Manifesto per Patrick Zaki
Manifesto per Patrick Zaki
Politica

Cittadinanza a Patrick Zaki: La Corrente replica all'Amministrazione comunale

Terlizzi si divide sul tema. La risposta del movimento civico

Ancora discussioni circa la possibilità di concedere la cittadinanza terlizzese onoraria a Patrick Zaki, l'attivista dei diritti umani egiziano detenuto nel suo Paese. Alla nota dell'Amministrazione comunale (leggi qui) ha voluto replicare nelle scorse ore il movimento civico La Corrente, che rimarca come vi sia stato un tentativo di appigliarsi a cavilli normativi, ma in realtà Fratelli d'Italia sarebbe contraria alla concessione della cittadinanza.
Di seguito la nota integrale, non prima di aver sottolineato quanto invece sia importante (non solo nel caso di Patrick Zaki) che il Governo italiano si faccia promotore di azioni concrete che consentano a diversi prigionieri per ragioni politiche di vedere realmente dalla loro parte un'intera nazione. C'è bisogno di pressioni economiche (le uniche che possono far vacillare taluni governi), come evidenziato da numerosi osservatori sia a livello locale sia nazionale, ma anche di mettere in piedi una volta per tutte azioni coordinate tra diversi Paesi affinché il diritto internazionale ed i diritti dei detenuti vengano realmente rispettati in ciascuno Stato.

LA POSIZIONE DE LA CORRENTE TERLIZZI

«Dopo il clamore e la vergogna suscitata dal mancato voto nel corso dell'ultimo consiglio sulla mozione presentata dal nostro Consigliere comunale relativa alla cittadinanza onoraria per Patrick Zaki, comprendiamo l'imbarazzo del sindaco e il suo tentativo, piuttosto goffo e maldestro, di "giustificare" il mancato voto sulla mozione, approvata invece senza alcun problema in centinaia di comuni nel resto d'Italia.
Ma talvolta sarebbe meglio non dire nulla piuttosto che peggiorare la situazione con comunicati al limite del paradossale e che rappresentano solo una evidente "pezza a colori".
Il sindaco, come suo solito, cerca artatamente di fare confusione con argomenti fasulli e raccontando falsità (invitiamo tutte/i a vedere la diretta del Consiglio comunale https://www.digital4democracy.com/seduteonline/terlizzi/play.php?flv=TRLZZ_68638_87358_001_20210429&q= dal min. 3.30.00 al min. 5.33.00)
Allora cerchiamo di fare un po' di chiarezza.

1️⃣ La mozione consiliare presentata dal nostro Consigliere (prevista dall'art. 40 del Regolamento consiliare del comune di Terlizzi ) è cosa ben diversa dalla segnalazione per il riconoscimento della cittadinanza che può essere avanzata per lettera indirizzata al Sindaco (prevista dall'art. 4 del Regolamento per il riconoscimento della cittadinanza onoraria – modalità di conferimento) a cui fa riferimento il Sindaco. Sono due cose completamente diverse che seguono un iter differente. Per cui i "presunti" e pretestuosi problemi di carattere procedurale relativi al Regolamento per il conferimento della cittadinanza onoraria non c'entrano assolutamente nulla con la mozione consiliare proposta, che, in quanto tale, come recita il Regolamento consiliare al Capo III, è uno strumento di indirizzo del consiglio e andava votata.

2️⃣ La mozione, così come prevede il Regolamento consiliare, può essere ritirata dall'odg del consiglio dal presidente solo in un caso: qualora il presentatore o i presentatori della mozione siano assenti nel momento in cui la mozione deve essere discussa, salvo che non sia fatta propria da altri Consiglieri (comma 6 art. 40 – mozioni). Oppure la mozione poteva essere emendata, presentando la proposta di emendamento in forma scritta, debitamente firmata dai proponenti e consegnata al Presidente (comma 1 art. 69 – Emendamenti a mozioni e ordini del giorno). Chiaramente l'emendamento presentato si intende accolto nel momento in cui viene accettato dai firmatari delle mozioni o ordini del giorno. In tal caso i testi da porre in votazione sono quelli che risultano modificati per effetto dell'avvenuto accoglimento degli emendamenti (comma 3 stesso articolo).
Ebbene nell'ultimo consiglio non solo non è stato presentato alcun emendamento alla mozione ma, in maniera del tutto arbitraria, la mozione non è stata neanche messa al voto, creando un precedente molto grave nella storia democratica della nostra città, ed è stata ritenuta "assorbita" da una vaga proposta di ordine del giorno (fatta "a voce") che sarebbe stata poi elaborata in seguito dal sindaco e dalla Giunta, entro una settimana (già trascorsa senza alcun esito).

3️⃣ La proposta, vaga e pasticciata, di elaborare un generico ordine del giorno "di sostegno" a Patrick , da inviare alla Farnesina (???) non ci risulta essere agli atti del consiglio. Dove, quando, come e a chi sarebbe stata presentata?? Durante il consiglio non è stato presentato alcun emendamento alla mozione o mozione sostitutiva. In ogni caso, anche se nessuno ha compreso l'oggetto di questa "proposta", non c'entra nulla con l'oggetto della mozione presentata a Dicembre e con quello che ci hanno chiesto le organizzazioni per i diritti umani, cioè il riconoscimento della cittadinanza onoraria a Patrick.

Ora, è inutile continuare a girare attorno al problema, è evidente a tutti.
La verità è una sola: il partito del sindaco è contrario alla cittadinanza onoraria, così come è contrario al conferimento della cittadinanza italiana, visto che qualche giorno fa, il 14/04, i 33 Senatori del suo partito si sono astenuti (unico gruppo) sulla mozione per il conferimento della cittadinanza italiana a Patrick.
Sarebbe stato più onesto e coerente da parte del primo cittadino esprimere la propria contrarietà a questo riconoscimento, senza nascondersi dietro inesistenti problemi di carattere procedurale e, addirittura, impedendo al consiglio di esprimere il proprio voto sulla mozione, precedente gravissimo.
Dispiace solo che le altre forze della maggioranza si siano lasciate condizionare da questa linea assurda, incomprensibile ed "intransigente".
Del resto non si comprenderebbe come mai il sindaco non abbia aderito alle tante iniziative e campagne nazionali portate avanti dagli Enti locali e dalle organizzazioni per i diritti umani in questo anno e 3 mesi di prigionia di Patrick.
Facciamo qualche esempio:
- a fine Gennaio, il 21/01/21, la sezione di Amnesty International Molfetta aveva chiesto al sindaco di illuminare di giallo un monumento o un luogo simbolo della nostra città, il 7/02/21, in occasione del 1.o anno di ingiusta prigionia di Patrick. Ci risulta che il primo cittadino non abbia neanche risposto.
- A Febbraio non è stato affisso per la città neanche uno dei 10 manifesti vincitori del contest "Free Patrick Zaki, prisoner of con science", edizione speciale del concorso internazionale di comunicazione sociale "Poster for Tomorrow" (oltre 900 poster da quasi 50 paesi da tutto il mondo) e affissi dall'8 Febbraio in moltissimi comuni italiani e limitrofi tra cui Ruvo, Corato, Trani, Andria, Bari, ecc..

La "solidarietà" vera si esprime con gesti ed azioni concrete, non con un vago, presunto ed inutile odg (che nessuno ha avuto ancora la fortuna di visionare), utilizzato strumentalmente solo per impedire il voto del consiglio sulla mozione presentata dal nostro consigliere.
Ancora una volta, perdonaci Patrick!».
  • La Corrente Terlizzi
  • Patrick Zaki
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