Crescere significa anche questo: non solo accumulare nozioni, ma imparare a pensare.
"La scuola non serve a fare imparare delle cose, ma a imparare a pensarle"».