
Politica
La Corrente prende le distanze dalla maggioranza
Da tempo era stata chiesta una verifica interna all'amministrazione comunale e di cambiare rotta
Terlizzi - sabato 24 maggio 2025
14.45
«A febbraio il movimento La Corrente ha chiesto ufficialmente una verifica di maggioranza consegnando al Sindaco un documento in cui venivano indicate priorità politiche su cui impegnarsi e metodi e tempi per farlo. Si è avviato un momento di confronto interno tra le forze politiche e La Corrente, con senso di responsabilità, non ha fatto mancare il proprio sostegno alla costruzione di un patto di metà mandato.
Dopo 4 mesi, riteniamo che questo percorso di verifica non abbia portato a nessun cambiamento reale nell'azione di governo di questa amministrazione».
Inizia così un comunicato ufficiale del movimento di sinistra a firma di Donatella Azzollini, Antonio Chiapperini, Rosanna de Leo, dell'assessore Michelangelo De Palma, Alessio Fiore, Giuseppe Tricarico, Giacomo Volpe e Giuseppe Volpe.
Uno choc per chi non conosce da vicino i fatti della politica terlizzese, non esattamente una sorpresa per chi aveva notato segnali di insofferenza da parte del movimento civico. Troppe le distanze su quattro temi. Lo spiegano gli stessi esponenti de La Corrente nella nota:
«Abbiamo proposto - si legge - un elenco di priorità per noi imprescindibili e, a titolo esemplificativo, ne citiamo solo alcune:
- un maggiore impegno sulla mobilità sostenibile con l'approvazione immediata del Piano urbano della mobilità sostenibile e interventi per ridurre il traffico veicolare e il parcheggio selvaggio;
- una programmazione culturale fatta secondo visione organica e in un'ottica di welfare culturale, interrompendo la distribuzione di contributi disordinata e slegata da qualsiasi politica culturale anche attraverso l'approvazione di regolamenti;
- una particolare attenzione all'assetto della macchina amministrativa e alle politiche del personale;
- una maggiore coesione tra i partiti di coalizione attraverso il potenziamento del coordinamento politico e la nomina di un coordinatore politico».
E dunque si è arrivati ad uno strappo, non sappiamo quanto definitivo: «Purtroppo in questi mesi - scrivono da La Corrente -, abbiamo registrato un'assenza di volontà da parte del Sindaco e della coalizione di rinnovare con coraggio l'azione politico-amministrativa e quindi riteniamo che il patto tra le forze politiche del centro-sinistra per noi non sia più sufficiente.
Per amministrare una città con lungimiranza e visione - è l'attacco senza mezze misure agli alleati -, non si può inseguire solo il consenso, ma bisogna avere un pizzico di coraggio e saper prendere scelte decise per produrre cambiamenti reali a beneficio della comunità.
L'assenza di un coordinatore politico di coalizione - è l'altra sottolineatura -, l'assenza di condivisione di programmazione, l'approssimazione che a volte caratterizza l'azione amministrativa sono elementi che non ci consentono di proseguire questo progetto comune, quello per cui ci siamo candidati, se non a patto di un cambio di rotta reale, concreto ed evidente.
Per i motivi sopra esposti e alla luce degli ultimi silenzi - è la conclusione amarissima per il resto della maggioranza a sostegno di Michelangelo De Chirico -, ci vediamo costretti a sospendere l'attività amministrativa delle nostre figure istituzionali e la nostra partecipazione al coordinamento politico di coalizione».
Cosa accadrà da lunedì a Palazzo di Città? Se lo chiedono tantissimi terlizzesi. Lo strappo sembra davvero pesante.
Dopo 4 mesi, riteniamo che questo percorso di verifica non abbia portato a nessun cambiamento reale nell'azione di governo di questa amministrazione».
Inizia così un comunicato ufficiale del movimento di sinistra a firma di Donatella Azzollini, Antonio Chiapperini, Rosanna de Leo, dell'assessore Michelangelo De Palma, Alessio Fiore, Giuseppe Tricarico, Giacomo Volpe e Giuseppe Volpe.
Uno choc per chi non conosce da vicino i fatti della politica terlizzese, non esattamente una sorpresa per chi aveva notato segnali di insofferenza da parte del movimento civico. Troppe le distanze su quattro temi. Lo spiegano gli stessi esponenti de La Corrente nella nota:
«Abbiamo proposto - si legge - un elenco di priorità per noi imprescindibili e, a titolo esemplificativo, ne citiamo solo alcune:
- un maggiore impegno sulla mobilità sostenibile con l'approvazione immediata del Piano urbano della mobilità sostenibile e interventi per ridurre il traffico veicolare e il parcheggio selvaggio;
- una programmazione culturale fatta secondo visione organica e in un'ottica di welfare culturale, interrompendo la distribuzione di contributi disordinata e slegata da qualsiasi politica culturale anche attraverso l'approvazione di regolamenti;
- una particolare attenzione all'assetto della macchina amministrativa e alle politiche del personale;
- una maggiore coesione tra i partiti di coalizione attraverso il potenziamento del coordinamento politico e la nomina di un coordinatore politico».
E dunque si è arrivati ad uno strappo, non sappiamo quanto definitivo: «Purtroppo in questi mesi - scrivono da La Corrente -, abbiamo registrato un'assenza di volontà da parte del Sindaco e della coalizione di rinnovare con coraggio l'azione politico-amministrativa e quindi riteniamo che il patto tra le forze politiche del centro-sinistra per noi non sia più sufficiente.
Per amministrare una città con lungimiranza e visione - è l'attacco senza mezze misure agli alleati -, non si può inseguire solo il consenso, ma bisogna avere un pizzico di coraggio e saper prendere scelte decise per produrre cambiamenti reali a beneficio della comunità.
L'assenza di un coordinatore politico di coalizione - è l'altra sottolineatura -, l'assenza di condivisione di programmazione, l'approssimazione che a volte caratterizza l'azione amministrativa sono elementi che non ci consentono di proseguire questo progetto comune, quello per cui ci siamo candidati, se non a patto di un cambio di rotta reale, concreto ed evidente.
Per i motivi sopra esposti e alla luce degli ultimi silenzi - è la conclusione amarissima per il resto della maggioranza a sostegno di Michelangelo De Chirico -, ci vediamo costretti a sospendere l'attività amministrativa delle nostre figure istituzionali e la nostra partecipazione al coordinamento politico di coalizione».
Cosa accadrà da lunedì a Palazzo di Città? Se lo chiedono tantissimi terlizzesi. Lo strappo sembra davvero pesante.