
Religioni
Madonna di Sovereto, Mons. Cornacchia: «Esercitiamoci nel camminare, insegnare, seminare»
L'appello del vescovo alla comunità terlizzese: «Sforziamoci di essere esempio di amorevole presenza e generatori di speranza»
Terlizzi - domenica 10 agosto 2025
12.39
Nel segno dell'altruismo verso i più fragili si è celebrato questa domenica mattina, 10 agosto, il pontificale in onore della Madonna di Sovereto. In una Concattedrale gremita di fedeli, si è rinnovata la devozione verso la Compatrona di Terlizzi mediante l'ascolto attento delle parole del vescovo Mons. Domenico Cornacchia che da buon pastore, come Gesù, si è rivolto con riflessioni oculate al suo «piccolo gregge».
Un pensiero sin da subito è stato riservato a tutti coloro che stanno patendo sofferenza e solitudine, alla ricerca di un barlume di luce che possa risollevarli dalle condizioni di angoscia. Non è nemmeno mancato un abbraccio simbolico alle famiglie dei tre ciclisti andriesi – Antonio Porro, Sandro Abruzzese e Vincenzo Mantovani – che hanno perso la vita in un brutale incidente stradale sulla SP 231 in territorio terlizzese lo scorso 3 agosto.
«Sforziamoci di essere esempio di amorevole presenza e generatori di speranza» è l'appello di Sua Eccellenza, affinché ogni giorno ciascuno di noi possa alimentare in un circuito virtuoso un «sentimento produttivo» tale da portare conforto al prossimo.
Laddove la Vergine Maria ha trovato il suo «tesoro nel Verbo che si è fatto carne», per la comunità cristiana il «tesoro» da scoprire quotidianamente e arricchire con azioni solidali consiste nel creare opportunità per vivere momenti di gioia, accogliendo con gaudio il Signore «che viene inatteso». Nella prassi giornaliera la ricchezza si ispira alla condivisione di momenti felici con affetti familiari che, ad esempio, vengono a trovarci da lontano. Sorprese gradite che contribuiscono a nutrire il benessere emotivo di ognuno.
In una realtà di insicurezze e crepe nelle menti e nei cuori delle persone, è possibile, però, sempre agire per il bene dell'altro, proferendo «parole concrete» che possano scaldare gli animi con calore ed entusiasmo. Una preghiera, dunque, è necessaria per «i disoccupati e coloro che anelano alla serenità».
Con l'appello di «vivere di fede e di speranza» il vescovo Cornacchia esorta a prepararsi e a tenersi pronti in ogni momento che potrebbe rivelarsi quello più idoneo, come se fosse l'ultimo, per aprirsi alla bontà e alla generosità più genuina. Tra le azioni da inserire nel proprio elenco per migliorarsi come individui rientrano di certo quelle di «camminare, insegnare, seminare». Occorre un esame di coscienza al riguardo e chiedersi «In cosa dobbiamo maggiormente esercitarci?».
Ancora una volta, dunque, la celebrazione eucaristica in omaggio della Vergine Nera è stato un invito a guardarsi dentro e a cambiare quei particolari della propria esistenza che possono contribuire a una crescita interiore.
Una nota di miglioramento per il Comitato Feste Patronali potrebbe essere quella di perfezionare il servizio di comunicazione e di informazione: qualche confusione si è creata non soltanto con l'emittente giusta da seguire – attesa la non sovrapponibilità tra quella indicata nel programma divulgato e l'altra che ha effettivamente fornito la diretta streaming – ma anche per la cura delle stesse riprese del pontificale che hanno difettato di una buona qualità dell'audio.
Un pensiero sin da subito è stato riservato a tutti coloro che stanno patendo sofferenza e solitudine, alla ricerca di un barlume di luce che possa risollevarli dalle condizioni di angoscia. Non è nemmeno mancato un abbraccio simbolico alle famiglie dei tre ciclisti andriesi – Antonio Porro, Sandro Abruzzese e Vincenzo Mantovani – che hanno perso la vita in un brutale incidente stradale sulla SP 231 in territorio terlizzese lo scorso 3 agosto.
«Sforziamoci di essere esempio di amorevole presenza e generatori di speranza» è l'appello di Sua Eccellenza, affinché ogni giorno ciascuno di noi possa alimentare in un circuito virtuoso un «sentimento produttivo» tale da portare conforto al prossimo.
Laddove la Vergine Maria ha trovato il suo «tesoro nel Verbo che si è fatto carne», per la comunità cristiana il «tesoro» da scoprire quotidianamente e arricchire con azioni solidali consiste nel creare opportunità per vivere momenti di gioia, accogliendo con gaudio il Signore «che viene inatteso». Nella prassi giornaliera la ricchezza si ispira alla condivisione di momenti felici con affetti familiari che, ad esempio, vengono a trovarci da lontano. Sorprese gradite che contribuiscono a nutrire il benessere emotivo di ognuno.
In una realtà di insicurezze e crepe nelle menti e nei cuori delle persone, è possibile, però, sempre agire per il bene dell'altro, proferendo «parole concrete» che possano scaldare gli animi con calore ed entusiasmo. Una preghiera, dunque, è necessaria per «i disoccupati e coloro che anelano alla serenità».
Con l'appello di «vivere di fede e di speranza» il vescovo Cornacchia esorta a prepararsi e a tenersi pronti in ogni momento che potrebbe rivelarsi quello più idoneo, come se fosse l'ultimo, per aprirsi alla bontà e alla generosità più genuina. Tra le azioni da inserire nel proprio elenco per migliorarsi come individui rientrano di certo quelle di «camminare, insegnare, seminare». Occorre un esame di coscienza al riguardo e chiedersi «In cosa dobbiamo maggiormente esercitarci?».
Ancora una volta, dunque, la celebrazione eucaristica in omaggio della Vergine Nera è stato un invito a guardarsi dentro e a cambiare quei particolari della propria esistenza che possono contribuire a una crescita interiore.
Una nota di miglioramento per il Comitato Feste Patronali potrebbe essere quella di perfezionare il servizio di comunicazione e di informazione: qualche confusione si è creata non soltanto con l'emittente giusta da seguire – attesa la non sovrapponibilità tra quella indicata nel programma divulgato e l'altra che ha effettivamente fornito la diretta streaming – ma anche per la cura delle stesse riprese del pontificale che hanno difettato di una buona qualità dell'audio.