Acquisto mastelli e sacchetti rifiuti, la critica di Barione sul silenzio dell'amministrazione

Il consigliere di Fratelli d'Italia annuncia nuovo sollecito formale agli uffici comunali

mercoledì 8 ottobre 2025
«Quanti mastelli e quanti sacchetti sono stati acquistati nel biennio 2023-2024? E quanti sono stati quelli effettivamente consegnati ai cittadini? Perché le cifre non quadrano?». A distanza di oltre otto mesi dalla prima richiesta formale di chiarimenti sulla distribuzione dei mastelli e dei sacchi per la raccolta differenziata (annualità 2023/2024) per ciascuna frazione di rifiuto, il consigliere comunale Francesco Barione denuncia la mancata risposta da parte sia dell'amministrazione comunale di Terlizzi sia della SANB SpA, società affidataria del servizio.

«Ho chiesto dati chiari e puntuali – spiega Barione – sul numero di mastelli acquistati, sul numero effettivo di consegne a domicilio, sui ritiri presso gli info point e sulle evidenti discrepanze tra i dati forniti. A oggi, nonostante due note protocollate e una copia consegnata a mano, non è arrivata alcuna risposta ufficiale. È un atteggiamento grave e irrispettoso nei confronti non solo del sottoscritto, ma dell'intero consiglio comunale e dei cittadini che pagano il servizio».

La richiesta, inviata al sindaco Michelangelo De Chirico, al Segretario Generale Carlo Casalino, e per conoscenza al Prefetto di Bari, mira a fare luce su divergenze numeriche tra le consegne a domicilio e i ritiri presso gli info point, nonché sulla trasparenza della rendicontazione da parte della SANB SpA.

«Parliamo di un servizio pubblico essenziale, finanziato con i soldi dei cittadini – aggiunge Barione – È dovere del comune garantire la massima trasparenza e riferire con precisione quante attrezzature sono state acquistate, distribuite e a chi. Il silenzio non è accettabile».

Il consigliere Barione ha annunciato l'invio di un nuovo sollecito formale agli uffici comunali, riservandosi – in caso di ulteriore mancata risposta – di investire della questione le autorità di controllo e vigilanza. «La trasparenza non è un favore, è un obbligo. Quando si gestiscono fondi pubblici e servizi che toccano la quotidianità dei cittadini, ogni dato deve essere accessibile e verificabile».