Boom Festa maggiore: i numeri dell'associazione

«Crediamo che il bagno di folla che quest'anno abbiamo rilevato durante la festa sia proprio il risultato del nostro lavoro multimediale»

martedì 4 settembre 2018 6.50
In cinque giorni oltre 185 mila persone social collegate con l'associazione Festa maggiore per seguire la festa più importante dell'anno. Dal 2 al 6 agosto la pagina dell'associazione (da confondersi, come molti fanno, con il Comitato Festa Patronale) ha raggiunto ben 185 mila persone, 112 mila hanno avuto interazione con i post pubblicati, 737 sono i like aggiunti alla pagina, 4917 le visite, 20 dirette e 8200 persone raggiunte ogni giorno. Segno che la festa della Madonna di Sovereto sta acquisendo sempre più visibilità e seguito in tutto il circondario. E se così è il merito va anche al lavoro svolto all'associazione che su questo punto tiene a dire la propria: «Crediamo che il bagno di folla che quest'anno abbiamo rilevato durante la festa sia proprio il risultato del nostro lavoro multimediale».

«L'Associazione - si legge in una nota - è costituita da gente che lavora dietro le quinte, da volti poco o per nulla noti al pubblico, accomunati da un amore sconfinato nei confronti di quella tradizione millenaria che costituisce il nucleo storico della Città di Terlizzi. Ci siamo cuciti questa che è ormai la nostra storia: è il nostro vissuto, con i suoi colori, i suoi profumi, i suoi suoni che ascoltiamo e tutta la meraviglia che abbiamo negli occhi ogni volta che guardiamo quella "macchina" che ondeggia prepotente tra le nostre case.

Qual'è il fine di questa Associazione costituitasi sulle fondamenta di un mero volontariato senza fini di lucro? «L'obiettivo è quello di non rassegnarsi alla ricerca esasperata della modernizzazione o all'adeguarsi alle mode del momento, solo perché si tratta di status symbol universalmente riconosciuti, a danno di quanto può risultare vetusto solo perché attinente alla Storia locale. Ormai le feste tradizionali, pur avendo sfidato i confini del tempo, giungendo fino a noi, hanno lasciato spazio ad eventi mondani esasperanti, tanto che gli eventi che concernono il Santo festeggiato, come le luminarie, i fuochi, la cassarmonica in piazza, si manifestano oggi trasfigurati e dequalificati, disordinati e senza criterio, in una condizione che spazia dal senso del dovere, perché si è costretti a farli, al loro uso improprio e strategicamente errato. Insomma, un quadro abbastanza compromesso, nonostante per molti, siano questi i criteri da seguire per tentare di riproporre il miracolo della festa vissuta "come era una volta».

«Ebbene, l'Associazione, pur evitando giudizi di ogni genere sui comitati che si sono succeduti negli ultimi 10 anni, ritiene che troppo poco si sia fatto per salvaguardare la tradizione sacra preferendole spesso luccicanti lustrini ed abbaglianti specchietti. Oggi l'Associazione Festa Maggiore si accorge di essere il canale per eccellenza di promozione della festa della quale, soprattutto gli emigrati, vivono una "mariana" emozione e chiedono una forte partecipazione malgrado la distanza».

«Si può e si deve fare. Noi lo facciamo con tutta la passione e con i mezzi per ora a nostra disposizione senza ricevere nulla in cambio, se non il "prezioso" indice di gradimento di così tanta gente dall'Italia e dall'estero».