
Attualità
Ripartono i corsi di sartoria promossi dalla parrocchia S. Maria della Stella
"Un filo tira l’altro": la sartoria che cuce relazioni e speranza
Terlizzi - lunedì 13 ottobre 2025
Dopo il successo dello scorso anno, la parrocchia Santa Maria della Stella di Terlizzi, guidata da don Nino Prisciandaro, rinnova l'impegno ad offrire un'occasione di crescita personale e comunitaria, dimostrando come la pastorale possa essere davvero inclusiva e attenta ai bisogni concreti del territorio.
Il corso di sartoria si terrà nell'ambito del progetto "Parrocchie Crea(t)tive", un'iniziativa sostenuta dalla Caritas che unisce formazione, creatività e solidarietà.
Il progetto nasce dal desiderio di dare risposta a un bisogno reale della comunità: non solo quello di imparare un mestiere o affinare un'arte, ma anche di ritrovare spazi di incontro e relazione autentica. La sartoria, con il suo intreccio di fili, diventa metafora di un tessuto sociale da ricucire, di legami da riallacciare dopo periodi di solitudine e frammentazione.
I corsi, che prenderanno il via mercoledì 15 ottobre 2025, si svolgeranno sotto la direzione della referente Caritas parrocchiale Maria Sigrisi e del cav. Damiano Guastamacchia, sarto esperto e sopraffino, da anni punto di riferimento per competenza e passione artigianale.
L'équipe operativa si avvale inoltre della preziosa collaborazione delle sarte Tonia Cantú, che guiderà il corso avanzato, e di Francesca Bisceglia e Rosa De Lucia, responsabili dei corsi per principianti. In totale saranno coinvolti circa trenta corsisti, suddivisi in tre gruppi.
Il motto scelto, "Un filo tira l'altro", racchiude in sé il senso più profondo dell'iniziativa: un richiamo all'arte sartoriale, certo, ma anche al valore delle relazioni umane. Ogni incontro è un piccolo passo verso una comunità più unita, dove la manualità diventa linguaggio di prossimità e la creatività si traduce in solidarietà concreta.
In un tempo in cui è facile sentirsi slegati e distanti, la parrocchia propone un modo nuovo di fare pastorale: una pastorale che "cuce", che non si limita ad annunciare, ma accompagna, ascolta, include. E così, tra stoffe, forbici e fili colorati, prende forma una Chiesa che sa mettersi "a misura d'uomo", attenta alla dignità e ai talenti di ciascuno.
Da mercoledì 15 ottobre, le porte della sartoria si riapriranno per accogliere vecchi e nuovi allievi: persone diverse per età, storie e provenienze, ma unite dal desiderio comune di imparare e di costruire, insieme, qualcosa di bello.
Perché davvero, come insegna il progetto, un filo tira l'altro… e ogni filo può diventare legame.
Il corso di sartoria si terrà nell'ambito del progetto "Parrocchie Crea(t)tive", un'iniziativa sostenuta dalla Caritas che unisce formazione, creatività e solidarietà.
Il progetto nasce dal desiderio di dare risposta a un bisogno reale della comunità: non solo quello di imparare un mestiere o affinare un'arte, ma anche di ritrovare spazi di incontro e relazione autentica. La sartoria, con il suo intreccio di fili, diventa metafora di un tessuto sociale da ricucire, di legami da riallacciare dopo periodi di solitudine e frammentazione.
I corsi, che prenderanno il via mercoledì 15 ottobre 2025, si svolgeranno sotto la direzione della referente Caritas parrocchiale Maria Sigrisi e del cav. Damiano Guastamacchia, sarto esperto e sopraffino, da anni punto di riferimento per competenza e passione artigianale.
L'équipe operativa si avvale inoltre della preziosa collaborazione delle sarte Tonia Cantú, che guiderà il corso avanzato, e di Francesca Bisceglia e Rosa De Lucia, responsabili dei corsi per principianti. In totale saranno coinvolti circa trenta corsisti, suddivisi in tre gruppi.
Il motto scelto, "Un filo tira l'altro", racchiude in sé il senso più profondo dell'iniziativa: un richiamo all'arte sartoriale, certo, ma anche al valore delle relazioni umane. Ogni incontro è un piccolo passo verso una comunità più unita, dove la manualità diventa linguaggio di prossimità e la creatività si traduce in solidarietà concreta.
In un tempo in cui è facile sentirsi slegati e distanti, la parrocchia propone un modo nuovo di fare pastorale: una pastorale che "cuce", che non si limita ad annunciare, ma accompagna, ascolta, include. E così, tra stoffe, forbici e fili colorati, prende forma una Chiesa che sa mettersi "a misura d'uomo", attenta alla dignità e ai talenti di ciascuno.
Da mercoledì 15 ottobre, le porte della sartoria si riapriranno per accogliere vecchi e nuovi allievi: persone diverse per età, storie e provenienze, ma unite dal desiderio comune di imparare e di costruire, insieme, qualcosa di bello.
Perché davvero, come insegna il progetto, un filo tira l'altro… e ogni filo può diventare legame.