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Attualità

Estintori scaduti: "La manutenzione spetta per legge all'amministrazione comunale"

I dirigenti scolastici delle scuole comunali rispondono alla consigliera Mariangela Galliani

Ancora schermaglie polemiche sulla questione degli estintori nelle scuole di competenza comunale con la manutenzione scaduta. Il caso fu sollevato nei giorni scorsi dalla consigliera comunale Mariangela Galliani la quale sollecitò i dirigenti a intervenire con l'aggiornamento dei sistemi di sicurezza al fine di evitare che le prove di evacuazione (che vengono svolte periodicamente nelle stesse scuole) diventino una «farsa». Toni duri che non sono per niente piaciuti ai dirigenti scolastici Maria Chiapparino della scuola media "Gesmundo-Moro-Fiore", Carmela Rossiello della "Don Pappagallo" e Giuseppe Monopoli della "San Giovanni Bosco". In una nota, inviata a Terlizziviva e al sindaco Ninni Gemmato, i tre dirigenti esprimono la propria posizione sottolineando come per legge la responsabilità della manutenzione spetti all'amministrazione comunale e non ai dirigenti scolastici.

"Con la presente si intende replicare alla nota richiamata in oggetto, nella quale la consigliera comunale Mariangela Galliani definisce "farsa" le prove di evacuazione, poste in relazione alla mancata manutenzione dei mezzi di estinzione nelle scuole del primo ciclo della città di Terlizzi. Manutenzione che, a dire della stessa consigliera, rientrerebbe nelle competenze proprie dei dirigenti scolastici. Premesso che la prova di evacuazione – più propriamente "esercitazione semestrale del piano di emergenza" – viene effettuata a conclusione di un percorso formativo/educativo necessario per assimilare automatismi comportamentali che all'occorrenza possono essere dei salva vita (mettersi tempestivamente sotto il banco a seguito di un evento sismico, saper leggere un piano di evacuazione, abbandonare immediatamente un edificio mantenendo la calma, rispettare le procedure di emergenza al punto di raccolta e altro ancora), si precisa che, come è evidente a chiunque abbia un minimo di competenze educative, tale prova cela un significato ben più complesso, che va oltre la semplice "esercitazione". La situazione, inoltre, diventa ancora più complessa e articolata quando si lavora nelle scuole dell'infanzia: non è facile addestrare i bambini di due anni e mezzo a mettersi sotto il banco e a rimanerci per circa 60 secondi.

È utile ricordare che queste semplici manovre, che la consigliera definisce "farsa", hanno salvato la vita a molti bambini di San Giuliano di Puglia. In merito alla mancata manutenzione dei mezzi antincendio, spiace rilevare come sfugga, ad una persona per nulla estranea all'amministrazione comunale, il fatto che all'inizio di ogni anno scolastico i dirigenti delle scuole si premurino di inviare lettere all'Ente proprietario per chiedere d i disporre tutti gli interventi necessari per il miglioramento delle condizioni di sicurezza, ivi compresa la manutenzione degli estintori. Manutenzione che, come dovrebbe essere noto, spetta all'Amministrazione Comunale ai sensi dell'art. 18, comma 3 del D.lgs. 81/08 e s.m.i. Ci permettiamo, a tal proposito, di far riferimento alla sentenza n. 30143 del 15 luglio 2016 della Corte di Cassazione, in cui proprio in relazione alla mancata manutenzione degli estintori viene condannato il dirigente del Comune, e viene ribadito che "gli obblighi relativi agli interventi strutturali e di manutenzione necessari per assicurare, ai sensi dello stesso decreto legislativo, la sicurezza dei locali e degli edifici assegnati in uso a pubbliche amministrazioni o a pubblici uffici, ivi comprese le istituzioni scolastiche ed educative, restano a carico dell'amministrazione tenuta, per effetto di norme o convenzioni, alla loro fornitura e manutenzione. In tale caso gli obblighi previsti dal presente decreto legislativo, relativamente ai predetti interventi, si intendono assolti, da parte dei dirigenti o funzionari preposti agli uffici interessati, con la richiesta del loro adempimento all'amministrazione competente o al soggetto che ne ha l'obbligo giuridico".

Auspichiamo, pertanto, interventi costruttivi e tempestivi, improntati a spirito di responsabilità e collaborazione, che superino una facile quanto sterile ironia. Ironia che riteniamo inopportuna soprattutto da parte di chi, per le sue responsabilità politico-amministrative, può fattivamente contribuire al mantenimento di adeguate condizioni di sicurezza per gli alunni di tutte le scuole del primo ciclo della città di Terlizzi.

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