Disturbo quiete pubblica
Disturbo quiete pubblica
Vita di città

Musica in ville di campagna in affitto. Un residente scrive al sindaco di Terlizzi

Lettera aperta al primo cittadino per evidenziare il malcostume dilagante

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera di un cittadino stanco delle continue emissioni sonore derivante da case o ville affittate per eventi. Un malcostume a cui bisognerebbe porre rimedio, anche con costanti verifiche delle autorizzazioni da parte della Polizia Locale.
Questo il testo inviatoci da un lettore. Lo pubblichiamo con la precisa volontà di avviare un dibattito con l'amministrazione comunale, pronti ad ospitare risposte e ad accendere i riflettori su un fenomeno che pare in espansione.

«Nel corso degli anni, tanti - ma davvero tanti - come noi hanno scelto di investire i propri risparmi in case di campagna e scegliere Terlizzi come "seconda residenza".
Con il suo fascino agreste, con l'atmosfera magica del Borgo, Terlizzi è diventata un rifugio sicuro per molti di noi, mentre i suoi commercianti, artigiani e contadini sono diventati giorno per giorno nostri concreti punti di riferimento.
Questo ha unito città e "secondi cittadini" in un buon indotto economico oltre che in una bella storia di legami affettivi.

In questi ultimi mesi, Sindaco, si è andata sviluppando l'abitudine (talvolta borderline) di affittare ville e case di campagna per eventi, non occasionali ma quotidiani, con tanto di musica ad altissimo volume, animatori, DJ, karaoke, piscine, somministrazione di bevande e alcolici, avventori poco attenti allo stato dei luoghi.
Un fenomeno che impatta violentemente sulla serenità dell'agro, allontana la fauna, riempie di rifiuti le strade di campagna ma soprattutto danneggia il senso di comunità instaurato tra i residenti nel corso degli anni.

Queste feste - a volte con grande fantasia fiscale chiamate "di famiglia" - stanno minando il prezioso equilibrio economico e sociale costruito in decenni.

L'alto rumore e la musica assordante disturbano le famiglie, gli anziani, i bimbi più piccoli, gli studenti che hanno bisogno di concentrazione per lo studio, mentre il possibile escamotage fiscale sottrae risorse e penalizza le imprese del settore dell'intrattenimento soggette invece a leggi, tassazione ed ordinanze.

Certi che Lei - Sindaco - condivida l'importanza di preservare la pubblica serenità, chiediamo il Suo autorevole intervento affinché si possa giungere ad una soluzione che tuteli i diritti di tutti i cittadini e che permetta a Terlizzi di continuare ad essere quel luogo produttivo ma equilibrato che abbiamo scelto con tanto affetto.

Potrebbe essere utile esaminare delle politiche o delle regolamentazioni che possano garantire non solo il doveroso rispetto del sonno e della tranquillità nelle ore già individuate dalla legge, ma più in generale il rispetto reciproco tra chi vuole divertirsi, i corretti professionisti del settore e chi desidera "ascoltare la sua musica e non quella altrui".

Nel rispetto di tutti e non a vantaggio di pochi prevaricatori».


Pasquale Mancini
  • Musica alto volume
  • Disturbo quiete pubblica Terlizzi
© 2001-2024 TerlizziViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
TerlizziViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.