Grassi su lavori via Mariotto: «Proviamo ad interessarci per accelerare i tempi»

Il Consigliere comunale del PD non lesina stoccate all'Amministrazione comunale terlizzese

lunedì 12 ottobre 2020
A cura di Gianluca Battista
Michele Grassi ne è certo: c'è bisogno di accelerare i tempi dei lavori su via Mariotto.

Il Consigliere comunale del Partito Democratico, con un post apparso su Facebook, ha cercato come suo solito di fare il punto della situazione, ricordando come il finanziamento di 1 milione di euro sia frutto di un finanziamento regionale e che «il Commissario delle Acque sta realizzando le opere (importantissime) di mitigazione delle acque piovane che scendono dalla Murgia». Inoltre dovrà anche essere messo in piedi un ponticello per consentire il passaggio degli automezzi.

Ma Grassi va oltre e rimarca un aspetto: «L'opera - scrive il Consigliere Dem - doveva essere avviata a febbraio, ma per una "dimenticanza" del Comune di Terlizzi è stata avviata soltanto a giugno scorso e doveva essere completata al massimo entro agosto (vista la dimenticanza di ordinare la chiusura della strada e di segnalare la viabilità alternativa). Poi, il termine lavori è stato protratto a Ssettembre, poi ad ottobre prossimo».

Grassi si chiede anche se questa proroga sia l'ultima e rammenta quale sia il disagio principale per l'utenza terlizzese: «La strada ormai interrotta da mesi non consente di raggiungere facilmente la Zona Industriale, l'Istituto Agrario e Professionale, il Mercato dei Fiori, il Municipio, l'isola ecologica, le aziende agricole, le frazioni di Mariotto e Palombaio.

Da ieri (sabato, ndr) - annuncia - sto provando a interessarmi per accelerare la fine dei lavori, dopo esserci interessati anni fa per ottenere il finanziamento (erano i tempi di Vendola Presidente, di Amati Assessore alle Opere Pubbliche e di Di Tria Sindaco)».

Insomma, secondo il Consigliere comunale del PD, se l'Amministrazione comunale ha mostrato lentezza, mettendo in essere procedure lacunose, qualcuno dovrà assumersi l'incarico di spingere sull'acceleratore e dovrà interessare le istituzioni regionali.